Naruto 622, One Piece 700, Bleach 528 – Recensione

Salve a tutti, utenti vecchi e nuovi di Komixjam o semplici visitatori di passaggio: dopo un lungo periodo di silenzio, dipeso da alcune faccende personali con le quali non starò a tediarvi (ok, lo volete proprio sapere? Benedetto voleva abdicare a mio favore! Solo oggi mi hanno confermato che non si poteva fare, per cui eccomi tornato!) ricominciamo con la rubrica più amata e l’autore più odiato (o forse è il contrario? Io mica l’ho ancora capito!) di questo Blog! Ringrazio regola che ha fatto lo sforzo di sostituirmi nello scrivere queste quattro str… queste sagaci osservazioni sull’evoluzione che, settimana dopo settimana, hanno i capitoli dei tre manga più letti (almeno, secondo le ultime statistiche Giapponesi, pare che sia così!): soprattutto considerando il fatto che il solo pensiero di leggere uno di questi capitoli scatenava in Regola ogni sorta di malattia terminante in “-ite” e “-osi”, con conseguenti terribili ripercussioni sulla sua vita sociale! Ma ora sono di nuovo al comando di questa baracca, pronto a discutere con voi sulle vicende del trio Na-Pi-Ble! E allora iniziamo… anche se questo articolo sarà un po’ diverso dal solito.

Naruto 622 – L’altro lato. Devo dire che Kishimoto e riuscito a fare qualcosa che, narrativamente parlando, non mi pare di aver mai letto in un manga: un flashback nel flashback. Sinceramente non riesco a decidere se questa sia una trovata geniale o una emerita cavolata! Il mio professore di italiano alle superiori soleva dire che troppe parentesi appesantiscono ciò che viene scritto: qui Kishimoto addirittura le annida una dentro l’altra (potete pensare al combattimento tra i due adulti come a delle parentesi quadre, mentre le vicende dei due ragazzini come delle tonde) neanche fosse una espressione matematica. Certo, per il fine di raccontare la “verità, tutta la verità, nient’altro che la verità, dica lo giuro!” un simile espediente sembra efficace e interessante, tuttavia non vorrei che, così facendo, Kishi ci voglia far perdere, volutamente, il filo di un determinato discorso che dovrebbe decidersi, finalmente, a portare a termine: quello di raccontarci la verità, appunto! Se devo essere sincero, quando ho visto per la prima volta il quartetto di Freak giungere alla Foglia, il pensiero che Orochimaru volesse condurre Sasuke da qualche anziano si era fatto preponderante: vedere l’evocazione dei quattro Kage, tuttavia, non suscitò, a suo tempo (almeno per quanto mi riguarda) la dovuta “sorpresa”: non so perché ma, sebbene da una parte fosse effettivamente una trovata “geniale” dall’altra mi diede una sensazione di “già visto” che, tuttavia, ad oggi non sono ancora riuscito a interpretare, non riuscendo a capire quale altra scena del manga di Kishi tale situazione mi ha riportato alla mente. C’è da dire, comunque, che sebbene la parte iniziale di questo incontro (tra i Kage e Sasuke) mi sia sembrata abbastanza “telefonata”, l’evolversi della faccenda e il fatto che, probabilmente, una volta terminato il racconto di Hashirama toccherà parlare anche agli altri tre “resuscitati” (e fidatevi, sono convinto che Orochimaru, se avesse pensato che sarebbe bastato ascoltare il Primo, se ne sarebbe fregato dei rimanenti) mi porta a credere che la verità celata fino ad ora abbai una serie di diramazioni e connessioni con altre “storie” già mezze raccontate in questi anni che potrebbero portare a vedere tutta la storia di questo manga sotto un’ottica differente (ho addirittura ipotizzato che potrebbe accadere, ma so che non succederà mai, che Kishimoto voglia far passare Madara per il buono!) tanto da stravolgere un eventuale probabile finale. E del resto, già il modo in cui Sasuke si è posto verso i quattro grandi ninja mostra che qualcosa è cambiato e che le sue azioni future potrebbero porlo in una condizione che, magari, farà storcere il naso a molti, ma che in ogni caso credo si incastrerà in maniera perfettamente “logica” con il “treno” di spiegazioni che stiamo per ricevere. Ed un ultima cosa: se le cose vanno come prevedo, qua mi sa che ci saranno almeno altri 300 capitoli prima di vedere la conclusione!

