Altro numero (da me felicemente atteso) dell’ultima opera seriale di Luca Enoch, già autore di Sprayliz e Gea (quest’ultima da leggere assolutamente).
Come il numero precedente si concentra sul Giappone, nel 1800 potenza coloniale nel Nuovo Mondo a causa dei cambiamenti temporali provocati dalla protagonista.
In questo numero l’autore però si concentra però maggiormente sulla cultura giapponese dell’epoca, la sua spiritualità, i suoi teatri, la sua arte e seppur semplificando sul “mondo fluttuante” in genere.
In ogni caso l’autore fa intendere in maniera leggera e godibilissima la visione del mondo giapponese.
La trama sembra andare finalmente avanti.
Lilith è sempre alla ricerca del Triacanto, un parassita vegetale nascosto nell’umanità, in quest’avventura nascosto dai Cardi suoi nemici.
E’ quindi costretta a sedurre, ingannare e viaggiare con un variegato gruppo di uomini artisti, attori e lottatori di sumo per tutto il paese fino a completare la sua missione.
Particolare importante sono i cambiamenti storici sempre più importanti che Lilith sembra portare nel mondo e la “presunta” creazione di un’organizzazione che le darà filo da torcere in futuro.