Marvel Now! – X-men legacy

di Rorschach Commenta

Se seguite questa rubrica sui numero uno di Marvel Now! avrete notato di sicuro che la frase più ricorrente era: ‘Vediamo dove va a parare’. Questo perchè dalla lettura di un numero uno, e solo di un numero uno, è difficile farsi un’idea di come una serie si sviluppi.

E questo è reso ancora più difficile se la serie in questione ha una trama molto articolata, e che ha bisogno di tempo e numeri per essere sviscerata.  Ragion per cui ho evitato di recensire determinate testate, appunto per avere il tempo di vedere dove si andava a parare e giudicarle meglio.

X-Men: Legacy è una di queste testate. La serie riprende il titolo di una X-testata che si occupava dei personaggi degli X-Men lasciati un pò in secondo piano (il professor X prima, Rogue poi), splendidamente sceneggiata da Mike Carey e che era culminata in ‘Age of X’.

Questa seconda incarnazione di ‘Legacy’, a cura di Simon Spurrier e Jorge Molina, si mantiene sulla linea della precedente concentrandosi su un personaggio relativamente secondario:

David Haller, alias Legione. Figlio del prof. Xavier(i capelli sono della madre, probabilmente), è un mutante potentissimo ma mentalmente instabile. Soffre di svariate personalità multiple, ed ognuna manifesta un potere mutante differente.

David Haller è allo stesso tempo il protagonista e la location della storia: questo perchè almeno la metà degli eventi avviene dentro la sua psiche frammentata, raffigurata come un carcere dove i prigionieri sono i vari aspetti della sua personalità, i cui poteri possono essere acquisiti se sconfitti.

La variant cover del solito Scottie Young

I punti di forza di questa serie sono sicuramente due: uno è la struttura della trama(motivo per cui ho aspettato di accumulare un pò di materiale prima di recensirla) che è decisamente molto complessa ed articolata, ricca di colpi di scena e per niente scontata: viene anche spiegato per bene un personaggio fin troppo misterioso, la veggente Blindfold.

Personaggio creato da Joss Whedon su Astonishing X-Men, e mai del tutto spiegato.

L’altro è il suo protagonista. Spurrier ci fornisce una caratterizzazione di Legione quanto mai azzeccata, e nuova: David Haller non è un supereroe, nè tantomeno vuole esserlo. E’ ben consapevole del retaggio che porta, ed è deciso a portarlo avanti a modo suo. Per citare le sue parole:

‘Mio padre aveva un sogno. E aveva fatto in modo che tutti sapessero che era il suo. Io? io creerò la realtà. E nessuno saprà che sono stato io.’

Che dire…ho potuto vedere dove si va a parare, ma di domande ce ne sono ancora molte.  Di sicuro, è una di quelle serie che consiglio caldamente!

Gli X-Men sono presenti, ma non ci fanno una bella figura.

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