Bleach 573, Fairy Tail 376 – Recensione Komixjam

Non so perché, ma entrambi i capitoli, questa settimana, mi hanno dato una sensazione di “conclusione imminente” che comprendo per Bleach, ma mi sembra strana per Fairy Tail.

Bleach 573 – I am the Edge. Vorrei discutere velocemente il contenuto di questo capitolo (non molto, a dirla tutta) per poter passare ad una riflessione personale che vorrei condividere con voi. Il ritorno di Kenpachi, qui presentato in una vesta “diversa” dalla sua solita originale, più sicuro di sé e , se vogliamo, anche un po’ meno incurante , se mai fosse possibile, di ciò che lo circonda, segna il passo nella narrazione di questo manga: lo sternritter, fin troppo sicuro delle sue capacità, che si ritrova ad affrontare il redivivo “Dio della Guerra” avrà poco da stare allegro, nel prosieguo, soprattutto se il nostro Zaraki deciderà di sfoderare tutte le carte che ha in mano, shikai e bankai della sua spada, che stranamente non pare aver subito alcun “cambiamento evidente”, compresi. Ma la di là della vicenda, che suona più come un prequel ad un “atto unico” molto più sostanzioso, vorrei spiegarvi quale sensazione mi ha dato leggere questo capitolo. Bleach, non lo nego e non me ne vergogno, è tra questi manga tutti botte e violenza il mio preferito: sarà perché ho iniziato a leggerlo in un momento in cui avevo “bisogno”, da un punto di vista del puro svago, di una storia fatta in questo modo, sarà perché ho sempre trovato la faccenda delle Zampakuto una bella “teoria di combattimento”, al pari degli Stand di Jojo. E da buon “fan” ci sono due cose di questo manga che mi hanno sempre fatto pensare che “nell’istante verranno rivelate, la storia avrà una fine”: il Bankai di Zaraki e l’identità del Re delle Anime. Certo, sappiamo tutti che Kubo ha annunciato un tempo di vita per il suo manga non superiore all’anno, ma il vedere qui Zaraki che, per la prima volta, afferma di essere il Kenpachi, con tutte le conseguenze che tale titolo porta con se, mi ha fatto pensare, inevitabilmente, che la fine è davvero prossima, che non ci sono scappatoie, che ormai Kubo sta per chiudere la sua narrazione. Certo, la cosa un po’ mi spiace: mi aspettavo i capitoli “negativi” tipo quelli del pendolo (ne sono rimasti una novantina, circa, ma è probabile che molti capitoli “flashback degli ultimi tempi possano, a buon titolo, essere inclusi in questa tipologia) e mi aspettavo anche una qualche “pausa” dei combattimenti (nonostante tutto debba concludersi in soli 9 giorni e, se non sbaglio, siamo già allo scadere del secondo) per presentare situazioni “particolari” un po’ come nella saga dell’invasione della Soul Society. Ma così è e così ce lo teniamo: e da oggi in poi, per quanto mi riguarda, inizierò a contare i capitoli “a ritroso”.

Fairy Tail 376 – Wendy contro Ezel. Come dicevo all’inizio, anche per Fairy Tail ho avuto una sensazione di ineluttabilità. La cosa è strana per vari motivi: in primis, per quanto apprezzi il manga di Mashima (e non abbia verso di lui intenzioni omicide come un mio caro amico), non mi ci sono mai sentito “così legato” come per gli altri Big Shueisha (e non dite perché questo è Kodansha, che non centra niente, anzi, io apprezzo molto di più gli shounen Kodansha che quelli Shueisha), per cui devo dire che non sento la possibilità di una sua conclusione come qualcosa struggente, a differenza di Naruto o Bleach. In secondo luogo perché, anche a seguito di una serie di discussioni con un commentatore seriale di queste mie recensioni, ci è sembrato ovvio che questa saga, per quanto potrà segnare definitivamente la storia, non potrà mai essere la conclusione, in quanto è praticamente certo che non assisteremo, in questa fase, allo scontro inevitabile con Zeref ed Acnologia. Per cui, cosa mi ha dato il senso di “fine” che ho percepito? Mi ci sono arrovellato un po’ su e credo che altro non possa essere il cambiamento, se non eccessivo, nel personaggio di Wendy. Per quanto non ci sia nessuna modifica eclatante, la giovane dragon-slayer, nell’ìimmagine conclusiva del capitolo, assume un atteggiamento che la fa somigliare ad una piccola Erza, cancellando definitivamente quel che era rimasto dell’aspetto infantile con cui è stata delineata fino ad ora. Certo, Wendy resta una bambina e, probabilmente, la vedremo ancora in situazioni simili a quella della side story post torneo in cui viene “accudita” da Cana, tuttavia credo che questo scontro porterà un cambiamento dentro la giovane dragon-slayer necessario per quando, così si spera, i draghi faranno, finalmente, ritorno.