Naruto 561/562, One Piece 644/645, Bleach 470/471: Recensione

Salve a tutti dal vostro Ciampax! Dite la verità, vi eravate preoccupati a non vedere più le mie interessanti recensioni/osservazioni su questi tre manga e avevate già deciso di darvi alla clausura e sparire dal mondo per protestare contro questa grave perdita, non è vero? Mi dovete scusare, ma purtroppo una serie di impegni nelle scorse due settimane (una e qualche giorno, in realtà) mi hanno impedito di scrivere qui sul blog: e già, perché il sottoscritto era al Lucca Comics & Games 2011 a divertirsi lavorare per voi (e vedrete, in questi giorni, quante cose ho preparato!). Ma ora bando alle ciance e discutiamo di questi sei capitoli (due per tre manga, la matematica non è un’opinione!) senza ulteriore indugio: anche perché ciò che è accaduto in queste due ultime uscite Shueisha (lo Shonen Jump, per intenderci) ha aperto nuovi scenari e prospettive al proseguimento delle storie.

 Naruto 561 – Il potere in un nome / Naruto 562 – Ritrovarsi. Dopo la resurrezione di Madara, ci aspettavamo un po’ tutti un lungo scontro senza precedenti: ma la conclusione a cui si è giunti con l’ultima immagine del capitolo 562, in cui vediamo schierati, per la prima volta, i cinque Kage contro un nemico comune merita davvero un plauso alla bravura dell’autore. Andiamo con ordine: mi è piaciuta molto l’apertura del capitolo 561, in cui Madara si mostra sprezzante e risoluto (la sua frase che “tanto lui e Muu si sarebbero rigenerati immediatamente dopo l’impatto” fa percepire quanto il redivivo Madara si senta distaccato dal resto del mondo).Ancora di più mi ha affascinato il continuo contrasto interiore che vede protagonista, in entrambi i capitoli, il vecchio Tsuchikage, da una parte devoto all’ideale di proteggere gli altri dalla furia devastatrice di Madara, dall’altra spaventato dalla forza che il capostipite degli Uchiha possa scatenare.  Ancor più interessante, la presa di posizione di Tsunade che finalmente mostra di essere una leader a tutti gli effetti in questa guerra e che smuove totalmente una situazione che, altrimenti, si sarebbe impantanata. Naruto, dal canto suo, riveste un ruolo secondario, ma comunque importante: sentire la Volpe affermare che preferisce essere succube del giovane Uzumaki piuttosto che del vecchio Uchiha pone una visione del tutto nuova sul demone a nove code e, per un attimo, ce lo fa apprezzare e, forse, anche un po’ compatire. Infine cosa dire di Madara? Quanti altri misteri gravitano attorno a questo individuo, ai suoi poteri (ha acquisito una parte delle capacità del Legno dal primo Hokage durante il loro scontro!), alle sue conoscenze? Più passa il tempo, più mi chiedo: chi è davvero Madara Uchiha, il cui solo nome, usato da Tobi fino ad ora, ha generato una valanga di eventi che sembrano inarrestabili? Infine due cose, sempre su questo personaggio: cosa spierà sotto le sue vesti nel capitolo 561? E soprattutto: non avete avuto la sensazione che fosse più che semplicemente “sorpreso” di scoprire il clan di appartenenza del portatore del demone e nove code?

