Gin no Saji – Recensione [08-09]

di Kirisuto Commenta

Qualcuno potrebbe pensare io stia diventando pigro oltre misura man mano che il finale di stagione si avvicina, ma il motivo per cui ho ultimamente modificato il formato delle uscite è per prova. Probabilmente per la stagione autunnale useremo un sistema ciclico a più uscite e con Ginno ho deciso di fare test in merito a lunghezza degli articoli, risposta utenti ecc.

Ma lasciamo da parte certe baggianate che per ora non ci interessano e fiondiamoci sugli ultimi due episodi di Gin no Saji. Ne sono successe di cose, eccome. Nell’episodio numero 8 vediamo l’ultimo periodo di lavoro di Yugo alla fattoria Mikage, nel 9 il ritorno a scuola.

L’ultima settimana di lavoro a casa di Aki si presenta senza grossi intoppi, ormai Yugo ha preso il ritmo e svolge i suoi compiti senza problemi. L’elemento più interessante, e importante, dell’episodio è l’arrivo del fratello maggiore di Yugo. Da quei pochi accenni che Yugo fa alla sua famiglia ho sempre sospettato non ci fosse un buon rapporto e che, anche col fratello, ci fossero attriti ma è errato; Yugo ha sempre avuto un senso di inferiorità nei confronti del fratello maggiore (alimentati dal padre suppongo, ma poi lo vedremo). Un senso d’inferiorità dovuto allo splendido cervello del fratello, un ragazzo così intelligente da riuscire ad entrare all’Università di Tokyo (Todai). Ciò però è in contraddizione con la sua presenza in Hokkaido a bordo di un motorino. Bene, il fratello (Shingo) ha ricevuto un’ “illuminazione sulla via di Damasco” (a Tokyo) e perciò ha abbandonato gli studi per imparare a fare il ramen. Quanti abbandonerebbero la migliore università, dopo anni di sforzi, per andare a fare i kebabbari?

Il nuovo venuto si offre di preparare il pranzo alla famiglia dopo che questa l’ha invitato a fermarsi. Prima di scoprire che il fratello di Yugo ha un ottimo palato, ma che qualsiasi piatto cucini è immangiabile, ci è “permesso” ascoltare una telefonata tra Shingo i genitori. Bastano quei due minuti di telefonata per capire come stanno le cose; la madre si interessa a quello che sta facendo Yugo su in Hokkaido ed è positivamente sorpresa; il padre, che definirei vecchio stampo (del tipo se non fai quello che ti dico io ti diseredo), dice apertamente che ritiene apertamente i due figli “inutili”. L’abbandono di Shingo assume l’aspetto di una rivalsa nei confronti del padre che ha sempre diretto e indirizzato le vite dei figli (o quantomeno quella del maggiore). Si capisce anche perchè Yugo ha deciso di andarsene il più lontano dalla famiglia possibile e perchè abbia troncato tutti i contatti possibili. Una brutta situazione che dubito vedrà un lieto fine (quantomeno nell’immediato futuro).

Si conclude l’ultima settimana di Yugo con un disastro: per una sua disattenzione sul lavoro, la fattoria perde centinaia di litri di latte che vengono riversati a terra invece che nei tank. Yugo comincia a provare un enorme senso di colpa (visto che tale perdita si riflette anche in guadagno di soldi per i Mikage) e al giorno finale di paga si sente in obbligo di rifiutare la somma come ammenda per il danno causato. Al che interviene la bisnonna (muta per settimane) che con le sue parole di saggezza fa comprendere a Yugo che tutti siamo umani, costretti a commettere errori sui nostri cammini. Sorge ora un bel dubbio per Yugo, una volta accettata la paga… che farne dei soldi? Come dice la bisnonna: il valore di un uomo si misura nel modo in cui spende i soldi guadagnati.

Passiamo quindi all’episodio di questa settimana, che riporta Yugo di fronte a una questione che si pensava dimenticata: Butadon. Per un mese il nostro protagonista è stato distante dal suo porcellino e non si è potuto curare di lui, ma ora è pronto a riprendere in mano la situazione. Butadon è sempre l’ultimo della figliata e subisce “bullismo” da parte degli altri maiali che non gli permettono di mangiare quanto serve per diventare un maiale premium. Già… I maiali quando devono essere selezionati al macello vengono divisi in categorie in base al peso e alla qualità della carne: Butadon se continua così sarà quasi considerato uno scarto e venduto per poco. Yugo a questo punto si infervora e decide di fare in modo che il suo maiale passi di categoria. Si sveglia a ore impossibili (3 di mattina), non appena ha un attimo libero va a dare da mangiare personalmente al maiale, usa tecniche diverse per farlo ingrassare in fretta, ma ciò comporta un sacco di lati negativi come distrazione durante l’attività di club e scuola, perdita vistosa di peso e sonnolenza. Ma riesce nel suo obbiettivo, ora Butadon è in una categoria più alta (anche se non la premium). Tutto questo periodo ha però riportato a galla l’antica questione animale d’allevamento/animale da compagnia/cibo. Un’enigma per Yugo, che per ora non ha trovato una risposta ma ha capito che esistono tante risposte quante le sensibilità delle persone, quindi lui sta ora cercando la sua risposta. Ci vorrà ancora un po’ forse, visto che tutti i compagni che lo circondano non sembrano sentirlo questo problema, ma nel frattempo gli studenti della Oezono si precipitano in massa al festival lì vicino per rilassarsi dagli studi. E anche il festival è fatto.

Tutto sommato due bei episodi, ora la serie ha ingranato e mi ha preso un po’ più di prima. Piano piano si son svelate le rogne familiari che vanno ad aggiungersi alle varie turbe mentali che affliggono il povero Yugo in merito al suo maiale da compagnia. L’anime (come il manga) si è prefissato degli obiettivi molto alti: non certo dare una risposta a certe domande, ma quantomeno trattare le questioni da più punti di vista possibili. Anche se personalmente voglio vedere la Harakawa schierarsi, prima o poi dovrà succedere e quel giorno discuteremo della faccenda. Per ora io mi trattengo dall’esprimere opinioni in merito. Ciò non vieta a voi di dire come la pensate qui temi che Yugo si trova ad affrontare!

Io vi rimando a settimana prossima!

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