Shingeki no Kyojin – Commento Capitolo 70 – 71 – 72

di Kirisuto 1

Sono successe un po’ di cose nei recenti capitoli 70, 71 e 72. Un po’, ma non troppe. Vediamo di ricapitolare quanto è accaduto:

– Grisha si rivela essere uno che viene da fuori (dubbio già sorto quando si è venuto a sapere che era uno shifter);

Levi viene incaricato di custodire la siringa di siero visto che studi su di essa non sono conducibili; a Levi sta anche la scelta del momento in cui usarla e su chi;

– il Monkey Titan ha deciso di affrontare la scouting legion a Shinganshina, ma non sembra essere a conoscenza della cantina famosa;

Reiner e Bert sono sottomessi al Monkey Titan, ma il loro più grande desiderio sarebbe salvare Annie;

– il Monkey Titan è più forte del Colossale e del Corazzato assieme;

– da quando è caduta Trost sono passati 3 mesi (ben più di 40 capitoli, grosso modo);

– il Monkey Titan è, com’era prevedibile immaginare, uno shifter e ne vediamo la forma umana;

la scouting legion si avvia alla riconquista delle mura;

 

Queste le cose più importanti. Una previsione facile da fare, un po’ scontata, è che la siringa di Levi verrà usata per mettere sullo stesso piano una battaglia che sennò vedrebbe Eren contro due shifter tutto solo. Per di più possiamo immaginare il breakdown mentale che avranno i due giovani shifters vedendo il nuovo potere di Eren e immaginando abbia divorato Annie. Questo potrebbe risultare in un vantaggio tattico tale da portare Bert e Reiner al fianco della scouting legion, visto che non avrebbero “niente da perdere” nell’affrontare il Monkey.

Sono dell’idea che sia iniziato l’arc finale. Il main villain sarà il Monkey Titan e a meno di una sua fuga, tutto dovrebbe risolversi a Shinganshina permettendo, a battaglia finita, di scoprire il segreto della cantina. Ipotizzando invece una fuga del Monkey Titan, potremmo azzardare l’idea di un inseguimento all’esterno delle mura che porterebbe la scouting legion fino al villaggio degli shifters, o simile.

Rimane l’opzione che quest’andamento così troppo lineare non sia quello programmato da Isayama e ci aspettino tante altre belle sorprese. Ma vorrei ricordarvi come in un’intervista l’autore abbia sottolineato la sua volontà di aggirarsi attorno alla ventina di volumi.

Per chiudere queto articolo di recap vorrei proporvi una recente teoria che mi affascina e che se fosse vera indicherebbe come Isayama abbia una cura per i dettagli da far venire i brividi.

Cosa vi è sotto casa Jaeger? La cosa più scontata, ma al contempo più snobbata che uno speculatore potrebbe ipotizzare: un passaggio verso il mondo esterno. E ora vi porto le mie argomentazioni. Grisha per la prima volta accenna alla cantina quando Eren sbraita che vuole unirsi lla scouting legion per visitare il mondo esterno e vedere cosa vi è oltre le mura. Già questo dovrebbe mettere in allarme. Grisha è un entità misteriosa, anche per gli altri abitanti dentro le mura, riuscì infatti a curare un epidemia sconosciuta in brevissimo tempo portando un vaccino “dal nulla”. Chiunque penserebbe a un prodotto realizzato in un laboratorio medico di casa Jaeger e che il merito sia tutto di Grisha per aver trovato la cura. Ma se la cura già fosse esistita, ma fuori dalle mura? Le cose stanno infatti così. Che Grisha abbia importato il vaccino o ci abbia lavorato personalmente sulla base delle sue conoscenze esterne è poco chiaro, ma resta il fatto che il fattore “fuori dalle mura è presente”.

La cosa interessante è che questa teoria prevede altri due passaggi segreti verso l’esterno. Uno per ogni cerchio di mura. Strano vero?

I più acuti potrebbero averne identificato uno dei due visto che ci è stato mostrato chiaramente: il castello di Utgard, la fortezza di un’epoca passata dove i ragazzi si sono asserragliati per difendersi dai titani creati dal Titano Scimmia. Se ben ricordate Reiner scese nelle segrete e trovo dungeon molto più profondi senza addentrarcisi. Altro elemento sono i cibi in scatola e il vino etichettati con scritte comprensibili solo agli shifter dei villaggi fuori dalle mura.

 

L’ultimo parte direttamente dal castello al centro delle mura. Come si fa ad affermarlo? Una certa logica simmetrica, ma soprattutto un dettaglio così minuzioso che se fosse veramente da tenere in considerazione renderebbe Isayama uno degli autori più perfezionisti io abbia mai visto. In uno dei capitoli passati, quando si inquadrò il re Fritz, svogliato sul suo trono, era presente anche il tavolino al suo fianco. Sul tavolino erano posizionati una bottiglia di vino e un bicchiere.

La bottiglia di vino è la stessa identica rappresentata al castello di Utgard, sconosciuta alla scouting legion, decifrata solo dagli shifter.

Trovati questi passaggi, cosa possiamo pensarne? A mio avviso dipende tutto da cosa vi è dal capo opposto dei tunnel. Se fossero passaggi segreti che sbucano nel nulla (una grotta, per esempio) potremmo parlare di scambi commerciali o di contrabbando con il mondo esterno. Ciò renderebbe la classe nobile, la chiesa e i piani alti ben coscienti di cosa vi sia all’esterno.

Se i passaggi sbucassero all’interno di edifici, villaggi, città di shifters allora il panorama è ben diverso. Ci sarebbe da capire come mai i rapporti siano stati solo di commercio e non di altra natura. Uno scenario simile farebbe sempre più pensare ad un esperimento di massa, dove alcuni canali di comunicazione sono mantenuti per gestire il rapporto con i “controllori” all’interno delle mura.

 

Ricordiamoci che i tunnel sotterranei che corrono al di sotto di grandi regni piacciono tanto (Fullmetal Alchemist).

Commenti (1)

  1. Ma il capitolo 72 non deve ancora uscire?
    Comunque…
    Lieto di rivedere questi articoli.
    La teoria dei tunnel è davvero interessante, e la storia delle bottiglie di vino mi era davvero sfuggita. Tuttavia, a questo punto, non sarebbe anche ipotizzabile che ci sia un quarto anello di mura? E che questo anello in cui erano stati confinati i titani, servisse a dividere il mondo esterno, dal piccolo regno-esperimento?
    Resta comunque il fatto che Grisha, al momento del suo arrivo a Shiganshina, non sapeva nulla di ciò che lo aspettava, e che per lui sarebbe stato molto più sensato usare uno di questi possibili passaggi per introdursi all’interno delle mura.

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