Sankarea, anime della primavera 2012

Oggi vi parlerò di un opera che mi aveva colpito davvero molto come trama, sia per la sua particolarità sia per dei temi che non avevo mai visto trattati in un’altra opera, vi parlerò di Sankarea.
L’opera nasche come manga di Mitsuru Hattori pubblicato da Kodansha e dal 2009 ad oggi sono stati pubblicati 5 volumi. La trasposizione anime conta un totale di 13 episodi ed è stata diretta da Mamoru Hatakeyama e le musiche sono di Yukari Hashimoto, sotto lo Studio Deen.

La storia ha come protagonisti Chiharu Furuya, un sedicenne appassionato di zombie e Rea Sanka, una ragazza di buonissima famiglia. Chiharu Furuya, a causa della sua fissazione per gli zombi proverà a far resuscitare il suo gatto e casualmente incontrerà Rea che vuole sfuggire dalla sua famiglia a causa di una madre fredda e distaccata e degli abusi del padre. Rea morirà in un incidente, per mano del padre, e tornerà a nuova vita come zombi, grazie all’intervento involontario di Chiharu.

Devo dire che come opera l’ho trovata abbastanza interessante, le animazioni sono buone e il disegno non mi dispiace anche se non l’ho trovato nulla di eccezionale. Non ho particolarmente gradito le scene puramente di fan service, anche se non sono eccessive, perché credo stonino con la trama e potrebbero tranquillamente non esserci. Ammetto, però, che come opera non mi ha convinto fino in fondo, sia perché all’inizio è molto lenta e quindi per iniziare a capire la base della trama devi vedere almeno tre puntate, che su un totale di 13 sono parecchie, sia perché avrei apprezzato di più se l le tematiche affrontate fossero state narrate un maniera un po’ più marcata, in quanto sembra che, pur essendo un’ opera incentrata sulla zombificazione come fuga da una vita infelice, sia le tematiche alla base della scelta di Rea che la tematica zombi non sono troppo approfondite. E voi cosa ne pensate? Vi ha convinto come opera?