Before Watchmen: Silk Spectre, prime impressioni

di bila Commenta

Continuiamo a parlare di Before Watchmen,  questa volta puntiamo la luce dei riflettori sulla seconda uscita: “Before Watchmen: Silk Spectre #1”; albo che vede come protagonista il personaggio Spettro di Seta.

Come gli amanti di Watchmen sapranno, Spettro di Seta è un personaggio femminile, un’eroina appartenente ai MinuteMen, una sorta di eroina pin up (soprattutto dato il suo look, molto legato alle pin up dell’epoca che comparivano su tutte le riviste). Sally Jupiter, questo il vero nome di Spettro di Seta, ha avuto una vita piuttosto difficile, dalle origine polacche (per cui cambiò cognome in Jupiter) alla relazione violenta con il Comico che abusò sessualmente di lei; da questo triste momento della vita di Sally nacque però Laurie, la sua unica figlia.

È proprio lei la vera protagonista di questo albo, Laurie Jupiter o meglio Laurie Juspeczyk (il vero cognome polacco che era stato abbandonato dalla madre). La storia racconta infatti la vita della giovane ragazza (durante gli anni ’60) e il difficile rapporto con la madre che, sin da ragazzina, ha sempre cercato di addestrare Laurie al fine di diventare il  nuovo Spettro di Seta.

A differenza di MinuteMen #1 possiamo notare una sceneggiatura meno didascalica, infatti Cooke è coadiuvato nel suo ruolo di sceneggiatore dalla disegnatrice dell’albo, Amanda Conner. Ci troviamo di fronte ad un numero che “sembra non sentirsi in soggezione”, al contrario di quanto era accaduto per MinuteMen #1 in cui lo spettro del capolavoro di Moore sembrava presente dietro ad ogni passaggio, sia letterario che grafico. Il lavoro della Conner sulle tavole è davvero ottimo, nel senso che segue le basi gettate negli anni che furono da Gibbons, senza però eccedere nella “sacralità” della riproposizione, ne sono un esempio l’utilizzo di scene più moderne, quasi da cartone animato, utilizzate in alcune vignette che riguardano Laurie.

Come per MinuteMen #1 e come accadrà per gli altri numeri, ci troviamo di fronte a dei primi numeri, delle pubblicazioni che servono solo ad aprire una serie, quindi non possiamo dare dei giudizi troppo severi o troppo morbidi, dobbiamo semplicemente cercare di capire “su cosa” gli autori vogliono attirare la nostra attenzione. Non sappiamo ancora se nel continuo della storia sarà sempre Laurie la protagonista oppure si tornerà a raccontare di Sally, però possiamo decisamente dire che questo numero è stato piacevole, di altro spessore in confronto a Watchmen, ma di certo (permettetemi l’espressione) “ready to read”. Non mi sbilancio quindi, ma credo meriti almeno un punticino in più di MinuteMen  #1 (ovviamente non vi dico su che scala).

[ Fonte | Dc Comics ]

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