Gelo e neve, è emergenza anche in Giappone

di tappoxxl 5

Come in una brutta favola, dove i due protagonisti subiscono le stesse angherie da parte dei bulli, così, Italia e Giappone, stanno subendo gli effetti di una delle più grandi perturbazioni invernali di sempre. Tutta l’Italia è spazzata da venti gelidi e temperature glaciali. La neve è caduta copiosa in molte zone impreparate a gestire la situazione(tra cui il Comune di Roma). E anche dove i comuni erano pronti ad intervenire, la neve e il ghiaccio hanno preso il sopravvento. Temperature sotto lo zero e nevicate ininterrotte hanno fatto cadere anche un metro e più di neve. La nostra capitale ha dovuto fare i conti con 20 centimetri di neve e con i disagi che, in una città così grande, non potevano mancare. Per chi non fosse stato mai a Roma, sappiate che è veramente enorme e ci sono dei quartieri dove i mezzi spazzaneve e spargisale non si sono visti, tanto che i cittadini sono dovuti intervenire con i propri mezzi.

Dalle mie parti(paesino umbro), e per chi segue la vita sul forum queste che darò saranno informazioni già note, la neve ha bloccato le strade. In alcuni punti c’erano dei cumuli di neve sulla strada alti più dei mezzi di soccorso. La temperatura massima registrata in questi giorni è stata -3°. Qui ha iniziato a nevicare martedì scorso e solo nella giornata di ieri non è caduto nemmeno un fiocco, ma già da oggi la situazione pare tornata quella di prima, perché è ricominciato a nevicare e con una certa intensità. (Vi posto 3 foto fatte dagli operai del mio comune così capirete bene la situazione).

In Giappone, a quanto pare, le condizioni sono più gravi. Alcuni dati forniti dall’Agenzia Nazionale per la Gestione degli Incendi e dei Disastri hanno riferito che purtroppo queste forti nevicate e le basse temperature sono costate la vita a 63 persone, mentre i feriti sono più di 550. Delle 927 centraline di rilevazione meteo sparse per tutto il Paese, ben il 90% di esse ha registrato temperature sotto lo 0°C. In alcune zone la colonnina di mercurio è scesa sotto lo zero di ben 14°C. ma la temperatura più fredda è stata rilevata a Esashi, nell’Isola di Hokkaido. Qui, con ben -32,6°C, l’isola più a Nord del Giappone si è aggiudicata il triste primato di zona più fredda del Paese. La grande perturbazione che ha creato tanti disagi sembra sia passata, ma i meteorologi hanno avvertito la popolazione che le basse temperature si protrarranno fino alla metà di febbraio. Ma, a quanto pare, le precipitazioni nevose dovrebbero essere terminate. E per fortuna, visto che sono stati registrati livelli record di neve caduta. A Shinshinotsu(Hokkaido) sono caduti 213 cm di neve a partire dal 16 gennaio. Ma lungo la costa del Mar del Giappone sono caduti più del doppio della media annuale. A Sukayu, la coltre bianca ha raggiunto i 439 cm, che per chi non avesse voglia di fare la proporzione in metri, stiamo parlando di quasi 4 metri e mezzo di neve!

Come in Italia, anche in Giappone, il freddo estremo ha gelato molte tubature e molte persone sono rimaste senza corrente. La centrale termica di Shin-Oita ha subito il congelamento delle tubature ed ha dovuto sospendere il servizio temporaneamente per ben 13 generatori di eletticità. Il rischio black-out è stato scongiurato dall’erogazione d’emergenza di altre sei società elettriche, ma con 53 dei 54 reattori nucleari chiusi per il problema di Fukushima, si teme che possano esserci nei prossimi giorni dei cali improvvisi di corrente.

A quanto pare però, in Giappone, non ci sono state polemiche sulla gestione dell’emergenza. Qui da noi invece si stanno riempiendo i TG di confronti tra sindaci e funzionari dello stato invece di armarsi di pala e spalare.

 

[fonte – meteoweb.eu]

Commenti (5)

  1. Qui da noi se ne parla al tg semplicemente perch�,come di consueto, non sanno cosa dire….dopo 3 settimane di notizie sulla concordia hanno finalmente trovato un’altra disgrazia da strumentalizzare, e perch� ovviamente l’italiano medio deve lamentarsi di ogni cosa: freddo, caldo, tasse, spread….eeeeeeh

    1. va bene tutto quello che hai detto, ma il problema in Italia ora � rilevante, il centro Italia non era (e non �) preparato all’emergenza, quindi � giusto che se ne parli…magari non strumentalizzarlo ai fini politici o economici, ma ai fini dell’informazione pubblica 🙂

    1. dalle mie parti i paesaggi sono pi� da “30 giorni di buio”…ma anche “The day after tomorrow” potrebbe essere un bel paragone…oltre a Siberia e Nebraska che in questi giorni sono stati inflazionati nel mio paesino…

  2. Sar� la volta buona che spendono i soldi in spazzaneve invece che in baleniere.

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