Le eroine dei fumetti unite nella lotta al cancro del seno

di tappoxxl 16


 Il cancro è un argomento delicato, nonostante faccia parte della vita di tutti i giorni, purtroppo. La ricerca di cure adatte e poco invasive dovrebbe essere una delle prime voci nella lista delle cose da fare dei governi e invece, troppo spesso, la ricerca scientifica viene messa da parte. Le cure per il cancro ci sono, ma non sono sempre efficaci perché il cancro è una brutta bestia. Ti coglie impreparato e ti attacca quando meno te lo aspetti.

 Fondamentale nella lotta al cancro è la prevenzione. Raggiunte alcune fasce d’età, bisognerebbe farsi controllare spesso durante il corso dell’anno per prevenire l’insorgere di tumori o di bloccarli il prima possibile. Per sensibilizzare le persone verso la lotta al cancro, i laboratori scientifici e le agenzie pubblicitarie, producono e pubblicano pubblicità di vario tipo in cui si invita la gente a donare soldi per la ricerca, a farsi controllare periodicamente, ecc  ecc.

 Per sensibilizzare una più vasta fetta di pubblico in tutto il mondo, l’agenzia pubblicitaria DDB Maputa Mozambique ha commissionato all’artista Maisa Chavez quattro illustrazioni in cui venissero rappresentate alcune delle più famose eroine dei fumetti mentre si eseguono un controllo al seno. A questo link potrete trovare la galleria dell’artista su Deviant Art. Le 4 eroine raffigurate nelle immagini che ho inserito in questo articolo sono, per chi non le avesse riconosciute, Catwoman, SheHulk, Tempesta e Wonderwoman.

 La pubblicità vuole inoltre far capire al mondo intero di quanto il cancro al seno sia pericoloso perché in grado di colpire chiunque, difatti, in ogni immagine, è stato inserito il seguente messaggio: Nobody’s immune to breast cancer. When we talk about breast cancer, there’s no women or superwomen. Everybody has to do the self-examination monthly. Fight with us against this enemy and, when in doubt, talk to your doctor.”

Che tradotto in italiano risulta: Nessuno è immune al cancro al seno. Quando si parla di cancro al seno, non ci sono donne o superdonne che reggano. Tutti devono fare l’auto-esaminazione mensilmente. Combatti con noi questo nemico e, quando sei in dubbio, parla con il tuo medico.”

Iniziativa molto diretta e concreta che spero possa convincere quante più persone possibili a farsi visitare o ad eseguire l’esame su se stesse alla ricerca di noduli.

 

[fonte – Link]

Commenti (16)

  1. Perdonate la battuta, vuole solo essere un modo per “stemperare” la seriet� di una serissima (e sacrosanta) discussione…per�, vedere le supereroine tastare le proprie poppe, fa un certo effetto!

    1. hai fatto benissimo ad esprimere questo tuo pensiero, perch� l’ho pensato anche io mentre scrivevo l’articolo… per�, scherzi a parte, resta una bella campagna pubblicitaria…

  2. scusate ma guardando l’immagine di She-Hulk non posso fare commenti seri…la mia attivit� cerebrale va a zero :tongue:

  3. dove si studia per fare il ginecologo delle supereroine?

  4. Siete proprio uomini…. :biggrin:
    Sono cose semplici che aiutano a prevenire e che molte non conoscono. Ottima iniziativa!!

    1. Ecco, non era ancora comparso il tuo commento quando ho cominciato a leggere la pagina!

  5. Sarebbe interessante leggere i commenti di una donna a riguardo, non credo che farebbe questo genere di commenti su un argomento del genere, capisco la 1^ reazione che queste immagini possano suscitare in un uomo ma non mi pare il caso di fare solo battute… Secondo me questa pubblicit� non sortir� l’effetto sperato a livello numerico, per il semplice fatto che i maggiori fan delle supereroine siamo proprio noi maschietti, forse molte ragazze neanche conoscono She Hulk o Tempesta. Spero per� di sbagliarmi e che questa campagna possa contribuire in modo concreto alla prevenzione di questo tipo di cancro!

