Il Giappone spenderà 214 milioni di Yen per formare gli animatori

il logo della JANICA (japan animation creators association)

Ragazzi, qua il governo giapponese ha deciso di fare sul serio. Insomma, parliamoci chiaro, il mondo di manga e anime deve uscire da anni di crisi nera, e decisamente non può farlo da solo. Ecco quindi che arrivano i fondi governativi in soccorso degli animatori del sol levante, che grazie a questi soldi potranno formarsi, perfezionarsi e finanziare nuovi progetti lavorativi.

Ma entriamo nel dettaglio. Il governo, tramite l’agenzia nazionale per la cultura, ha appunto stanziato la cifra shock di 214,5 milioni di Yen (2,27 milioni di dollari, cioè un 1.750.000 euro circa) che andranno investiti per la formazione on-the-job di una squadra di aspiranti animatori, che dovranno realizzare entro quest’anno quattro cortometraggi animati. I fondi sono stati attivati dopo il raggiungimento di un accordo con la JANICA (japan animation creators association), che dal canto suo ha pensato bene di creare il progetto “2010 young animator traning project“. Ovviamente nessun progetto e nessun corto sarebbe stato realizzabile senza i tanto agognati fondi, che si spera portino un pò d’ossigeno ad un settore che in Giappone fa sentire la sua crisi in modo assai pesante.Ulteriori dettagli sull’iniziativa verranno dati venerdì, ad una conferenza stampa ufficiale organizzata dalle due parti contraenti.

Per quanto riguarda i corti, si sa già che dureranno ciascuno 30 minuti circa, e che il costo previsto per ognuno si aggira attorno ai 38milioni di Yen (400mila dollari). La realizzazione partirà a giugno e dovrebbe durare fino alla fine dell’anno. Durante le varie fasi della produzione i nuovi animatori, in una specie di stage, saranno seguiti da professionisti esperti che insegneranno il mestiere in modo più che concreto.

Come iniziativa a mio parere è molto importante, e non solo per i soldi che porterà nel giro della produzione di anime. Chi di voi, per esempio, guarda le sigle finali degli anime, si sarà già accorto di come le animazioni siano realizzate sempre più spesso da studi sudcoreani e/o cinesi. Quindi un’iniziativa di questo genere, a mio parere, potrebbe essere anche utile a far tornare “in casa” il processo di animazione, che è uno dei più cruciali all’interno della realizzazione di un anime.

Voi che ne pensate? Di certo è un bell’argomento di discussione, quindi non esitate a lasciare un commento con le vostre opinioni. Vediamo cosa ne viene fuori, sono curiosa di sapere come la pensate. Stay tuned on Komixjam!

[fonte: animenewsnetwork]