 One Piece 644 – A zero / One Piece 645 – Anche la morte è una vendetta. Credo che i due titoli degli ultimi capitoli siano, da soli, sufficienti a comprendere in quale particolare direzione Oda si stia spingendo: siamo oltre la semplice visione odio/guerra/razzismo e chi più ne ha più ne metta. Qui, da una parte c’è della gente “normale” che vorrebbe cancellare tutto, il bene e il male, gli eventi fausti quanto quelli funesti, riportando indietro le lancette dell’orologio a quando ancora c’era una possibilità di far rinsavire quei personaggi che ora, messi alle strette dalla forza dei Mugiwara, avendo perso la forza della paura con cui speravano di soggiogare l’Isola degli Uomini pesce, pur di ottenere la loro vendetta e rivendicare i loro diritti (ma anche una sorta di supremazia divina non ben precisata) sono pronti a morire e sterminare tutti e tutto al fine di poter dire “Ho ottenuto finalmente la mia vendetta verso la razza umana”. Lascerò da parte i commenti alla storia in sé per sé (certo, molto potremmo dire sulla nuova tecnica di Rufy e sul fatto che, nonostante le raccomandazioni di Nettuno, stia facendo a pezzi la Noah; o anche potremmo parlare della forza sproporzionata dei membri della ciurma) e vorrei concentrarmi un secondo su quello che Oda vuole comunicarci: magari saranno anche delle cose retoriche e già dette da altri autori, ma è interessante vedere come l’autore di One Piece riesca, capitolo dopo capitolo, a rovesciare il punto di vista riguardo la faccenda razzismo/sfruttamento/supremazia.  Ho trovato magnifica la tavola in cui gli sgherri di Hody, vestiti come novelli inquisitori, danno alle fiamme la casa di un loro concittadino solo perché ha “versato” il suo sangue per gli uomini; e poi questa visione viene ribaltata dalla gente che, seppure terrorizzata, ascoltando le parole del principe e della principessa, che implorano Rufy di aiutare l’Isola, resta ferma, in attesa, a guadare ciò che il giovane pirata a promesso loro: la salvezza dello loro vite! E il ricordo di Barbabianca, erettosi a protettore dell’Isola, e il paragone inevitabile che viene fatto con Rufy, e che si pone in netto contrasto con la follia di Hody e la sua dissennata voglia di distruzione dettata da un odio che, oramai, vive di vita propria ed è slegato da qualsiasi fatto reale possa essere mai accaduto! Ho trovato magnifico il discorso di Brook, morto vivente il cui unico rimpianto sarebbe quello di “sprecare” questa nuova vita donatagli dal frutto ingerito e che si sente chiamato in causa dalle parole di Zeho, il quale professa la morte dei suoi uomini come “vendetta” contro la razza umana: ma a che pro morire per dimostrare qualcosa, se poi non si può portare a compimento il proprio ideale? Infine, due parole sulle ultime tavole del capitolo 645: Sanji che ha trasformato (a mio parere) il gigante stupido in un perfetto proiettile per annientare la Noah (e l’intesa con Jinbe mi fa pensare che sia veramente questo il suo piano), ma, ancor di più, Chopper che controlla la sua forma finale…. e dobbiamo aspettare due settimane per vedere cosa accadrà!

 Bleach 470 – Pray for predators / Bleach 471 – Pray for predators 2. Mi aspettavo da un momento all’altro una digressione storica sul perché e il percome dei fullbringer, ed eccola qui: Riruka che comincia  a dirci chi siano i membri del gruppo di Ginjou e Tsukishima e le cause della manifestazione del loro potere. Sicuramente non ci fermeremo a queste poche informazioni (conoscendo Kubo) ma per il momento sembra bastare così. D’altra parte mi interessa molto la deduzione, fatta da Ishida, riguardo questo “scambio poco equo” di poteri avvenuti tra Ginjou e Ichigo: probabile che, oltre alla reiatsu, il capo dei fullbringer abbia acquisito anche la parte Hollow di testa di fragolino? E questo potrebbe essere un bene o un male?  In ogni caso, rimane ancora da capire quale sia il vero obiettivo di Ginjou e cosa centri in tutto questo Tsukishima (che continua ad essere sempre molto più enigmatico del suo capo): cosa accadrà nello scontro tra il possessore della spada che modifica i ricordi e il Capitano della sesta compagnia? E come farà Rukia a salvarsi dalle grinfie (tra l’altro, non ho ben capito come funzioni questo secondo potere) della collezionista di pupazzetti?