KomixJam Staff: Un uomo un mito

 Salve e bentornati a “KomixJam Staff“, l’unico articolo che parla direttamente dei vostri eroi preferiti, quelli senza super-poteri ma che vi fanno passare dei bei momenti. Per la puntata di oggi ho intervistato un mito per quanto riguarda il mondo di KomixJam, forse la persona più rappresentativa di questo sito (nessuno si offenda, ma credo che sia così…NOOOOOO! CIAMPAX NON MI PUNIRE!!!! 🙂 )

L’intervista di oggi si svolge interamente in Toscana (toscano io, toscano lui), infatti a parlarci della sua vita c’è Matteo Piccini meglio conosciuto come Blurry Sharingan. Nasce a Firenze (come avevo detto, in Toscana) 22 anni fa, studia Medicina alla facoltà di Firenze (ovviamente) e ama molto sia la lingua Giapponese che i manga, come tutti ben sappiamo. Bene dopo questo preambolo vediamo come ha risposto alle mie domande.

B. = Blurry     E. = Echoes

B. Buongiorno a tutti! Per gli autografi, dopo, per gli insulti c’è un indirizzo email apposito del quale non ho la password e che, pertanto, vi ricorda che queste cose mi interessano più o meno come i confessionali di Amici di Maria de Filippi!

E. H

aha ciao Blurry! Bè, visto che hai già accennato la cosa, sai che sei il mito vivente per molti lettori?

B. Eheh… A volte non mi rendo conto che effettivamente con il nostro “lavoro” noi traduttori entriamo nella vita di migliaia di ragazzi esattamente come noi… E alla fine diventiamo anche dei piccoli “miti” viventi… Io poi ho la fortuna di aver legato il mio “nome” ad un manga famoso e di successo come Naruto, che nel bene e nel male imperversa da tanti anni nel nostro Paese… Se a questo aggiungiamo il fatto che le mie traduzioni sono sempre state usate dai due più importanti gruppi di scanlators, KJ e Akatsuki, effettivamente è facile capire quanto sia stato grande il mio pubblico… Pensa che mi è capitato più di una volta di essere riconosciuto e fermato all’università, tra una lezione e l’altra! Ovviamente per me è un grandissimo onore, soprattutto perché in fondo io ho sempre e solo fatto una cosa che mi piace… E se questa cosa fa stare bene gli altri, che c’è di meglio? Di una cosa però sono ancora più contento: a volte ci sono lettori che mi dicono che grazie a me hanno deciso di cominciare a studiare il giapponese. Studiare le lingue è stupendo, e se sono riuscito ad ispirare qualcuno in questo, mi ritengo davvero entusiasta.

E. Infatti era mia intenzione chiedertelo: Come hai fatto ad imparare così bene il Giapponese? Cioè, dove lo hai studiato e perchè hai deciso di impararlo?

B. Ti dirò… Iniziai un po’ per gioco… Avevo più o meno 15 anni, al secondo anno di liceo. Per una serie di motivi (passione per i manga, arti marziali…) ero sempre stato esposto alla cultura giapponese e all’estetica del Sol Levante… Così quando mi venne in mente di studiare una lingua mi venne subito in mente il giapponese… All’inizio frequentai delle lezioni con una splendida insegnante di nome Junko (che ancora oggi sento periodicamente!) poi man mano che il tempo a mia disposizione è diminuito, ho cominciato ad arrangiarmi con libri, articoli di riviste, manga, anime, film, canzoni…. Insomma, tutto quello che poteva essermi utile per tenere in allenamento la lingua. Quindi in buona parte sono autodidatta. Quanto al perché… Beh… E’ una cosa che neppure io riesco a spiegarmi. Semplicemente all’inizio mi piaceva l’idea di sapere una lingua così strana e misteriosa… Poi entrando davvero in contatto con la lingua ho imparato ad apprezzarla per la costruzione sintattica, per le sue forme più particolari ed arcaiche… Infatti quando avrò un po’ di tempo mi piacerebbe molto studiare più seriamente il giapponese classico… Anche se probabilmente allo stato attuale dovrei solo pensare a migliorare il giapponese moderno, dato che ancora ne ho di strada da fare!

E. Complimenti, propriouna bella passione, che molti sono sicuro invidieranno. Ti ricordi quando ti sei avvicinato al mondo dei manga e come è successo?


