I prezzi del merchandise, certo. Le cosiddette “edizioni speciali” che di speciale hanno solo il prezzo, ovviamente. La quantità immane di gente proveniente da ogni parte d’Italia. Quei cosplayers che non capiscono dove l’autoironia sconfini nella totale mancanza di amor proprio, senza dubbio. La ressa alle biglietterie, che all’ora di punta sembrano sempre troppo poche, anche quando ce ne sono dieci. Cento. Mille. I pisani che invadono la nobile Lucca, argh. Il caos derivante dai trasferimenti vari, del tipo hotel-Lucca, Lucca-hotel, hotel-cena, hotel-Lucca, Lucca-luogo imprecisato in qualche parte d’Italia. Vero. Queste sono tutte cose che un veterano del Lucca Comics come me conosce ed impara a temere. Ma, amici miei, ce n’è una che le batte tutte, e di gran lunga. Un’evenienza che, quando si presenta, riesce a trasformare Lucca nell’anticamera dell’Inferno, e che – peggio ancora – non può essere evitata in alcun modo. Signore e signori, un applauso alla più tremenda delle iatture che possa abbattersi su un Comics: la PIOGGIA.