Era in anteprima a Lucca per i coraggiosi, ma la fiumana di persone mi aveva fatto desistere (ok, non l’ho fatto per Machete Uccide…ma ehi, è Machete Uccide), quindi ho dovuto aspettare questo sabato per andare a vedere al cinema ‘Thor:The Dark World’. Ed ho pensato di parlarne qui con voi, dandovi come al solito le mie personali opinioni.

Sarò sincero: sono andato a vedere questo film con una punta di preoccupazione. Sia perchè le recensioni in Rete (quella di Ortolani in primis), pur non bocciando il film ne evidenziavano i difetti e sopratutto le troppe situazioni comiche che da un pò di tempo a questa parte popolano i cinecomics Marvel. Ma il sottoscritto per i film è di bocca buona, e sono entrato nel cinema aspettandomi di vedere un film su Thor.
Ed ho avuto un film su Thor.
La trama è quanto mai semplice ma ben gestita, forse perde qualche colpo nella parte centrale, ma il finale ci fa perdonare tutto.
Il cattivo non è di certo memorabile ma serve al suo scopo…ed è stato creato senza pretese: come amo dire, ‘Un cattivo Anni 80’, non dei migliori ma comunque adatto.


Poi…abbiamo scene d’azione più che appropriate ad un cinefumetto, citazioni e doppie citazioni carpiate per i Marvel Fan…

Scene comiche che si, ci sono. Ma che per fortuna sono relegate a pochi personaggi, e che non stonano più di tanto (e che in un caso, mi hanno ammazzato dalle risate).
Per quello che riguarda i personaggi: viene dato più spazio agli Asgardiani (non più di tanto, ma ci si accontenta),


Abbiamo Natalie Portman che è sempre un piacere vedere,
Abbiamo un Thor che finalmente fa alcune scene da Thor, e dice alcune cose da Thor (tipo ‘sono venuto ad accettare la tua resa’)
E poi abbiamo Loki, su cui spendo qualche parola in più. Se devo trovare un difetto al film sta proprio qui. Intendiamoci, l’attore è in grande spolvero, il personaggio è un Loki che si ricorda di essere Loki (dopo il ‘figlio frustrato’ del primo Thor e il cattivo un pò bidimensionale di Avengers) ed agisce finalmente da ‘dio degli inganni’ quale dovrebbe essere: il personaggio di Loki, i suoi dialoghi con Thor e le sue azioni sono molto ben rese e ben utilizzate.
Ma allora dove sta il problema? Sta nel fatto che tutto quel che ho detto è valido solo per la seconda parte della pellicola, dove il personaggio di Loki ha senso di stare. Eppure, per tutta la prima parte ci viene sbattuto davanti agli occhi senza motivo apparente, se non quello di fare minutaggio ed accontentare le fan.
Al di là di questo neo, ho trovato Thor:The Dark World un buon cinefumetto, perfettamente integrato nel panorama dei Marvel Movies. Ed a differenza di Iron Man 3 che in definitiva era un film stand-alone, questo seguito di Thor è calato in maniera molto pesante e radicata nella continuità narrativa che i film marvelliani stanno creando: al di la del fatto che si danno per scontati gli avvenimenti del primo film(e ci sta tutto) e di Avengers (esattamente come in un fumetto), in questo film è nascosto l’incipit di quella che sarà la trama che sfocerà in Avengers 3: non faccio nessuno spoiler, ma è tutto nella prima scena dopo i titoli di coda, che si collega in qualche modo a Guardiani della Galassia e in cui i dialoghi hanno fatto sobbalzare il sottoscritto e tutti i Marvel fan (del fumetto) di una certa data.
In definitiva, la Marvel c’è riuscita: l’universo narrativo è stato creato e noi ne siamo spettatori. E ‘Thor: the Dark World’ ne è una parte: un film che fa quel che dovrebbe fare un film: intrattenere. Non di certo un capolavoro (nemmeno nell’ambito dei cinefumetti), ma di sicuro vale il tempo speso e il prezzo del biglietto.