B. Non so se ci sia stato un momento preciso… Ricordo che fin da piccolo ero molto attratto dai vecchi anime che trasmettevano sulle reti private, e sono sicuro che molti – specialmente quelli della mia generazione – sapranno esattamente di cosa sto parlando… Rocky Joe, l’uomo tigre, un’infinità di anime sul baseball e una miriade di anime sui vari robot… Serie che già allora erano considerate dei “classici” dell’animazione giapponese degli anni 70-80. Quelle sicuramente ebbero un forte impatto, sicuramente maggiore della selezione già allora mediocre che mediaset ci proponeva. Poi, grazie agli amici che avevo verso i 14-15 anni, iniziai a leggere i manga cartacei… Iniziai con serie come Dragonball, Angel Sanctuary (indimenticabile!!!), Saint Seiya, Yami no Matsuei, X1999, e tanti altri che adesso mi sfuggono addirittura… Poi la mia passione per i manga è andata a fasi alterne finché la mia conoscenza del giapponese non è stata sufficiente a permettermi di andare direttamente a leggere le raw, e allora ho letto veramente tanta tanta roba.. Anche se devo ammettere di non essere affatto un “fanatico” dei manga e delle cose giapponesi in generale. Diciamo che sono un appassionato che mantiene uno spirito critico e che ama spaziare tra cose molto diverse… Come penso tutti dovremmo fare!

E. Allora ti faccio la domanda più difficile del mondo: Qual’è il tuo fumetto preferito in assoluto? E all’incirca, quanti manga hai?

B. Ahahahah…. Il mio fumetto preferito in assoluto… Davvero una domanda tosta! Ce ne sono due che davvero amo più degli altri. Uno è chiaramente Naruto… Sono cresciuto con lui negli ultimi 6-7 anni, ha accompagnato tante fasi della mia crescita… In un certo senso, è il filo conduttore di tutte le forme che ho assunto nel mio sviluppo da ragazzino a ragazzo un po’ più cresciuto… E’ il mio pilastro! Poi c’è Ookiku Furikabutte… Un manga di baseball poco conosciuto qui in Italia ma molto noto in Giappone… Mi piace perché l’autrice rende la vita di una giovane squadra di baseball liceale con una sensibilità rarissima per il genere… Mi ha ricordato tantissimo le mie avventure sportive e l’intensità di certi sentimenti… Per questo è entrato nel mio cuore! Per quanto riguarda il numero di manga… Boh! Non ne ho poi tantissimi, credo circa 150…

E. A

h! Ok…parliamo d’altro. Hai citato molto spesso gli sport, ne pratichi qualcuno?

B. Attualmente cerco di allenarmi tutti i giorni… Quando si ha una vita piena e stressante come quella di uno studente di medicina tutto fare, credo che lo sport sia una valvola di sfogo essenziale. E poi io sono sempre stato un grande amante di queste cose… Ora mi alleno con nuoto, palestra e qualche volta anche un po’ di scorrazzate in bici per le strade della mia amata Toscana… Però quand’ero più piccolo ho fatto a lungo canottaggio… E’ stata una grande esperienza, che mi ha insegnato l’importanza del sacrificio e del dolore per riuscire a realizzare i propri obiettivi… e poi è stato bello perché noi fiorentini eravamo (e siamo ancora!) molto forti in barca, e in quegli anni ho vinto una quantità assurda di medaglie!

E. 

Canottaggio nell’Arno…è una storia che molti miei amici mi hanno raccontato…Quindi sei uno sportivo (come me), ma con l tecnologia? Come ti trovi?

B. Eheh già… Spero che non ti abbiano raccontato anche delle infezioni che si prendono nelle acque dello scolmatore di Livorno nel malaugurato caso in cui ci si cappotta…! Comunque, beh… La tecnologia… Non sono troppo attento alle novità tecnologiche… A meno che non riguardino attrezzatura da laboratorio biomedico 😀  Per quanto riguarda internet e computer, penso di aver raggiunto il mio nirvana da quando possiedo il macbook… diciamo che come rapporto con la tecnologia la mela morsicata soddisfa tutti i miei bisogni!

E. Haha mi vien da ridere perchè anche io la chiamo “mela morsicata”…è anche il nome del mio gruppo…a proposito! Anche te hai un paio di gruppi musicali giusto? Che mi dici di questo tuo lato?

B. Già! Attualmente purtroppo solo uno, perché ho dovuto riorganizzare il mio tempo libero… Quello che ho lasciato era un gruppo metalcore/deathcore… Invece il mio “storico” gruppo sono gli Heatcliff… Io allora cercavo un gruppo metal e conobbi un bravo batterista che stava cercando un chitarrista solista per partire con un gruppo… E da lì nacque quel particolare “amore” che unisce tutti i gruppi che restano insieme a lungo… e noi stiamo ancora durando, nonostante i cambi di lineup e problemi vari! Abbiamo registrato una demo e adesso stiamo scrivendo nuove canzoni e facendo concerti nella zona di Firenze, Prato, Pistoia ecc… Come sai la scena metal da queste parti è piuttosto vivace!

