
Ecco il secondo capitolo di questa nuova e fantastica serie! A breve il terzo capitolo per tutti voi…
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Traduzione Originale by Blurry:
Bakuman 002
Pag0
“Non era che un sogno inafferrabile…”
“Eppure adesso è lì… Solo una penna mi separa da lei…!”
“Pagina2 – Il Saggio & lo Sciocco”
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“Mashiro”
“Di prima mattina…”
Mamma: Sbrigati Moritaka! C’è quel tuo amico… Takagi… E’ giù che ti aspetta!
Taka: Come come…?
Taka: Ecco che ci risiamo…
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Akito: ‘Giorno Saikou!
Taka: Uno… Piantala di chiamarmi Saikou… Due… Non c’è bisogno che passi a prendermi la mattina…
Akito: Eddai non fare così! Piuttosto… tu chiamami “Shuuto”… tutti i miei amici mi chiamano così!
Taka: Embè… Forse non te ne rendi conto ma tra Saikou e Shuuto ce n’è di differenza eh!
Akito: Dove la vedi ‘sta grande differenza?
Taka: Oh beh… “shuuto” fa pensare al calcio*… Quindi è figo… Saikou invece… boh… sembra un po’ una presa di culo… “Saikou” “saikou”
(NdB- “shuuto” è un possibile lettura alternativa dei kanji di “Akito” e suona come “shoot”, ovvero “tiro”, in questo caso il tiro che si da al pallone nel calcio. Saikou invece suona come “il migliore, il più figo, il più forte” e detto a uno come Moritaka sembra un po’ ironico).
Taka: Ah..! Trovato! D’ora in poi ti chiamerò Shuujin*! Contento?
(NbB: Shuujin è un’altra possibile lettura per i kanji di Akito, ma suona uguale ad un’altra parola che significa “carcerato, detenuto”)
Akito: Ehi…! Così mi fai sembrare un criminale o roba del genere!
Taka: E che sarà mai? Voglio dire… Tanto i tuoi kanji si possono leggere anche così… Mica mi invento niente…
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Akito: Non mi avevi detto che tuo zio è morto 3 anni fa…
Taka: ah… L’hai scoperto…
Akito: No sai… Abitiamo vicini e i miei sapevano che tuo zio era morto… Ma ovviamente non sapevano che fosse Kawaguchi… Il mangaka…
Taka: Ah beh… Logico… Quello era solo uno pseudonimo… Il suo vero nome era Mashiro Nobuhiro… Non è che se ne sia parlato molto… Uscì solo un misero trafiletto su un giornale… “Mangaka perde la vita”…
Taka: Un mangaka che non viene pubblicato è un disoccupato qualunque…
Taka: E se dopo sette anni sei ancora disoccupato ci credo che ti viene voglia di impiccarti…
Akito: Si è suicidato?
Taka: I miei mi dissero che era morto per il troppo lavoro… Una morte un po’ strana per uno che non faceva un cavolo da 7 anni…
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Taka: Ahah… Non mi dire che ti è già passata la voglia! Però in effetti sarebbe carino vedere uno Shuujin con una bella corda intorno al collo!*
(NdB: Gioco di parole… Dato che Shuujin significa “detenuto”, Takak scherza sulla corda come se fosse un condannato a morte…)
Taka: Ma non ti preoccupare… Posso farlo benissimo da solo…
Akito: Ehi… No! Ci sono ci sono! Diventeremo i più grandi mangaka del Giappone insieme!
Taka: Guarda che non ho mai detto di voler lavorare con te…
Akito: Eh no eh! Ecco che ricominci! Sbaglio o è tutto merito mio se hai deciso di farlo eh?!
Taka: Io direi che è merito di Azuki…
Akito: Eh…?!
Taka: Le sono molto grato signor cupido carcerato…* (sempre il solito gioco di parole con “shuujin”)
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Taka: “Azuki…”
Taka: “E’ sempre la solita Azuki…”
Taka: “Nonostante tutto quello che è successo ieri…”
Prof: Potete iniziare
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“Se riusciremo a realizzare questo sogno… Vorresti sposarmi?!”
“Va bene… E’ una promessa…”
“Ma finchè non ce l’avremo fatta dovremo lavorare sodo senza più vederci…”
Taka: “Io un mangaka… Azuki una seiyuu… Il nostro sogno… e poi… Sposati…!”
“Io… Sposerò davvero Azuki…!”
Taka: “No… no!”
Taka: “Così non va…!”
