Eccoci giunti al secondo appuntamento con le recensioni dei fumetti partecipanti al Komixjam Manga Project.
Io sono il recensore di oggi…recensore…che parola strana!…vabbè, dicevo, oggi recensirò per voi l’opera di ConNix. Ovviamente ciò che leggerete si basa sui giudizi di un esperto di sceneggiature e di disegno artistico, quindi ciò che dirò dovrà essere preso come verità assoluta, paragonabile ai 10 comandamenti. Scherzi a parte, ogni cosa che scriverò su questo manga si basa su un mio giudizio personale. Non essendo un esperto del settore farò del mio meglio, ma spero mi perdonerete se dovessi scrivere qualche castroneria.
Ok, let’s go!!
Appena ho letto il titolo di questo manga, ho odiato il suo autore. Si perché il latino mi ha perseguitato per 5 anni alle superiori e non lo volevo più vedere, invece CorNix ha pensato bene di disegnare un’opera in cui il latino pare essere fondamentale. Ok, tranquillo CorNix, sto scherzando.
L’opera di CorNix è molto semplice nei disegni, forse un po’ troppo, però mi sono piaciuti molto i dialoghi e le varie scene comiche in cui si caccia il protagonista della vicenda, Vir. Questo ragazzo di 10, quasi 11 anni, ha vissuto tutta la sua vita in un orfanotrofio, fino al giorno in cui un tragico incidente gli fa credere di aver ucciso uno dei bulli del suo istituto e lo costringe a scappare nel bosco. Qui, dopo alcuni incontri con vari animali e varie piante dai nomi latini(ti odio CorNix 😀 ), viene braccato da un leone che però viene disperatamente steso da Vir con un lancio di sandalo dritto in mezzo agli occhi. Subito dopo il protagonista sviene e si risveglia grazie ai richiami di una ragazza, Vis. Lei è la custode del leone, Leo, che vive e lavora in un circo lì vicino. Vis ha 9, quasi 10 anni e si mette subito a chiacchierare con Vir. Dopo alcune presentazioni e battute molto simpatiche, i due decidono di raggiungere il circo così da poter far ritrovare i genitori a Vir. Qui suppongo che Vis voglia farlo parlare con la “tipica zingara dei circhi”, quella con la sfera di cristallo per intenderci.
La storia scorre davvero bene e ho letto il fumetto senza problemi fino alla fine. Peccato per i disegni che ripeto, sono troppo semplici, però si adattano lo stesso alla storia.
Non vedo l’ora di leggere il secondo capitolo ed assistere ad altre battute simpatiche come quella del: “come ti chiami?”…”Bè, io di solito non mi chiamo, sono gli altri che mi chiamano!”.
In conclusione, un fumetto a cui do la sufficienza grazie ai dialoghi e alla trama. Spero che alla prossima edizione lo stile di disegno di CorNix sia lievemente migliorato, così la sua opera sarà migliore e il mio giudizio potrà essere ancor più positivo.
Speriamo che i problemi del blog/forum finiscano presto. Comunque vi linko la pagina in cui potrete scaricare e votare quest’opera.
