Giappone, il problema dei suicidi

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 Il Giappone è il primo paese per numero di suicidi al mondo.

A togliersi la vita sono in 30.000 ogni anno, una persona ogni 15 minuti.

Le cause più frequenti di suicidio sono:

–          Disoccupazione

–          Depressione

–          Problemi sociali

A partire dal 1990, è stato registrato un picco del 35% in più di episodi simili. Negli anni ’90 il Giappone ha subito un periodo di recessione, una specie di “crisi”, come la chiameremmo al giorno d’oggi.

Dal nuovo millennio, vi è stato una notevole ripresa che ha portato l’arcipelago nipponico tra i paesi più ricchi al mondo. Questo non ha fatto però scendere il numero di morti…

Il luogo preferito per togliersi la vita è la foresta di Aokigahara, ai piedi del monte Fuji, con circa 70 suicidi all’anno. Secondo la credenza popolare, nella foresta abiterebbero degli “spiriti demoniaci del suicidio”. Ai piedi del vulcano, si possono trovare difatti cartelli che invitano a cambiare idea all’aspirante suicida, con scritte del tipo “la vita è un dono prezioso”.

Nell’ultimo decennio si è aggiunto un ulteriore problema: i sucidi organizzati via internet.

Il caso più eclatante è stato quelle di tre giovani, provenienti da tre parti diverse del Giapponese, che si sono tolti la vita asfissiandosi in un automobile, usando una stufa.

Ad aiutare queste persone, è una linea telefonica funzionante 24 ore su 24, che riceve circa 720 mila chiamate all’anno.

Ma quello che tutti si chiedono è: perché in un paese così ricco, c’è un tasso così alto di suicidi??

Bullismo nelle scuole, disoccupazione e depressione non sono spiegazioni valide, in quanto problemi simili esistono in tutto il mondo.

Togliersi la vita ha radici culturali storiche molto profonde. Gli antichi samurai, se sconfitti in battaglia, facevano il seppuku (harakiri), una procedura per togliersi la vita pugnalandosi lo stomaco.

Il senso dell’onore è sopravvissuto nel tempo…

Un ulteriore spiegazione la si trova nelle due religioni più diffuse in Giappone: buddhismo e shintoismo.

Per questi due credi, la vita non è un dono di Dio come nel cristianesimo; quindi anche il più religioso non commette alcun peccato.

Il Governo giapponese, solo nel 2007 ha iniziato a muoversi per far calare il tasso di suicidi,  pubblicando un libro chiamato “Libro bianco anti-suicidio”, in cui si invita a riflettere sulla vita e su quanto sia preziosa.

Il governo è molto fiducioso, e si aspetta una calo del 20% di morti entro il 2017…

[Fonte: wikipedia]