I capitoli di questa settimana mi sono piaciuti molto: tutti e tre i nostri mangaka, chi più, chi meno, hanno esposto dei fatti salienti e ci hanno fornito informazioni utili a comprendere il perché della situazione a cui siamo giunti. E devo dire che, in tutti e tre i casi, i colpi di scena non mancano.
Naruto 583 – Chi è? Uno sguardo sul passato di Kabuto e, finalmente, arriviamo a comprendere il perché della sua presenza a Konoha, il suo rapporto con Orochimaru, il suo stato d’animo. Ciascuna vignetta, in questo capitolo, permette di comprendere un aspetto del carattere del ninja occhialuto: il suo stato d’animo sempre così calmo, il suo essere “malvagio” e “positivo” allo stesso tempo, il suo quasi “distaccamento” dalla realtà. Un ninja, suo malgrado, reclutato dal peggiore dei personaggi di Konoha (parlo di Danzou, non di Orochimaru) al fine di svolgere le missioni peggiori: quelle di infiltrazione, spionaggio, tradimento. Un ragazzino cresciuto senza sapere chi fosse e perché fosse vivo o quale fosse il suo scopo nella vita, costretto a fingere di essere sempre qualcun altro, senza possibilità di stabilizzare la sua psiche fornendole la certezza di essere “qualcuno” di preciso. Questa introspezione psicologica operata da Kishimoto è uno dei motivi per cui adoro lo stile di questo autore, che, seppur usando spesso dei “cliché”, riesce ad adattarli in maniera intelligente alle situazioni e alle storie che racconta. E dopo questo capitolo, la mia stima per Kabuto (nonostante egli sia un personaggio profondamente negativo) e salita a livelli inarrivabili.
One Piece 664 – Master Caesar Clown. Partiamo dalla prima pagina: quanto è geniale il modo in cui sono rappresentati Smoker e Tashigi, le cui menti sono state scambiate? Oda comincia a dipanare la matassa intricata che avvolge l’isola di Punk Hazard: scopriamo qualcosa riguardo ai rapimenti dei bambini (ma il motivo, a parte quello generico di possibili “esperimenti”, non ci viene ancora rivelato); scopriamo la strana relazione esistente tra gli uomini-bestia (individui che hanno perso l’uso delle gambe), gli esperimenti condotti sull’isola e la presenza di Law (e, per cenni, anche il fatto che alcune tra le 11 supernove pare combinino più casini rispetto ad altri!); infine possiamo, finalmente, ammirare in tutta la sua “bruttezza” il responsabile degli ultimi avvenimenti: Caesar Clown, di cui scopriamo alcune cose fondamentali, quali ad esempio che, nonostante sia creduto una sorta di salvatore dagli uomini-bestia, alla fin fine è lui stesso il responsabile del loro stato. Tuttavia la cosa che più mi ha colpito in questo capitolo è una sequenza di poche vignette, nelle prime pagine, che Oda sembra quasi voler far passare inosservata: Caesar Clown chiude il lumacofono dopo aver ricevuto da “qualcuno” il permesso di uccidere gli invasori dell’isola, e dà ordine ai suoi sottoposti di andare a caccia degli intrusi. Chi sarà mai la persona con la quale ha parlato? Ho come la sensazione che Clown, Law e DoFlamingo facciano lo stesso gioco e lavorino per lo stesso strano misterioso personaggio che vedemmo, di sfuggita, al termine della guerra di Marineford. Cosa ne dite?
Bleach 489 – March of the StarCross. E se qualcuno aveva ancora qualche dubbio sul fatto che il Gotei 13 fosse un covo di luride serpi… spero che se lo sia fatto passare! I cattivi sono Quincy, ma la dodicesima compagnia mica scherza: uccidere tanta gente per bilanciare le “anime”… ma quali anime? Finite dove? Per quale motivo? E si ritorna di nuovo ad eventi di 1000 anni fa, quando Aizen cominciava i suoi esperimenti e nascevano i primi Vizard: che tutto sia collegato? Che anche i Quincy di allora, quelli che sostennero la guerra contro gli Shinigami, abbiano avuto un ruolo in questo complotto? Nonostante Kubo ci fornisca nuovi dettagli, nuove domande sorgono: e a questo punto, sinceramente, credo che ci sia proprio bisogno di qualche capitolo del pendolo che spieghi, una volta per tutte, quello che è stato (della guerra, degli esperimenti, della fuga di Isshin e della sua “amicizia” con quello che si pensava essere uno degli ultimi Quincy rimasti). Ed infine sarebbe ora di capire chi sia l’Imperatore (che, non so se avete notato, ha una qualche strana somiglianza con Zangetsu), e quale sia il suo rapporto con Yamamoto-san, che, secondo Kurotsuchi, avrebbe dovuto ucciderlo mille anni prima.