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Taka: Prof…
Prof: Dimmi Mashiro…
Taka: Non mi sento molto bene… Non è che potrei stare un po’ in infermeria a riposarmi fino alla seconda ora…?
Akito: “Scommetto che stanotte non ha chiuso occhio….”
Prof: Mmmh… In effetti sei palliduccio… Se vuoi puoi lasciar stare per oggi e fare il test la prossima volta… (NdB: in Giappone si può fare anche a scuola…)
Taka: Ah… No beh… Non importa… Tanto sono già arrivato a metà…
Azuki: “Chissà che avrà fatto…” “Spero solo che stia bene…”
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Akito: Anch’io prof… Ieri sera ho studiato fino a tardi e adesso mi gira la testa… Posso andare?
Akito: “In realtà ho dormito da dio…”
Akito: Tanto il test l’ho già finito…
Prof: Anche tu Takagi…? Eh vabbè… Vai tranquillo…
Azuki: Ora anche Takagi…
Azuki: A questo punto manco solo io…!
Infermiera: Anche tu stai male Takagi?
Akito: Già… Mi sa che mi vado un po’ a stendere che sono stanco morto…
Taka: “Takagi…!”
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Akito: Va tutto bene Saikou?
Taka: “Questo non ha idea di cosa sia la privacy…”
Taka: Boh… Mi sentivo soffocare in classe…
Akito: Cioè? Ma hai dormito stanotte?
Taka: Certo che tu proprio eh… Mi sentivo scoppiare il cuore a stare in quella stanza con Azuki… contento?!
Akito: Eheheh…
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Infermiera: Finitela di schiamazzare!
Akito: S-scusi…!
Akito: Mhh… E perché ti senti scoppiare il cuoricino? Successo qualcosa che io non so…?
Taka: Nah… Niente di niente…
Akito: Ma come niente di niente? Non vi siete mandati nessuna mail?
Taka: Sai com’è… Non ho il suo indirizzo…
Akito: Ehhhh?!
Inf: Se state così bene da chiacchierare potete benissimo tornarvene in classe!
Akito: Non possiamo restare qui… Andiamocene…
Taka: Sì ma…
Akito: Bene… Allora noi… Uhm… Torniamo in classe..Eh?
Inf: Ma mi spiegate che ci siete venuti a fare qui? Non saranno neppure 5 minuti che siete arrivati e già ve ne andate?!
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Akito: Guarda… Se vuoi glielo chiedo io l’indirizzo…
Taka: Lascia perdere… Ci farei solo la figura dello sfigato…
Akito: E allora perché non vai e glielo chiedi?
Taka: eh beh! Ti parei che sarei in queste condizioni se almeno avessi le palle di andarci a parlare?
Akito: Saikou…
Akito: Ti piace un bel po’ eh?
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Taka: Eh beh…
Taka: Sennò ti pare che le chiedevo di sposarmi?
Akito: Eheh… Ti devo confessare che mi piacciono un sacco quelli come te…
Taka: E rieccolo… che vuol dire? Si può sapere perché devi sempre dire queste cose ambigue e sdolcinate?!
Akito: Guarda tutte le altre coppie… Ormai in terza media fanno tutti sesso… E poi lo vanno a sbandierare in giro…
Akito: E’ bellissimo che ci sia ancora qualcuno che si emoziona così anche solo per il fatto di essere nella stessa stanza…
Taka: Ok… E adesso che so che mi stimi cosa mi cambia?
Akito: Beh ovvio! Adesso non hai più scuse per non lavorare con me!
Taka: Non vedo il nesso
Akito: Beh… Io sono l’unico a sapere che ti piace Azuki…
Taka: Sì… E lo dici a qualcuno ti ammazzo
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Akito: Ma questo vuol dire anche che io sono l’unico che ti può aiutare con i tuoi tormenti amorosi! In pratica sono già il tuo migliore amico! Ihih… Vedrai vedrai… Insieme riusciremo a sistemare tutto… Il nostro manga e le tue pene d’amore!
Taka: I manga sono i manga… e l’amore è l’amore…
Akito: …Dici?
Taka: Piuttosto… Guarda che l’ora non è ancora finita… Sicuro che non vuoi rientrare?
Akito: Figurati… Come minimo l’avrò fatto alla perfezione quel test… ormai è andato
Taka: Non ti capisco proprio… che bisogno hai di essere così secchione se vuoi fare il mangaka?
Taka: A che ti serve aver studiato?!
Akito: è una garanzia
Akito: Non posso mica essere sicuro che ce la farò…
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Taka: Ah ok… Mica scemo il ragazzo…
Taka: Dì la verità… Per te noi siamo tutti dei minorati mentali
Akito: Eh..?
