Gli Inguardabili: Wolverine(Marvel Anime)

Un saluto a tutti i lettori di Komixjam! Un paio di comunicazioni di servizio:
1) Tranquilli, non avete sbagliato articolo.
2) Tranquilli, Regola sta bene   è chiuso nel suo covo biascicando frasi incomprensibili sta come al solito, e  tra due mercoledì(due, perché la prossima settimana c’è Riflettori su…) vi proporrà nuovi aborti dell’animazione. Quello con cui si sta cimentando ora (non vi anticipo nulla, ma è brutto forte) richiede un po più di tempo e di fegato, e quindi eccomi qui a sostituirlo per questa settimana.

Ho riflettuto parecchio sulla serie animata da (sc)consigliarvi: la mia cultura in fatto di anime non è poi così vasta…ma poi ho trovato un interessante punto di contatto tra i miei interessi abituali e l’animazione giapponese: I Marvel Anime.
Tra il 2010 e il 2011, infatti, la casa produttrice MadHouse, con la collaborazione di Marvel Entertainment ha fatto uscire in Giappone quattro anime che vedevano protagonisti famosi supereroi Marvel(che per un motivo o per un altro si ritrovavano nella terra del Sol Levante).

L’Inguardabile che vi propongo è una di queste serie, quella su questo personaggio:

Parlo di Wolverine…la scritta parla chiaro, il disegno un pò meno

Perché mettere “Marvel Anime: Wolverine” tra gli Inguardabili? I motivi sono più d’uno e bene o male Regola ve ne ha parlato in vari articoli.

Comincerò dal primo, che è poi anche quello più importante per il sottoscritto: le aspettative deluse.
Si, perché di tutti i progetti coinvolti, Wolverine era quello che, almeno sulla carta, aveva ottime probabilità di riuscita: dopotutto, il Giappone e le sue tradizioni hanno sempre fatto parte del personaggio. E se un appassionato pensa a Wolverine e al Giappone, pensa a questa storia qui:

La prima miniserie dedicata al personaggio, 1982 :Chris Claremont ai testi, Frank Miller ai disegni. Meriterebbe un articolo a parte, è praticamente una storia di samurai con Wolvie come protagonista. Consigliatissima.

L’anime ricalca infatti il ciclo di Claremont&Miller, ed il proplema principale della visione sta proprio lì. Molte cose sono ovviamente ‘giapponesizzate’, come lo stile di combattimento del cattivo(in origine nulla più che un abile spadaccino e che qui mena fendenti ‘a distanza’ con la katana) o l’introduzione di personaggi pesantemente ispirati per aspetto e carattere all’animazione giapponese.

Tanto per fare un esempio…Kikyio Mikage, un personaggio che spicca per la sua originalità

Trattandosi di un anime queste cose sono più che normali; il problema è che i temi e le situazioni dell’opera originale che trasudavano Giappone da tutti i pori (il concetto di onore, i tradimenti, gli obblighi derivanti da una posizione) sono trattati all’acqua di rose o non trattati per nulla, quasi ‘americanizzati’ se mi si passa il termine: a questo si aggiunge un abbattimento della psicologia dei personaggi, ridotti al ruolo di vere e proprie macchiette senza spessore.

Su tutti Mariko, la donna amata da Logan, che qui è ridotta allo stereotipo ambulante di damigella da salvare…grazie a Dio non piagnucola ‘Logan-kun…’ a ogni piè sospinto…
…e Yukio, killer ninja. In originale un personaggio molto profondo, qui di profondo ha solo la scollatura.

Il risultato è qualcosa che all’appassionato Marvel non piace, data la snaturazione della storia originale, e all’appassionato di anime rischia di sembrare un prodotto piatto e atono, nulla più che scene d’azione una dietro l’altra.

Ecco, proprio le scene d’azione sono un altro motivo di inguardabilità. Teoricamente, dovrebbero essere le scene di punta…teoricamente.
Devo dire che le sequenze di combattimento sono di una noia mortale:lente, soporifere e praticamente tutte uguali.
Ne è un esempio il combattimento contro un avversario storico dell’artigliato canadese, Omega Red:

Che passava di li per caso, data la sua attinenza con la trama

In pratica, lo scontro dura tre episodi(tra alti e bassi) e per gran parte del tempo la scena che vediamo è questa:

Logan, afferrato dai tentacoli di Red, che si dibatte. Per tre lunghissimi episodi, più o meno.

D’accordo che le scene d’azione in questo modo fanno allungare il minutaggio, ma qui si esagera! Fanno eccezione gli scontri contro le canoniche orde di sgherri che sono brevi e violenti il giusto, come mai era successo nei cartoni animati dedicati a Wolverine.

Okay, a volte i nemici ricordano un pò troppo Ken il Guerriero ma ehi, può essere un valore aggiunto non voluto

Per quello che riguarda il character design devo dire di non averlo apprezzato, per usare un eufemismo: per rappresentare Wolverine come è stato rappresentato ci vuole coraggio. Molto coraggio. Se non avesse avuto gli artigli avrei stentato a riconoscerlo.

E sfido chiunque a dire il contrario

Tuttavia questo è un problema che passa in secondo piano, rispetto agli altri difetti(che a mio avviso sono ben più gravi). Da appassionato Marvel, guardare questa serie è stato un vero e proprio supplizio: se la volete provare, non dite che non vi avevo avvertito.