    1. fai un ragionamento limitato all’italia, in america i fumetti non sono “bambinate” come da noi, anche se c’� una maggiore quantit� di lettori maschi le femmine cmq sanno benissimo chi siano quei personaggi
      certo difficilmente intavolerai una discussione nerd con una di loro su chi � piu forte fra Hulk o la Cosa 😆

  6. Si, certo, bella iniziativa e, per quanto possibile, anche simpatica ma io ho l’impressione che “tra il dire e il fare ci sia di mezzo il mare”:
    si fa presto a dire “fatevi l’auto-esame” “fatevi controllare”, ma nella pratica chi te lo insegna?! A me nessuno.
    E quando (dopo la nascita di mio figlio) ho chiesto alla ginecologa se non fosse stato il caso di fare un controllo al seno (ho detto “mammografia” perch� � l’unico che conoscevo) mi sono sentita rispondere seccamente che prima di 40 anni non si fa perch� non si vede niente.
    Salvo scoprire, leggendo su un giornale poche settimane fa, che si pu� (anzi si deve, tipo ogni anno) fare l’ecografia al seno (sotto i 40 anni) magari ogni anno o con regolarit� come il pap-test.

    1. Io sono un po’ informata perch� mia madre poco pi� che ventenne venne operata per un nodulo al seno. Quindi � fondamentale diffondere certe informazioni, attraverso pi� canali possibili.

      Viste le reazioni degli uomini utenti del blog, direi che la scelta di donne non reali sia quanto mai azzeccata…c’� poco da sbavare dietro a un seno, qui c’� in gioco la vita!

    2. a noi ci insegnarono alle superiori che bisognava farsi l’autoesame…

      comunque, ero sicuro che le immagini in questione avrebbero suscitato “eccitazione” nei maschietti, ma non ci trovo nulla di male perch�, nonostante si stia parlando di cancro al seno, quelli nelle immagini restano sempre bei seni (finti) che, nonostante non sia bello o moralmente etico, rendono gli uomini incapaci di intendere e di volere…

      il cancro al seno � una grave piaga per l’umanit� e questa pubblicit� serve a far conoscere ai nerd che l’esame serve a tutti…ricordiamoci che anche i nerd possono avere madri, sorelle, fidanzate, amiche ecc ecc quindi anche loro devono sapere come comportarsi in certe situazioni e non credo che ci siano soggetti pi� adatti per una tale campagna pubblicitaria…

      1. Personalmente non giudico male la reazione dei maschietti, mi fa solo sorridere ma di un sorriso un p� amaro, perch� ti mette di fronte ad un altro aspetto di questa malattia: perdere un seno per una donna � una menomazione devastante proprio perch� � un grande simbolo di femminilit� riconosciuto come tale anche dagli uomini e la vostra reazione non fa altro che confermarlo.
        Non � solo questione di rischiare la vita (come con qualsiasi altro tumore), il cancro al seno pu� avere conseguenze psicologiche che possono essere anche peggiori del male stesso

      2. Dimenticavo:
        che bisogna farsi l’auto esame lo sapevo anch’io � il “come” farlo correttamente che nessuno si � mai preso la briga di spiegarmi n� a scuola n� altrove.
        Spero che oggi, che si fa tanto parlare di “educazione sessuale” si prevedano anche cose simili.

        Io vorrei che oltre a queste belle campagne, ci fosse anche qualcosa di concreto da parte dell’autorit� sanitaria, come gi� viene fatto per il tumore all’utero per il quale, un bel giorno mi sono vista recapitare a casa una bella letterina del consultorio che mi comunicava di avere un appuntamento prenotato per un certo giorno a una certa ora per fare il pap-test e che se volevo cambiarlo dovevo chiamarli. Quella lettera mi arriva ancora oggi (mi � arrivata proprio la scorsa settimana), regolarmente ogni 3 anni e cos� non ho mai mancato un controllo.
        Ecco, questo per me � il “fare” che dovrebbe esserci oltre al “dire”. Non dovrei scoprirlo da un giornale che posso (e devo) fare l’ecografia al seno. E cos� come a suo tempo il personale del consultorio si fece in quattro per insegnarmi ad allattare al seno mio figlio allo stesso modo dovrebbero insegnare alle ragazze/donne come farsi l’auto esame.

  7. da notare comunque che ogni disegno mostra una diversa manovra da fare per autopalparsi il seno..notevole iniziativa

  8. Dai vostri commenti mi pare di capire che nessuno � a conoscenza del fatto che il tumore al seno lo possono prendere anche gli uomini.Anche se accade in percentuale minore, la convinzione di essere refrattari a questo male � molto pi� pericolosa.

    1. io ne sono ben consapevole e non l’ho scritto nell’articolo perch� il “nessuno � immune al cancro al seno” credevo fosse sufficiente…

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