Taka: Pensi di essere il più intelligente eh?
Taka: Ammettilo forza!
Akito: Ehi! MA che razza di domande sono!
Taka: Mh… Ma quindi tu pensi che per diventare mangaka bisogna essere intelligenti?
Akito: Secondo me sì… O almeno non devi essere un coglione
Akito: Comunque… Se vuoi ti rispondo alla domanda di prima…
Akito: Ecco… Se mi parli di intelligenza ti dico che andare bene a scuola non significa necessariamente essere intelligenti… detto questo io mi metterei al terzo posto in classe…
Taka: Addirittura terzo? Che modestia!
Taka: E i primi due chi sono? Non mi viene in mente nessuno…!
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Akito: Tu e Azuki
Taka: …Eh?
Taka: Vabbè ok… sei ufficialmente idiota
Akito: Tu sei intelligente! Vabbè che siamo in classe insieme solo da due mesi ma si capisce subito guardandoti!
Akito: Non sono venuto da te solo perché disegni bene… Per queste cose servono anche cervello e sensibilità…
Akito: E poi… Se mi hai chiesto quella cosa…
Akito: E’ perché in realtà sei tu stesso pensi che tutti gli altri in classe siano degli stupidi
Taka: “cavolo… è proprio intelligente…”
Taka: Vabbè… lascia perdere me… Ma Azuki è intelligente secondo te? Voglio dire… Ok… Si vede che studia e che fa il suo…
Taka: Ma poi se n’esce fuori con sta storia del doppiaggio… Non è da stupidi questo?!
Akito: Beh… Io penso che Azuki stia recitando…
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Taka: Cioè…?
Akito: beh scusa… se fosse stupida sarebbe sempre a prendere appunti fino alla morte… farebbe una sacco di domande… si ammazzerebbe di studio e comunque andrebbe male lo stesso
Taka: beh sì…
Akito: Azuki non è una calcolatrice… fa semplicemente quello che ci si aspetta da una come lei
Taka: Non ti seguo… Parla come mangi
Akito: In pratica è come se avesse accettato l’idea che una ragazzina deve essere carina e avere modi aggraziati…
Akito: Il senso comune vuole che le ragazze siano serie ma non troppo intelligenti… e lei è nata con la percezione che essere troppo intelligenti non sia una cosa femminile…
Akito: E questa è una cosa furba no?
Taka: Mmmmh… Secondo me è un po’ forzata come interpretazione…
Akito: Ti dico di no! Lei è intelligente… e per questo è così affascinante…
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Akito: L’hai vista casa sua ieri… Non so che lavoro faccia suo padre… Ma per avere una casa del genere o sei un uomo di successo o sei un mafioso… E se sei un mafioso e non ti sei fatto metter dentro vuol dire che sei un genio… E lei è pur sempre figlia sua
Taka: Ancora con questa storia… se i suoi sono gente intelligente allora anche lei deve esserlo… un po’ banale come cosa… ma alla fine potrebbe anche non essere una cazzata
Akito: Adoro le banconote da 10mila yen… Ma ODIO Fukuzawa Yukichi*… c’è un suo libro in cui scrive “Il cielo non crea gli uomini per essere più o meno grandi di altri uomini”… Secondo me dopo ci doveva mettere un bel “magari!”
(ndb: Fukuzawa Yukichi – Filosofo, scrittore, autore di numerosi saggi di argomento politico, didascalico e molto altro. Fondatore dell’università Keio. E’ molto noto soprattutto perché la sua faccia è quella rappresentata sulle banconote da 10mila yen… da qui la battuta di Akito).
Taka: eheh… Capisco cosa vuoi dire… Sono i genitori che fanno la differenza… sono loro che influenzano quello che diventiamo nella vita… Altro che cielo…
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Akito: Diventare una seiyuu è il tipico sogno di una ragazzina di oggi… e a lei va benissimo così… è contenta di godersi il suo sogno… Lei non è mica come noi… Non si sente l’acqua alla gola per il futuro…
Taka: Perché è una ragazza?
Akito: Sì… Ma a lei questo va benissimo… Sa che normalmente per una donna il massimo della felicità è sposarsi e indossare un bel vestito da sposa… E fino a quel momento… Ma forse anche dopo eh… lei vuole solo comportarsi come ci si aspetta da una donna…
Akito: E le viene naturale… per me questo la rende 10mila volte più intelligente di Iwase… che hai i voti più alti tra quelle delle nostra classe
Akito: A uno come le ragazze stupide non piacciono per quanto possano essere carine… Iwase è molto bella se la guardi… Però non ti fa scattare nessuna scintilla
Akito: Ha i voti più alti tra tutte le ragazze della classe… Però ha quell’aria… Se la tira troppo per questo! È odiosa!
