Effetti dell’acqua – Memorie di One Piece (79)

Nell’ultimo capitolo è tornato alla ribalta un antico dubbio e dilemma che assale molti lettori di One Piece e che, da come ho visto e letto, genera ancora molta confusione.  La colpa è prima di tutto di Oda che non ha ancora dato una spiegazione generale e inequivocabile ma ha solo sparso qua e là indizi e risposte frammentarie … Sto parlando degli effetti che ha l’acqua sui possessori dei poteri di un Frutto del  Diavolo (da qui in avanti chiamati “fruttati” per semplicità). Dare una spiegazione generale è per ora quasi impossibile, dato che bisognerebbe considerare caso per caso, ma io ci proverò lo stesso …

Effetti principali

Sono gli effetti che tutti conoscono: un fruttato immerso in acqua (ATTENZIONE!! Acqua marina o acqua dolce non fanno differenza!) è incapace di galleggiare e cola a picco rischiando di morire annegato.  Più precisamente però, un fruttato è incapace di nuotare poiché in acqua egli perde tutte le sue energie. La quantità di acqua conta molto: un fruttato in una vasca (con il corpo immerso per 3/4) subisce solo un leggero affaticamento ma non rischia di annegare.

Quando Rufy abbatte il Kraken durante la traversata verso l’isola degli Uomini Pesce, finché si trova all’interno della bolla nelle sue dimensioni normali non ha nessun problema ma quando attiva il suo Geard Third, esponendo il suo braccio gigante (quindi più di ¾  della sua massa attuale) alle acque oceaniche, allora in quel momento inizia a perdere le forze.
La conseguenza principale di non aver più energia a disposizione è quella di non poter più attivare i propri poteri. Il samurai Kinemon, avendo metà del suo corpo sommerso da una grande quantità di acqua, non solo ha perso quasi tutte le forze ma non riesce più ad attivare i suoi poteri. L’obiezione che adesso mi si dovrebbe fare è ”perché alcuni poteri, come quello di Kinemon, vengono inibiti mentre altri, come quello di Rufy, continuano a perdurare anche quando Rufy è sommerso. Oltre all’esempio di prima c’è anche questo:

 

Diversi Frutti, diversi effetti

La spiegazione sta nella diversa natura dei Frutti in questione. Io distinguo tra i Frutti “ad attivazione” e quelli continui; questa distinzione è però mia, oda non ha affrontato l’argomento in maniera definitiva.

I poteri “ad attivazione” come quello di Kinemon, Robin e la stragrande maggioranza dei paramisha e Zoo Zoo, hanno bisogno che il fruttato, consapevolmente, decida di attivarli spendendo energia. Pertanto quando in acqua i fruttati perdono tutte le forze, sono impossibilitati ad agire. Anche Chopper, quando ad Enies Lobby si era bloccato nel suo Monster Point  e Franky per salvarlo lo lanciò in acqua, perdendo tutte le sue energie, impossibilitato a mantenere la sua forma Monster,  ritornò alla sua forma principale.

Rufy, invece, non sceglie quando essere di gomma; lui è sempre di gomma. Sono quelli che io chiamo poteri continui, tipici di coloro che hanno mangiato alcuni frutti paramisha particolari come quello di Rufy o anche Mr1 (che è sempre d’acciaio) oppure, secondo me, anche per i rogia. Sottolineo  quel “secondo me”perché ci sono molte controversie sul fatto che i rogia siano oppure non siano sempre attivi. Secondo alcuni, cioè, un fruttato Rogia decide di propria volontà quando trasformarsi nel suo elemento mentre altri, tra cui il sottoscritto, ritengono che egli sia sempre trasformato nel suo elemento, pur non dimostrandolo esternamente (altrimenti non si spiegherebbero tutte quelle volte in cui un Rogia sopravvive anche se colpito di spalle, quando non ha materialmente il tempo di decidere di tramutarsi nel proprio elemento).

Acqua Marina = Acqua dolce

Come avevo scritto anche sopra, non c’è differenza tra acqua salata e acqua dolce, questo Oda lo ha specificato chiaramente. Tuttavia l’acqua salata si può dimostrare più utile contro alcuni poteri. Il sale, contenendo l’essenza del mare, riesce ad inibire alcuni poteri “a distanza”, come il controllo di Moria sulle sue ombre. In generale però non c’è differenza.

Problema dell’Agalmatolite.

Una vera obiezione però si può fare proprio a riguardo degli effetti di questo minerale; qui, infatti, Oda contraddice ciò che ha scritto con ciò che disegna. Nella primissima apparizione dell’Agalmatolite nel manga, Smoker spiega che si tratta di un minerale molto raro che raccoglie in sé l’essenza del mare: è come se fosse mare solido. Pertanto un fruttato a contatto con l’Agalmatolite è come se fosse sommerso dalle acque del mare e presenta tutti i sintomi dell’indebolimento e perdita di energie. Per quanto riguarda i frutti “ad attivazione” in problema non sussiste: sono incapaci di utilizzare i loro poteri. Il dubbio viene, invece, con i frutti continui, come quello di Rufy. Rufy quando è colpito dall’Agalmatolite non è più di gomma: in quel momento l’Agalmatolite colpisce il suo vero copro di carne e ossa. Anche Das Bornes, quando portava le manette ad Impel Down, venne colpito e ferito da un semplice colpo che, a condizioni normali, non gli avrebbe causato nulla.   In conclusione quindi, a dispetto di ciò che oda ha detto per bocca Smoker, l’Agalmatolite non ha gli stessi poteri del mare, ne ha di più: un mix tra gli effetti dell’acqua e gli effetti dell’haki dell’armatura.

In fondo dell’Agalmatolite sappiamo pochissimo, Oda deve ancora trattare l’argomento con tutte le dovute precisazioni.

Ancora una volta, dobbiamo aspettare che Oda si decida ad affrontare l’argomento con la comparsa nella storia di Vegapunk, che dovrà spiegare ai Mugiwara e a noi tutto ciò che c’è da sapere sui Frutti del Diavolo…