E. Si, conosco anche gente che suona li in provincia di Prato…A proposito di Toscanità (con la T maiuscola perchè è un modo di vivere), quanto ami da 1 a 10 la Toscana? e preparati per un’altra domandina…

B. Sono d’accordo! E’ davvero un modo di vivere! Io amo alla follia la Toscana… E’ veramente una regione stupenda, anche se, come ben sai, ha il difetto di comprendere anche Pisa… A parte questo piccolo particolare, trovo che sia una terra veramente strabiliante… Adoro passare gli weekend di primavera e autunno sulle sue colline, nel Chianti, nel Valdarno, verso Siena… Quella terra così intensamente colorata, quei cipressi solitari sulle collinette, i campi coltivati, le vigne… I profumi del bosco… E poi il nostro meraviglioso mare, soprattutto quello della Maremma (nel sud) che ancora si mantiene in gran parte selvaggio e pulito! La Toscana è veramente un luogo splendido, contiene un po’ di tutto… E sono imperdibili anche le nostre città, i nostri paesini medievali sparsi un po’ dappertutto nelle campagne… L’unica cosa che, a parte gli scherzi, non amo troppo della nostra regione è la tendenza eccessiva a pensare che sia l’unico posto nel mondo degno di essere considerato… I toscani, anche se sono simpatici e alla mano, tendono ad essere un po’ troppo autoreferenziali e hanno poca voglia di uscire fuori dai propri confini per vedere com’è il mondo all’esterno… Io su questo punto scelgo invece di essere un Toscano amante della sua terra ma consapevole che il mondo è bello nella sua interezza e che merita di essere conosciuto il più possibile.

E. Sono completamente d’accordo con te su questo aspetto dei toscani..adesso ti dico una parola e mi dici cosa ti viene a mente:

Nido Del Cuculo

B. ALLUCINAZIONE IMMENSA!!!

na della migliori manifestazioni della toscanità nel mondo 🙂

E. Come faccio a non essere d’accordo?

B. Poi per te sono compaesani 🙂

E. 

L’ultima domandina: come sei arrivato a KomixJam e cosa ne pensi di questa comunità?

B. Beh… La storia è buffa in realtà! Inizialmente conobbi Dena sullo Shinforum, il luogo dove all’epoca postavo le mie traduzioni… E fu un incontro tuttaltro che cordiale! Dena cominciò, col suo solito spirito imprenditoriale e di instancabile promotore, a postare le scans di KJ sullo shinforum… Io la sentii come una sgraditissima invasione di campo, e finimmo per litigare! Da quella volta però nacque un patto di collaborazione, e lasciatemi dire che è stata una delle coincidenze più fortunate della mia vita! Imparai a conoscere Dena e diventammo amici, rapporto poi forgiato più volte dall’esperienza che abbiamo fatto insieme durante varie fiere… I Lucca Comics sono davvero occasioni incredibili per conoscersi! Poi dopo Dena siete arrivati tutti voi, ed è stato fin da subito chiaro che la nostra forza come Team derivava anzitutto dalla nostra compatibilità personale… Ho sempre pensato a KJ come ad una grande famiglia, dove ognuno ha il suo ruolo ma tutti lavorano insieme per un bene più grande. Tra alti e bassi, devo dire che quest’idea è più che salda nella mia mente… D’altra parte, dove la trovate una comunità di anime e manga dove lo staff si espone in prima persona come facciamo noi? Questa splendida idea delle interviste altro non è che l’ennesima prova!

E. 

Grazie…allora visto che l’intervista è finita apettiamo con ansia i tuoi poster, dove stai traducendo Naruto, autografati a mano uno ad uno…so che hai già pronte le foto :)

Vuoi salutare i tuoi lettori?

B. Ahahah! Sono talmente fotogenico che credo che simili poster potrebbero giusto essere installati nei cessi di KJ! Comunque sì, voglio salutare tutti… Che dire… Alla fine della storia io non ho fatto davvero niente, a parte leggere con voi un manga e tradurlo prima di tutto per mio piacere. Se davvero mi considerate un piccolo “mito”, ricordatevi che di questo io non ho alcun merito: siete stati voi a “crearmi”. Senza di voi, ragazzi, io non sarei neppure qui…


E con questo si conclude l’intervista. Come avrete notato Blurry è una persona che ha molte cose da dire, per me è stata una bella intervista e mi sono divertito tanto a farla. Visto che Matteo è il traduttore di Naruto, prossima settimana aspettatevi l’intervista al recente editor sempre di questo manga.



Alla Prossima gente!!! 🙂