Novità sul live-action di Akira

di Regola Commenta

Questo mercoledì sulla rivista statunitense Variety (specializzata in intrattenimento) è stato riportato l’ennesimo annuncio riguardante il tanto chiaccherato live action di Akira: il regista Jaume Collet-Serra (Unknown, Non-stop) ha affermato di essere interessato a dirigere il film qualora il progetto uscisse dalla sua fase di stallo nella prossima primavera, dopo aver terminato i lavori per il suo attuale progetto Run All Night (film con Liam Neesen, Joel Kinnaman e Ed Harris). Tuttavia, come comunicato sul blog della rivista Newyorkese Vulture lo scorso anno i problemi riguardanti il live action di Akira sono costati alla Warner Bros 90 milioni di dollari, e pertanto nell’eventualità di una regia da parte di Collet-Serra i fondi sarebbero limitati. Come confermato dalla Warner Bros, la scelta di Collet-Serra come regista è stata voluta per l’approccio scelto da questo regista per l’adattamento cinematografico di questo manga, anche in virtù delle necessità finanziare; nomi scartati per il ruolo di regista sarebbero Henry Joost e Ariel Schulman (entrambi registi di Paranormal Activity 3).

Ipotetica locandina del film, di produzione amatoriale.

Definito anche il ruolo di Katsuhiro Otomo qualora la pellicola arrivasse davvero a essere realizzata: il mangaka rivestirebbe il ruolo di Produttore Esecutivo, insieme a Leonardo Di Caprio, Jennifer Davisson Killoran con Appian Way (casa di produzione fondata da Di Caprio stesso) e la Mad Chance di Andrew Lazar. Incerto invece il ritorno di Garrett Hedlund (Sam Flynn in Tron: Legacy) come protagonista designato nelle prime fasi del progetto. Anche la sceneggiatura è ancora in corso di revisione: Gary Whitta in una recente intervista ha rivelato alcune delle scelte riguardanti il cast e la decisione di ambientare il film in una “Nuova Manhattan“, completamente trasformata per rappresentare una versione occidentalizzata della metropoli cyber-punk dove hanno luogo le avventure di Kaneda e la sua gang di motociclisti, coinvolti in oscuri esperimenti condotti dal governo allo scopo di risvegliare capacità psicocinetiche negli esseri umani.

Se permettete, alla luce di queste dichiarazioni, il commento di un appassionato del fumetto, e dell’anime di Katsuhiro Otomo, come pure del genere cyber-punk: l’idea stessa di questo film, e del tipo di prodotto che dovrebbe uscirne fuori anche grazie alle nuove tecnologie utilizzate in campo cinematografico, è decisamente allettante. Tuttavia non riesco a farmi convincere da questa necessità di “occidentalizzare” il prodotto, sia perchè l’anime è noto anche a non appassionati di animazione giapponese, sia perchè Akira, nel suo complesso, è un prodotto la cui storia avviene in un’ipotetica Nuova Tokyo già “occidentalizzata“. Tra problemi di cast e di scenari, non prevedo vita facile per la realizzazione (e il successo) di questo live action.

 

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