Non li ho capiti questi due capitoli, giuro, non li ho capiti.
Naruto 678 – La mia Volontà. Sicuramente un capitolo migliore di quello della scorsa settimana, questo 678, che comunque stenta a risultare completamente d’impatto. Interessante, anche se in alcuni casi un po’ “frivola”, la prima parte in cui vediamo il “sogno” in cui vive ogni singolo personaggio (mi è piaciuto soprattutto lo “spezzone” legato a Gaara), e tuttavia poco interessante il dialogo sotto “l’ombrellone Susanoo” tra gli unici rimasti immuni allo Tsukuyomi: tra l’altro, questa faccenda della luce lunare che diminuisce e che permette ai 4 del Team 7 di poter ritornare a combattere mi sembra un po’ una forzatura dettata dall’esigenza di trovare un escamotage da una tecnica che, altrimenti, una volta attivata almeno così com’è sembrerebbe non avere punti deboli. Comunque, sebbene la prima parte sia accettabile, il finale, con questo “voltafaccia” dello Zetsu Nero (è quello nero, vero? Perché ora come ora comincio a non capire più quale parte di Obito funzioni e quale no!) mi ha lasciato un po’ di stucco: non che non mi piaccia l’idea che tutti possano essere stati manovrati da una forza superiore, anzi, la cosa mi alletta pure. Tuttavia questa “forza” non si è mai palesata neanche per sbaglio in 677 capitoli (ci è stato raccontato della sua esistenza solo qualche capitolo fa, durante il sogno di Naruto e Sasuke) e introdurla così, all’improvviso, come causa scatenante del tutto mi fa pensare proprio ad una scelta di sceneggiatura fin troppo forzata. Magari Kishimoto nei prossimi capitoli ci aprirà un lungo flashback in cui vedremo che ogni cosa accaduta fino ad oggi, dal tradimento di Orochimaru al massacro perpetrato da Itachi, fino agli esiti degli scontri all’esame per i Chunin, passando per il destino di Gaara e le vicende di Bee, sono state architettate da una qualche “emanazione” di Kaguya e che, in fondo, tutto quello che abbiamo visto accadere in questi anni è frutto di una incredibile strategia che ci ha messo “secoli” per essere portata a compimento, ma sinceramente dare la colpa a questa “divinità” così, su due piedi, è un po’ come bestemmiare “in maniera randomizzata” solo perché le cose ti vanno male. E mi astengo dal dire che figura da idiota ci faccia Madara.
One Piece 749 – Avanti, armata di Rufy! In questo capitolo si ammazzano di mazzate. Come facciano, è un mistero perché sono riuscito a comprendere il dipanarsi di due tavole ogni sette, per cui molti “passaggi” non riesco proprio a comprenderli. Fatto sta che, dopo una serie di sfoggi di potenza, da una parte e dall’altra (sto Pica pare proprio un bel tipino), il capitolo si conclude con una doppia “mazzata” alle ginocchia: da una parte, le parole di Law, che preludono ad un possibile “flashback” che potrebbe rivelarsi molto, molto, ma davvero molto, interessante, su questo fantomatico Corazon Donquixote (se era il fratello di DoFlamingo si chiamerà così, no?) e sul passato del Dottore della Morte e del “Giovane signore” di Dressrosa. D’altra parte la triste notizia della pausa di 15 giorni dovuta all’operazione alle tonsille di Oda (povero piccolo, con le tonsille infiammate!) che ci permetterà di seguire le vicende di questo manga solo dopo la metà di giugno. In conclusione, la battuta del secolo: il “Soprano Bastardo” con cui Zoro appella Pica mi ha fatto scompisciare!
