Simpson: la prima apparizione di Milhouse

 

Tutti abbiamo visto almeno un episodio dei Simpson e tutti sanno chi è Milhouse Van Houten. Dovrei scrivere, “chi non avesse mai visto un episodio dei simpson, corra subito su youtube e rimedi a questo enorme errore”, ma non lo scrivo perché sono convinto che tutti voi abbiate visto qualche puntata di questo stupendo cartone animato.

Dalla regia mi dicono che ho detto che non ho scritto una cosa, quando invece l’ho scritta e che, solo perché sta tra le virgolette, non vuol dire che non esista. Ok, chiedo scusa per il mio umorismo di bassa lega e passo a presentarvi la notizia di oggi.

 Matt Groening, il geniale creatore della famiglia Simpson, nel corso degli anni iniziali in cui veniva trasmessa la sua opera, ha cambiato qualcosa, aggiunto dei personaggi, modificato i disegni, ecc ecc. Ad esempio, quanti di voi sanno che il Signor Smithers ha fatto la sua prima apparizione nel terzo episodio della prima serie nelle vesti di un afro-americano? Questo fu dovuto ad un errore del responsabile della colorazione, Gyorgi Peluci.

Nel corso degli anni, I Simpson hanno raccolto tonnellate di curiosità più o meno stravaganti e il loro creatore continua a inserire nei suoi episodi indizi utili alla soluzione dei misteri che aleggiano attorno a questa serie animata. Misteri creati da Matt Groening stesso.

Sui Simpson sono usciti anche molti libri che cercano di spiegare nel dettaglio alcune di queste stranezze. Alle superiori lessi “I Simpson e la filosofia” dove alcuni filosofi statunitensi, tramite episodi e personaggi dei Simpson, trattano temi filosofici di grande rilievo. Un libro interessante che dovrei rileggere con attenzione. Anche per il fatto che non lo leggerei più  per la scuola, ma per me, quindi userei più attenzione nel leggerlo.

Ma passiamo al tema principale dell’articolo, avevo detto circa 12 righe fa che avrei dato spazio al tema principale e invece mi sono perso a parlare di curiosità varie, ma ora vi garantisco che sono concentratissimo. “Quel cane ha la coda a ciuffetti!!….de ih ih oh, qui ciuffetto…ciuffettin, ciuffettin!”(cit. Homer Simpson).

Le origini di Milhouse. È di questo che devo parlarvi. Ok, mi concentro, GO!!

 Questo personaggio deve la sua vita ad una pubblicità. Fu questa che lo lanciò verso il successo planetario che ha ora. In America, molto spesso, i Simpson hanno prestato i loro corpi alla pubblicità. La Coca-Cola e Burger King hanno usato Homer & Co per i propri scopi pubblicitari, ma a lanciare Milhouse sugli schermi televisivi americani fu la Butterfinger, una barretta di burro d’arachidi ricoperta da cioccolato al latte. Nella pubblicità, si vede Bart che tira fuori il pranzo dal suo zaino e trova la Butterfinger. Milhouse invece, seduto accanto a lui, nel suo pranzo non trova lo stesso appetitoso contenuto. La pubblicità venne trasmessa sui canali FOX un anno prima della messa in onda dei Simpson, ma già si fece conoscere El Barto(soprannome con cui si firma sui muri Bart) al popolo americano. Il gregario sfigato Milhouse invece, non venne nemmeno presentato. Bart lo liquida due volte con la parola “dude” che vuol dire tipo “ehi amico!”. Da subito Matt Groening, però, ci fa capire una cosa: il personaggio dai capelli blu e dagli occhialoni finti, sarà uno sfigato colossale. Da questo punto di partenza, Groening decide di affibiare al piccolo sfigatello, il nome Milhouse, che secondo l’ideatore della serie, è il più brutto che un bambino possa avere. Oltre a questo, il nome è un chiaro riferimento al secondo nome del presidente Nixon. Groening decide di rendere Milhouse uno sfigato da subito e lo fa non facendogli avere un buon pranzo come quello di bart. Un pranzo completo in cui c’è tutto quello che un bambino possa desiderare(anche se io sono contrario alle banane xD). Fu così che nacque il personaggio di Milhouse, miigliore amico di Bart(che si autodefinisce più volte “un fico”), effemminato, sempre nel mirino dei bulli e perennemente inferiore agli altri, anche nel semplice pranzo scolastico.

Spero che l’articolo vi sia piaciuto. Io amo I Simpson e amo parlarne. Ho in testa centinaia di scene divertenti di cui parlare e chissà che non se ne parli in futuro.

Eccovi il video della pubblicità in questione.

[youtube zbydZnuQrts]

[fonte – omg-facts.com]