Arms Peddler [Edito JPOP] – Recensione

di Ciampax Commenta

 Quando in un manga il protagonista è un bambino/adolescente, che intraprende un viaggio alla “ricerca” di se stesso, si pensa sempre di essere in uno shounen (che, tipicamente, affronta il tema della “crescita” e della “vittoria”). Ma se a questo ingrediente di base aggiungiamo la vendetta per aver perso la propria famiglia ad opera di banditi privi di ogni senso morale, la presenza di una protagonista femminile adulta e misteriosa e il contorno di un mondo futuro che cade in rovina e che conserva, come vestigia del vecchio Mondo, solo la presenza delle armi da guerra ci ritroviamo a fare i conti con un seinen a tinte piuttosto forti e carico di messaggi espliciti.

 Arms Peddler (letteralmente “Il venditore ambulante di armi“) nuovo seinen della J-Pop si apre in modo piuttosto tradizionale: una famiglia in viaggio, per le lande desolate del nuovo mondo, viene attaccata e sterminata. Solo il figlio, Sona, viene lasciato in vita, e viene salvato, in extremis, dalla venditrice di armi del titolo, la bella e misteriosa Galamy. Fin qui, la trama potrebbe ricordare per molti versi l’incipit di una serie fantascientifica molto famosa: Galaxy Express 999, se non fosse che, da subito, il manga inizia a mostrarci delle peculiarità di questo mondo che lo inquadrano come un perfetto manga “adulto”. Sebbene dalle prime impressioni sembri di trovarsi al cospetto di una storia a metà tra la fantascienza e la narrazione apocalittica alla “Hokuto non Ken“, sin dalle prime pagine (e nel corso di tutto il primo volume) le vicende si dipanano mettendo in luce la presenza, in questa Terra post-olocausto, della magia e, in particolare, della negromanzia: animali in grado di fare proprie le anime (e i ricordi) dei morti per usarli contro i vivi, cadaveri ambulanti dotati di coscienza e veri e propri zombi permeano le pagine dei primi 6 capitoli di questo manga. A rendere ancor più lugubre la storia contribuisce l’ambientazione “medievalizzata” e “western” (al contempo) e la presenza di creature fantastiche e mostruose, disseminate un po’ dappertutto nel primo volume. Chiude il senso di mistero perennemente presente la figura di Galamy, venditrice in grado di offrire i suoi servigi a chiunque e in qualsiasi luogo, anche in zone inaccessibili, e sulla cui identità e bravura girano numerose dicerie e leggende.

 Autori di questa opera sono due nomi abbastanza noti anche qui in Italia: autore della sceneggiatura è Kyoichi Nanatsuki, noto al pubblico italiano soprattutto per la sceneggiatura di “Arms” (strana coincidenza, non trovate?), vicenda fantascientifica profonda e intensa che rielabora, a modo suo, “Alice nel Paese delle Meraviglie”, trasformando i personaggi della storia di Carroll in “nanomacchine” speciali, in grado di fornire poteri incredibili agli “arti” (in questo caso il titolo gioca sul duplice significato di “arm” come “braccio” e “arma”) degli infettati dalle nanomacchine stesse. La capacità di gestire la suspence e il mistero all’interno di quella prima opera, fanno presagire che “Arms Peddler” potrebbe rivelarsi carico di sorprese e rivelazioni sconvolgenti (e già il primo volume, come dicevo, sembra ammiccare molto a questa possibilità). Ai disegni troviamo Night Owl, autore di poche opere (fino ad ora) ma buone: oltre all’attuale Arms Peddler (ancora in corso di pubblicazione) sue sono le matite di opere quali “Dangu” e “Over Bleed“, nelle quali la sua tecnica di disegno tipicamente Manwha (Night Owl è lo pseudonimo del coreano Jung-Ki Park) rende perfettamente la dinamicità degli scontri e dei combattimenti, nonché la rappresentazione realistica delle anatomie dei personaggi.

 In definitiva Arms Peddler si preannuncia un manga carico di azione e colpi di scena, perfettamente conditi dal mistero, in un perfetto miscuglio di storia complessa e strutturata tipicamente giapponese fusa con una rappresentazione realistica e “cruda” tanto amata dai coreani, un probabile candidato a eguagliare il successo di “Arms” dello stesso autore e una avvincente lettura per passare una buona mezz’ora di tempo.

Si ringraziano la Edizioni BD e J-Pop per il materiale fornito. Tutte le immagini sono copyright ARMS PEDDLER © 2010 Kyoichi Nanatsuki/Night Owl

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