Yahari Ore no Seishun Love Come wa Machigatteiru – Recensione

 

La stagione primaverile è considerata una delle più importanti, e penso si possa intuire dai molti titoli interessanti di svariato genere. Kirisuto e Zyund si stanno già occupando di tre tra le serie più attese (L’attacco dei giganti, Oreimo, Aku no hana) ma non ci siamo dimenticati degli altri titoli ed è venuto il momento di presentarvi il primo…

Non è una storia a tema sovrannaturale.

… e per oggi, inizialmente combattuto tra vari titoli, ho scelto Yahari Ore no Seishun Love Come wa Machigatteiru, ristretto a Ore Seishun per comodità, che vuol dire più o meno “la mia commedia romantica adolescenziale è sbagliata come pensavo“. Avevo fatto presente che ero interessato al titolo nelle liste delle serie che stavano per iniziare, qualche settimana fa, poichè mi ricordava per certi versi Haganai, ma dopo i tre episodi trasmessi ho potuto constatare che non sono due titoli così simili, e hanno in comune solo alcuni degli elementi di contorno oramai tipici di questo genere. Questa serie animata, come potete immaginare perchè certe cose si capiscono dal titolo, è tratta da una light novel del 2011 di Wataru Watari pubblicata dalla Shogakukan, mentre la serie animata è prodotta dallo studio Brain’s Base (Durarara!, Tonari no Kaibutsu, Kamisama Dolls).

La serie è incentrata sul Service Club il cui compito è dare supporto e aiutare studenti in questioni quotidiane: questa è la missione di Yukino Yukinoshita, presidentessa e unico membro del club all’inizio della serie. Non è ancora dato sapere il reale motivo per cui questo club è stato fondato, ma un bel giorno una professoressa mossa da chissà quale intuizione pedagogica invia il tetro e asociale Hachiman Hikigaya a questo club non con l’intento di chiedere aiuto ma come aiuto alla presidentessa tutto fare Yukino. Ed è così che nell’aula praticamente sempre vuota del Service Club si ritrovano due persone completamente differenti posizionate agli estremi della famosa scala sociale, una sulla vetta, l’altro nei più profondi abissi, tuttavia accumunati dalla caratteristica di non avere amici e condurre una vita scolastica fuori dalla norma.

Al centro della vicenda ci sono pertanto le due particolari visioni della vita che contraddistinguono Hachiman e Yukino. Il primo, solitario per scelta, non ha nessun interesse nel farsi degli amici e ha tutte delle sue teorie secondo le quali i suoi coetani sono ubriachi di illusioni che hanno imposto a se stessi: una figura talmente tanto tetra e contorta da aver allontanato molte persone, ma se volete un parere personale, Hachiman viene ampiamente sottovalutato. Come protagonista ha un carattere forte, è molto più maturo di tanti suoi coetanei e per certi versi indipendente: dietro il suo modo di essere vi sono alcune esperienze traumatiche ma dai primi tre episodi ho come la sensazione che non si sia fatto amici perchè siano state le persone intorno a lui a fraintenderlo e non capire come fosse realmente. Simile ma differente l’esperienza di Yukino: perfetta in tutto, è stata emarginata soprattutto dall’invidia delle persone, e il suo carattere duro dipende probabilmente dal non aver potuto trovare un’amica di cui fidarsi negli anni. Come se il talento fosse un dono ricevuto dal cielo che non necessita di essere continuamente lucidato per brillare. Ciononostante la nostra protagonista che rasenta la perfezione (ma in realtà ha tanti difetti e sa essere più tetra di Hachiman in certi casi) non si tira mai indietro quando si tratta di adoperarsi per uno studente con una richiesta di aiuto.

Assaggiatore di biscotti carbonizzati: il primo compito di Hachiman nel club.

Ovviamente all’inizio saranno in due, col tempo verrà ovviamente a crearsi un gruppo (già nel primo episodio entra nel Service Club la solare Yui Yuigahama) e dovremmo vedere queste due figure così tanto simili, eppure così tanto diverse, aver a che fare con i più variegati tipi di studenti; questa è la principale attrattiva di questa serie, oltre ai sempre presenti commenti sarcastici di Hachiman alla situazione, che mi ha ricordato per certi versi Kyon (commenti che spesso i suoi coetanei sembrano non capire). Considerando che il numero di personaggi è elevato, e il numero degli episodi annunciati è 12, non mi aspetto che vi saranno episodi vuoti o noiosi come spesso può accadere con serie del genere quando i personaggi hanno esaurito il loro messaggio per il pubblico.