Sfilata di superpoteri: è questo che ho pensato dopo aver terminato la lettura di tutti e tre i capitoli di questi manga. Kishimoto, Oda e Kubo hanno concentrato, nelle poche pagine di questa settimana, un bel po’ di “occhiate” ai nuovi poteri (o all’aumento dei vecchi) che i vari personaggi hanno ottenuto negli ultimi tempi. Andiamo a vedere cosa è accaduto!
Naruto 551 – Fermate Nagato! Nagato: l’individuo che, grazie al Rinnegan, poteva controllare le 6 forme differenti dell’Eremita dei 6 cammini (a me sentieri fa cagare!) ora riesce a racchiuderli tutti in sé: probabilmente, se non fosse morto, sarebbe a questo punto l’individuo più potente dell’Universo! E Naruto? Per un attimo è ripiombato in uno stato di demenza cronica stile primi capitoli (intendo proprio i primi capitoli): fortuna che Bee e Itachi sono un po’ più seri e riescono a tenere la situazione sotto controllo. Ora mi chiedo una cosa: sconfitto e sigillato Nagato, Itachi che fine farà? Si è liberato dell’influsso della “resurrezione”, questo vuol dire che, tecnicamente, se nessuno lo sigillasse potrebbe fare una tranquilla vita da zombi e vivere (??!!) felice finché la decomposizione non se lo porti… ma ho i miei dubbi che il penultimo (o terzultimo? Ormai i conti sono difficili da portare!) membro del clan Uchiha accetterebbe tale esistenza. Finito lo scontro Naruto procederà verso nuove avventure: scommettiamo su “dove” si sposterà l’attenzione? Io dico che è il momento di vedere le mosse di Tobi (scusate ma a questo punto preferisco non chiamarlo più Madara!) e capire cosa se ne farà dei precedenti portatori!
One Piece 635 – Così schifoso da dover imparare a volare! Era dal salto dei 2 anni che tutti noi ci chiedevamo quali nuovi e incredibili poteri avessero acquisito in nostri mugiwara, e finalmente ecco le prime rivelazioni: devo dire che alcune mi hanno molto colpito, altre un po’ stranito. Iniziamo da quella che, a mio parere, risulta la più interessante per gli sviluppi futuri: Nico Robin che sfodera due “gambe” gigantesche pronte a pestare qualsiasi cosa. Considerato anche il suo “apparire” durante il duello tra Rufy e Jinbe, mi sembra chiaro che non solo ha fortificato i suoi “arti” esterni ma, in qualche modo, deve essere in grado, ora, di far fiorire ben più che semplici mani qua e là: mi piacerebbe scoprire che ha ottenuto una sorta di “tecnica della moltiplicazione del corpo”, con cui riesce a far apparire una nuova Robin (magari anche di taglia extra-large) dal suolo… e questo potrebbe volere dire che, se il ragionamento che ognuno deve prendersi il suo rispettivo nemico è corretto, potrebbe essere lei ad affrontare l’extra-large membro della ciurma di Barbanera (e a questo punto la presenza di Shiraoshi nella ciurma diventa superflua). Quella che, invece, mi ha lasciato un po’ perplesso, è la tecnica di Brook: d’accordo, ora addirittura riesce ad ipnotizzare i suoi avversari, prima di affettarli, ma alla fin fine è un semplice “miglioramento” della sua già nota tecnica. Magari c’è dell’altro e sono curioso di scoprirlo, ma al momento è quella che mi ha colpito di meno! Sul fronte dei due più forti (dopo Rufy) faccio il mio plauso ad Oda: Zoro riesce a scatenare una forza tale che essa continua a distruggere anche dopo che lui ha reinfoderato le spade, e ciò mi sembra qualcosa degno del miglior Mihawk; d’altra parte Sanji ha appreso la “sky-walk” e letteralmente vola in aria, confermando ancora una volta che la presenza di un esperto di arti marziali nella ciurma è fondamentale e pone un interessante paragone con tecniche “fruttate” ai limiti dell’impossibile (e in questo fa coppia con Rock Lee e il paragone tra questo ninja e il resto dei chunin di Konoha). Di Rufy ovviamente ne abbiamo già parlato, ma cosa dire di Franky? Non solo si è modificato a tal punto da rendersi la perfetta macchina da guerra, ma ora tutte quelle invenzioni: mi sembra di tornare indietro nel tempo, quando in TV passavano anime come Yattaman, Blue Noha, e, ovviamente, quello che credo sia la fonte di “citazione” principale che Oda ha seguito: Thunderbirds. Un vero spettacolo e, se devo dirla tutta, credo che anche io mi sarei sentito come il “Comandate Chopper” alla guida del brontosauro da combattimento! Per finire, mi aspetto di vedere, nel prossimo capitolo, quali nuovi poteri sfoggeranno i rimanenti membri della ciurma (sono curioso soprattuto quali nuove strategie d’attacco avrà elaborato Nami). Un’ultima nota: questa saga diventa sempre più interessante!
Bleach 460 – Deathberry return 2. Dopo “Death and Strawberry” della scorsa volta, Kubo doveva, necessariamente, citare il “ritorno” del buon ichigo alla sua massima forza. Che dire del “modo” in cui ha recuperato i suoi poteri? Mi aspettavo che quelli di Rukia fossero “poca cosa” per ricaricarlo al massimo, ma vedere che i “pezzi grossi” hanno dato parte di loro per “fragolino” mi fa pensare che ci sia in ballo qualcosa di più che una semplice scazzottata con uno come Ginjou. Devo dire che, però, un po’ sono rimasto male all’assenza di nuove rivelazioni riguardo gli Shinigami della Soul Society: dopo la fascia di tenente di Rukia, una promozione a capitano di Renji ci stava, e magari anche un avanzamento di Ikkaku (che poi mi chiedo, nessun altro della brigata 11 ha donato il suo reiatsu a Ichigo?) tra le fila della brigata dei guerrafondai (ma magari, dopo la magra figura fatta a Karakura, avrebbero dovuto retrocederlo!). Trovo interessante, invece, la nuova “dose di reiatsu” di Ichigo: pare che, in qualche modo, il potere acquisito grazie al “Getsuga Tenshou finale” continui a scorrere nelle sue vene (anche se in forma diversa) tanto da permettergli di scagliare un semplice “colpo di spada” che viene scambiato per il suo migliore attacco: prevedo guai (e fettine di vitello) per Ginjou e compagni! Un’ultima cosa: permettetemi di fare gli auguri al maestro Kubo per il decimo (sì, avete letto bene) anno di pubblicazione di Bleach: sembra ieri che Ichigo incontrava per la prima volta Rukia, la quale gli cedeva i suoi poteri e, in questo capitolo, la “celebrazione” dell’evento è forte e anche un po’ commovente. Mi auguro che questo manga abbia ancora una lunga vita e ci riservi, in futuro, nuove sorprese. Auguri, Tite!
