L’ Umanità non ha ancora perso!
Titolo: La Notte della Disfatta – La Rivalsa dell’Umanità (pt 2)
Riassunto: In quest’episodio vediamo la fine dell’allenamento da cadetto per il nostro protagonista e la scelta di specializzazione, nelle tre possibili legioni, di tutti i suoi compagni. Anche in quest’episodio il nostro protagonista riesce a litigare con un suo compagno a causa della motivazioni che lo hanno spinto a diventare un soldato, ma, alla fine, la sua forte convinzione finirà per riuscire a convincere anche altri cadetti ad arruolarsi nella Legione Esplorativa. A fine episodio succede un fatto davvero inaspettato, dopo un lampo dal cielo, come era successo 5 anni prima, compare il gigante alto quanto le mura e con un poderoso calcio sfonda la porta aprendo una breccia anche in queste seconde mura.
Commento: Quest’episodio mi è piaciuto davvero tantissimo, l’ho trovato molto interessante sia per alcuni temi che ha sollevato, sia perché ha voluto sottolineare come, anche senza alcuna capacità particolare, ma solo con tanta convinzione ed esperienza, un cadetto, è riuscito a diventare uno dei migliori 10 del suo corso. Tra i tanti temi sollevati mi volevo soffermarmi ad analizzarne uno in particolare, quello riguardante la possibilità di arruolarsi nella Polizia Militare cioè la contraddizione per cui solo i migliori 10 cadetti di tutto il corso, coloro che si sono dimostrati più bravi e più capaci nell’ uccidere i giganti, hanno la possibilità di allontanarsene sempre di più rifugiandosi nella parte più interna del territorio a disposizione della razza umana. Non credete che questa situazione sia applicabile, seppur parzialmente, anche nella realtà di tutti i giorni e che rappresenti un po’ alcune caratteristiche della razza umana? Io devo ammettere che la schiettezza dell’autore nel esporre questo paradosso mi è davvero piaciuta.
Cosa pensate della comparsa nel finale di questo immenso gigante dopo 5 anni? Non trovate che sia strano che entrambe le volte sia comparso dal nulla? Un essere della sua taglia dovrebbe essere ben visibile da lontano, ma entrambe le volte nessuno si accorge di lui se non quando è praticamente davanti alle mura.