Bleach 528 – Everything but the Rain. Iniziamo a parlare di ciò che è accaduto in questi ultimi capitoli: abbiamo assistito a due situazioni parallele, una ormai conclusasi (ma possiamo esserne certi) l’altra in pieno svolgimento e, anzi, appena entrata nel vivo. Da una parte lo scontro tra Unohana e Zaraki, per stabilire chi dei due debba detenere il titolo di “Kenpachi”: abbiamo intravisto il Bankai del Capitano della quarta compagnia (sangue? Catrame? Una roba rivoltante?) prima che Zaraki si “risvegliasse”, la trafiggesse (spedendola nell’altro mondo degli Shinigami che vorrei tanto sapere quale sia!) e così facendo, liberasse, finalmente, lo spirito racchiuso nella sua Zanpakuto (di cui non conosciamo il nome). Sorgono alcune domande, anche alla luce di ciò che abbiamo scoperto riguardo il “creatore di Zanpakuto”: Unohana è davvero morta? Se così non fosse, quale “trucco” narrativo potrebbe utilizzare Kubo per farla riapparire? E considerando che gli spiriti delle spade sembrano essere, all’origine, una semplice manifestazione di reiatsu che, con il tempo, acquista una forma propria legata allo shinigami che possiede la spada, cosa possiamo aspettarci dallo spirito presente nella Zanpakuto di Zaraki? Potrebbe essere che tale forza si sia liberata solo a seguito della morte di Retsu? Possibile che in qualche modo tale spirito abbia assorbito l’essenza del precedente Kenpachi? Passando all’attuale capitolo, cominciamo a vedere le prime conseguenze derivanti dalla conclusione del 527: Ichigo, cosa che devo dire non mi aspettavo, viene dichiarato “perdente” dal “costruttore” e rispedito senza tanti complimenti a casa, sulla sibillina frase “Vai e scopri le tue origini”. Ora, ci sono due cose che vorrei sottolineare: in primis, mi aspettavo da Kubo un qualcosa simile ad un power-up per questa fase di crescita di Ichigo, e vedere che decide di “tarpare le ali” al suo protagonista, in modo così semplice, mi ha piacevolmente stupito. In secundis, c’è in questo capitolo una delle rivelazioni fondamentali che tutti aspettavamao (anche se io avevo ipotizzato la cosa tanto tempo fa”: la madre di Ichigo è una Quincy. Ora, al di là di tutte le possibili strade narrative che una tale rivelazione, messa nero su bianco, potrebbe comportare, mi sorge una domanda della cui risposta permetterebbe di comprendere, credo, circa il 70% dei fatti salienti di questo manga: se Ichigo ha papà shinigami e mamma quincy, la sua forma hollow a cosa è dovuta? Esperimenti? Oppure c’è una realtà più profonda, e cioè che queste tre forze spirituali sono semplici manifestazioni, di tipo differente, di una qualche “entità” non ancora ben definita e che, magari, è quella del Re delle Anime? Inoltre, alla luce delle rivelazioni di Isshin c’è anche una ulteriore possibilità: che la madre di Ichigo sia (cosa molto probabile) imparentata con l’Imperatore degli Sternritter? O, magari, che questo individuo sia davvero il padre di ichigo… il quale, magari, non è stato proprio concepito come si fa con tutti i bambini normali? Spero che finalmente Kubo dia il via alle oscillazioni di un nuovo Pendolo e che, stavolta, non si interrompa dopo pochi rintocchi!

One Piece 700 – Il suo ritmo. Ed eccoci a One Piece, non a caso lasciato per ultimo. Il fatto è che nella prima stesura di questo articolo, che avevo già fatto mercoledì pomeriggio, avevo iniziato proprio dal manga di Oda (e non da Naruto, come capita il più delle volte) rendendomi conto che, dopo circa due ore passate a scrivere (con un brevissima pausa pipì!) ero arrivato a 2300 parole… e avevo scritto solo la metà delle cose riguardo le quali volevo ragionare circa One Piece! Il fatto è che rileggendo gli ultimi capitoli, mi sono reso conto che ci sono una serie di concatenamenti che mi portano a pensare che anche Oda, a breve (anche se non so definire un reale intervallo temporale per questo “breve”), inizierà a rivelarci vicende del passato. Il perché è un ragionamento lungo e tortuoso, basato sul come è iniziato e come è proseguito questo “nuovo corso” dei due anni dopo, e che sinceramente, almeno per quanto mi riguarda, merita di essere trattato con maggiore attenzione. Per cui, per quanto riguarda la ciurma pirata, vorrei darvi (se non vi dispiace) appuntamento a questa domenica, quando, sempre se non vi dispiace, vorrei riprendere (finalmente! Rullino le trombe e squillino i tamburi!… no, forse non è così!)  una serie di articoli che, purtroppo, a causa dei pessimi tempi tecnici del sottoscritto, ho tralasciato ormai da tanto, tanto, tempo: la serie speciale sui tre Big! Ci risentiamo domenica sera, gente!