Peppino Impastato era un eroe. Non aveva poteri speciali alla Superman o la tecnologia di Batman, non aveva gli artigli di Wolverine né faceva parte degli X-Men. Le sue uniche armi erano un microfono e una radio occupata. E la voglia di parlare, di ribellarsi all’omertà, al vedere la sua terra depredata dagli sciacalli che gli ferivano l’orgoglio. Andò contro la sua famiglia, le autorità gli voltarono le spalle. Fu ucciso il 9 Maggio 1978. La notizia della sua morte fu ‘coperta’ da quella del tragico ritrovamento di Aldo Moro, e il grande pubblico non ebbe modo di conoscerlo fino all’uscita del pluripremiato film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana.
Il 9 Maggio 2009, quindi a trentun anni dalla sua morte, verrà distribuito in libreria un volume che racconta la sua vita, dal titolo Peppino Impastato – Un giullare contro la mafia. Quest’opera verrà distribuita dalla Becco Giallo, una casa editrice specializzata in storie reali, dal carattere sociale e storico.
Per quest’opera, che narra una pagina nera e importantissima della storia italiana che non va assolutamente dimenticata, Marco Rizzo (Premio Attilio Micheluzzi al Napoli Comicon 2008 per un fumetto dedicato a Ilaria Alpi) ha collaborato con il disegnatore Lelio Bonaccorso e con Lirio Abbate, che ha scritto l’introduzione.
Dalle poche indiscrezioni trapelate finora su questo libro, sappiamo che la figura di Peppino Impastato è stata costruita scrupolosamente, con grande cura ed un ottimo lavoro di ricerca, grazie anche a molte testimonianze inedite e all’intervento dello stesso Giovanni Impastato.
Un volume che si preannuncia importante, dunque. Il 9 Maggio, anche se non avrete intenzione di comprare il fumetto, dedicate un pensiero al suo protagonista.
[Fonte: unisob]