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Akito: Te l’ho detto… Anche secondo me Azuki è molto bella… Ma il suo fascino è proprio la nobiltà che traspare dalla sua casa e dal suo cuore… Quell’eleganza che nasce dall’intelligenza…
Akito: Eleganza…
Taka: Certo che la stai proprio coprendo di elogi…!
Akito: Sì… E siccome tu sei intelligente non sei minamente geloso o preoccupato…
Taka: “Wow… E poi dice che io sono più intelligente di lui…”
Taka: “E poi… il suo modo di pensare…”
Taka: Shuujin…
Akito: Eh? Dai… Adesso non dirmi che invece sei geloso…
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Taka: Uhm… Alla fine potrei anche decidere di lavorare con te…
Akito: Whoa!
Akito: Oddio… Non ero preparato! Non me le devi dire così di botto queste cose!
Taka: Sì beh… Alla fine abbiamo un modo di pensare simile io e te… e le tue storie mi danno l’idea di essere niente male…
Akito: Dici sul serio? Questo vuol dire che finalmente riconosci il mio talento…! Forza collega…Diamoci da fare!
Taka: Non ti esaltare… Ho detto che “potrei” lavorare con te… Prima voglio vedere se riesci a scrivere un “name” interessante… Poi magari se ne può parlare…
(ndb: “name” si legge all’inglese…)
Akito: Eh? Cos’è un “name”?
Taka: Eh…?! Cioè… Mi fai una testa così perché vuoi diventare un mangaka e non saio neppure cos’è un name?!
Akito: Mai sentito…!
Akito: E’ già cominciata la seconda ora… Sicuro che ce la fai ad arrivare in fondo?
Taka: Ce la faccio…
Akito: Mh.. E allora… cos’è un “name”?
Taka: Scopritelo da solo… Novellino…
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“Alla fine il test non l’ho mica finito… Però in qualche modo sono riuscito a sopravvivere…”
Taka: Uff….
Voce: Evvai! E’ finita!
Voce2: Embè… tanto abbiamo da studiare per domani…
Akito: Ehi Saikou… Torniamo a casa?
Akito: Senti… Dopo chi mi hai detto del suicidio di tuo zio mi è venuta in mente una cosa…
Akito: Non è che magari i tuoi non saranno d’accordo?
Taka: “Cavolo… A questo non avevo pensato… In effetti non ne ho avuto neppure il tempo…”
Taka: “Vedermi diventare un mangaka come minimo è l’ultima cosa che vogliono considerato quello che è successo allo zio…”
Taka: Appena torno a casa cercherò di convincerli…
Akito: Ehi… Aspetta… Sei sicuro? Oggi hai davvero una brutta cera…
Taka: Tranquillo.. è che ne sono successe troppe tutte insieme… ora piano piano sistemo una cosa alla volta…
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“A casa nostra vige una sorta di cerimoniale…”
Mamma: Allora? Come mai quell’aria solenne?
“Se ho qualche richiesta o qualche cosa da dire, per prima cosa devo riferire a mia madre…”
“Dopodichè mia madre lo va a riferire a mio padre in un’altra stanza… E se lui ha qualcosa da dire sull’argomento lei torna da me e mi riferisce le sue parole… Se invece non ha nulla da aggiungere significa che mi ha dato la sua benedizione”
Mamma: Forza… Dillo e basta
Taka: Uhm.. Io…
“In poche parole io e mio padre non abbiamo praticamente mai avuto una conversazione seria a quattr’occhi….”
Taka: Voglio diventare un mangaka
Mamma: Scordatelo
Taka: “Alla faccia della risposta pronta…”
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Taka: Guarda che ho comunque intenzione di continuare la scuola! Farò il liceo e l’università… e se prima di finire non avrò combinato niente allora lascerò perdere
Mamma: Questo significa che dovrai accontentarti di una scuola qualunque per poter continuare a star dietro ai manga!
Mamma: Tuo zio lo pubblicarono quando era al’università… Sarà la stessa identica storia! Pensa a studiare che è meglio!
Taka: “E ti pareva… mi paragona a lui…”
Taka: No mamma… Non sarà la stessa cosa! Io non ho alcuna intenzione di suicid-
Mamma: Cosa…?! Chi ti ha detto che lo zio si è suicidato?!
