Probabilmente al lettore più smaliziato di comics targati Marvel questo titolo può suscitare il ricordo di una miniserie che ha riscosso alterni pareri ed ha avuto una pubblicazione particolarmente travagliata, Wolverine: The End, ma questa volta sembra siamo davanti a qualcosa di radicalmente diverso. Tutti abbiamo sempre dato per scontato che il buon vecchio Wolverine fosse praticamente immortale, sia perchè lo abbiamo visto resistere alle situazioni più disparate, con e senza scheletro adamantino, sia perchè a quanto pare ha anche una sorta di protezione di origine mistica. Pare però che la Marvel abbia deciso di smentire questa nostra ennesima convinzione o almeno è quello che potrebbe apparire dando una prima occhiata a questa sollicit che ci viene proposta sul sito ufficiale.
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Vecchio Wolvie
Tutti i lettori di Wolverine hanno avuto il piacere di leggere l’inizio di un ciclo narrativo, che ha avuto un grosso successo in USA, targato da quell’anima tremendamente cinica di Mark Millar il quale sembra già da questo primo numero in stato di grazia. Il ciclo in questione è Old Man Logan che vede tra le altre cose il ritorno alle matite di Steve McNiven, già illustratore di Civil War. La storia comincia in un ipotetico futuro, dopo la caduta dei supereroi, in un mondo ormai preda dei malvagi e con vari leader al potere; sebbene ancora sono indeciso sulla identità del presidente. L’attenzione naturalmente si focalizza immediatamente sul nostro artigliato preferito che, dopo essere “scappato” la sera della caduta, ha messo su famiglia con tanto di
Genext
Interessante mini viene presentata dalla Marvel pienamente in continuity con la serie The End. La serie in questione Genext segue il filone delle storie viste in X-Men The End e ci porta a qualche anno avanti, per trovare una esatta collocazione potremmo dire che si trova tra la fine della storia della saga e poco prima dell’epilogo dell’ultimo numero dove Kitty è presidente. Qui troviamo delle atmosfere classiche della prima squadra ma rivisitate in chiave moderna con protagonisti i figli dei nostri eroi, ovviamente troviamo il figlio di Rogue e Gambit e vediamo Hank sposato con Cecilia.
Fallen Son: Iron Man?
Tutti quanti abbiamo pianto la scomparsa di un grandissimo eroe nel corso di quest’anno… Capitan America ci ha lasciato alla fine della guerra civile andandosene e lasciando un vuoto che sicuramente i vari “travestiti” non riusciranno mai a colmare, con tutto il rispetto per Bucky lui non sarà mai Cap. Mentre in Italia abbiamo appreso le varie macchinazioni che stavano dietro la morte dell’eroe a stelle e strisce, quando scopriamo che tutto è stato ordito dal Teschio Rosso aiutato dal Dott. Faustus, che si è occupato di programmare Sharon Carter la quale ha dato il materiale colpo di grazia a Steve dopo che Crossbones aveva cominciato il lavoro.
M.J. In Black
Rieccocci alle prese col nostro amato testa di tela, ebbene continua il ciclo dei What If…? di casa Marvel e questa volta e proprio Spider-Man a esserne protagonista; come tutti sappiamo dopo che Kingpin ha assoldato un sicario per uccidere Peter e quel proiettile ha invece colpito zia May il nostro tessiragnatele ha riesumato il suo vecchio costume nero, proprio per simboleggiare il suo stato d’animo, e abbiamo assistito ad una vera crisi da parte di Peter.
Ormai abbandonato da quello che pensava essere il suo mentore, Tony Stark, e in perenne fuga dopo aver deciso di registrarsi, salvo dopo uno struggente incontro con Cap ritornare sui suoi passi, il nostro amichevole Uomoragno di quartiere quando vede la sua amata zia May in fin di vita “a causa sua” diventa veramente poco eroe e molto più umano.