Finalmente ce l’abbiamo fatta, nonostante tutti gli imprevisti e i contrattempi l’edizione estiva del Komixjam Manga Project è qui, e come di consueto noi dello staff ci apprestiamo a recensire i lavori presentati in questa edizione. Oggi è il mio turno, e prenderò in esame Sword of Danu di Train, che si ripresenta al contest con un lavoro che ha prodotto personalmente in tutti gli aspetti (ricordate tutti The Dreamers, vero?). Il primo capitolo di questo fumetto è composto, come potete vedere nella galleria, da sedici tavole e una copertina.
La storia di Sword of Danu inizia nel più classico dei modi: con un breve flashback ci vengono mostrati i due protagonisti tre anni prima, Fea e Kazuma, nel momento in cui la loro “amicizia”, se è lecito definarla in tale modo, ebbe fine. Kazuma, popolare con le ragazze, e sostanzialmente un perditempo, senza alcun riguardo per i sentimenti di Fea voleva il suo aiuto per quei compiti che non aveva fatto, avendo preferito passare tutta la notte davanti ai videogiochi. Come si siano evolute le cose in tre anni non ci è ancora dato saperlo, l’unica cosa che sappiamo è che Fea odia ancora Kazuma, forse perchè questi non ha fatto niente per farsi perdonare.
Fatto sta che qualcosa è cambiato, e tre anni dopo Fea si ritrova ai corsi di recupero insieme a Kazuma e altri compagni di scuola, quando un’imprevista eclissi solare mette in atto un misterioso processo che trasporta questi studenti in un altro luogo. Per essere precisi, un altro mondo, perchè il luogo dove si trovano è chiamato regno di Thong, come sostengono alcuni sospettabili individui che definiscono loro stessi druidi. Druidi che, a loro dire, erano intenzionati ad evocare un gruppo di cavalieri per chissà quale motivo si propongono di aiutare questo gruppo di spaesati studenti, affermando di voler cercare un modo per rispedirli al loro luogo di origine. Per fare questo Fea e gli altri vengono condotti a un castello, anche di fretta perchè pare che i cancelli stiano per essere chiusi, ma una volta all’interno la protagonista intuisce che in tutta questa situazione qualcosa non quadra…
Train ci presenta un fumetto che per ora ha tutta l’impressione di essere un fantasy, in cui non mancano le premesse per esplorazione e ricerca allo scopo di svelare i motivi che hanno portato i personaggi a svegliarsi in un altro mondo. La scelta di Train è tuttavia abbastanza azzardata, non è infatti molto facile destreggiarsi in questo genere di storie considerando l’immane quantità di precedenti con cui si rischierebbe il confronto: storie in cui i personaggi del nostro mondo finiscono in mondi fantastici e pericolosi sono molto comuni sia nella narrativa occidentale (i vari libri su Landover di Terry Brooks, Il Mago di sua Maestà di Christopher Stasheff e le più recenti Cronache di Narnia di Clive Staples Lewis) sia in quella orientale (Zero no Tsukaima, Prism Ark e in qualche modo Sword Art Online), ma è troppo presto per dare un giudizio completo sulla sceneggiatura e le scelte di Train, dovremo infatti aspettare i prossimi sviluppi. Due le note positive riguardo alla realizzazione grafica notate, alla prima lettura, dal mio poco più che profano occhio: non vi sono vignette o tavole vuote, in tutte infatti sono stati inseriti sufficienti elementi senza renderle per questo pesanti; la distribuzione dei balloon inoltre mi è parsa curata in modo particolare, poichè i personaggi parlano molto ma le tavole non sono mai troppo appesantite da nuvolette fuori posto. Notevole inoltre la tavola dedicata interamente allo strano eclissi solare che funge da motore della trama; nel capitolo vengono mostrati svariati ambienti, sia interni che esterni, moderni e medievali, la cui realizzazione non mi è dispiaciuta, soprattutto la veduta interna del castello nella penultima tavola. Un primo capitolo, quello di Train, dalla lettura scorrevole, che adempie perfettamente al suo principale dovere: introdurre i personaggi, il tema della storia, e suscitare interesse nel lettore.
P.S.: da aspettarsi, per il tipo ambientazione, riferimenti ai Túatha Dé Danann?
Sword of Danu – Train
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