Taka: “Ecco… così imparo a non tenere la bocca chiusa…”
Mamma: Tuo zio è morto perché lavorava trop-
Taka: Sì sì… lo so mamma… lo zio è morto per lo stress perché stava sputando sangue per riuscire a farsi pubblicare di nuovo… dicevo solo che in un certo senso lavorare troppo può sembrare una specie di suicidio… eheh…
Mamma: In ogni caso tu non lo farai! E sicuramente tuo padre non vorrà neppure saperne!
Mamma: Fine della discussione!
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Taka: “Fatti loro… Per me possono anche diseredarmi ma se si aspettano che mi arrenda si sbagliano di grosso!”
Taka: “Papà è tornato…”
Taka: “10 minuti… no… addirittura 5…!”
Taka: “che velocità… come minimo non ne voleva davvero sapere niente…”
Mamma: Moritaka… Posso?
Taka: E-entra pure…
Mamma: Ho parlato con papà…
Taka: E quindi?
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Mamma: Vuoi sapere che ha detto tuo padre?
Mamma: “Lasciaglielo fare”… “Gli uomini hanno i loro sogni da uomini… voi donne non potete capire…”
Mamma: Questo ha detto…
Taka: “improvvisamente sentivo le lacrime che spingevano per uscire…”
Taka: “Ma dovevo resistere… non volevo farmi vedere piangere da mia madre…”
Mamma: Adesso vieni…
Taka: Dove?
Mamma: in camera del nonno… d’altra parte lui ha già perso un figlio per via dei manga… Penso sia giusto che lo sappia…
Mamma: E voglio che sia tu a dirglielo
Taka: “Beh.. è vero…”
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Taka: Nonno…
Nonno: Dimmi pure Moritaka…
Taka: Ho deciso che voglio fare il mangaka
Nonno: Ohhh… Il mangaka hai detto?
Taka: “che vuol dire “ohhh”?”
Taka: Sì
Nonno: Eheh… oioi…
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Nonno: C’è una cosa che ti voglio dare…
Taka: “Delle chiavi…?”
Mamma: Papà…!
Mamma: …è questa la tua risposta…?
Nonno: Oh sì
Taka: Scusa ma… che chiavi sono?
Nonno: Queste sono le chiavi dello studio di tuo zio
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Nonno: Là dentro Nobuhiro ci lavorava… praticamente è rimasto tutto come era il giorno che lui è morto…
Nonno: Adesso le do a te
Taka: Ma… Nonno… Io…
Taka: Cioè… ho appena preso questa decisione… ancora è presto…!
Taka: Potrò tranquillamente fare a meno di uno studio ancora per anni!
Nonno: Sì… è vero… per il momento non lo potrai usare seriamente… però anche per cominciare ti potrebbe tornare molto utile…
Nonno: Là dentro dovresti trovare tutte le cose che ti servono per diventare un mangaka… no?
Nonno: Che dici? Le vuoi o no?
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Taka: Grazie!
Taka: Ma allora… posso andarci anche subito?
Nonno: Certo che puoi
Mamma: Ehi! Dove credi di andare! Sono le 10 passate e domani hai un compito!
Taka: Allora vado eh!
Mamma: Mi meraviglio di te…
Nonno: Moritaka ha fatto un bel cambiamento… Ti dirò… stava iniziando a preoccuparmi sul serio quel ragazzino…
Nonno: Ma ora sono tranquillo
Taka: Ok… Soldi per la metro.. presi… cellulare.. preso!
Taka: Ma perché cavolo ho comprato tutta questa robaccia? Sono un coglione!
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Side: “La chiave per la porta dei sogni… è qui!”
Taka: “Saranno 3 anni che non entro in qullo studio…”
Akito: Waaaaa! Il mio adorato Saikou chan!!! Fatto progressi con Azuki?
Taka: Ti faccio vedere cos’è un “name”! Sbrigati!
Akito: Eh?
Taka: Mi hanno dato lo studio di mio zio!
Akito: Scherzi?!
Taka: Ti dico che è vero! Mi hanno detto che non è stato mai toccato da quando lui è morto!
Akito: Ma quindi… vuoi dire che hai parlato coi tuoi…?
Taka: Yes
Akito: CHE FIGATAAAA!
Akito: Dove sei adesso?
Taka: Sto andando alla stazione di Kita Yakusa… lo studio è là a Yakusa!
Akito: Ah ok! Quindi c’è una fermata sola… Arrivo subito! Tu aspettami là a Kita Yakusa!
“E fu così che quella sera io e Shuujin ci lanciammo verso lo studio dello zio…”