Archeologi italiani scoprono antica nave thailandese in Giappone

di tappoxxl 3

Alcuni scienziati italiani, più precisamente, archeologi facenti parte di una missione diretta da Daniele Petrella, hanno effettuato un ritrovamento eccezionale: il gruppo di studiosi ha infatti trovato un’imbarcazione mercantile thailandese risalente ad un periodo storico che va dal XVI secolo all’inizio del XVII. La missione ha effettuato la terza campagna di scavi il 30 settembre scorso ed è stata sostenuta economicamente dal Ministero degli Affari Esteri. Oltre a questo ministero, i co-finanziatori del progetto sono stati la Nippon Fondation, la Camera di Commercio di Napoli, la Soprintendenza del Mare della Regione Sicilia, l’Università di Bologna e la Sovrintendenza ai Beni Archeologici per la provincia di Trapani.

L’imbarcazione è stata ritrovata, dopo accurati scavi, nel sito di Yamami dell’isola di Ojika, nella prefettura di Nagasaki. All’interno della nave sono stati ritrovate alcune anfore e del vasellame utilizzato dall’equipaggio. Oltre a questi antichi reperti, i ricercatori hanno trovato anche i tipici lingottini conici di piombo utilizzati dai marinai thailandesi per stabilizzare il carico a bordo.  Con questa scoperta targata Italia, il Giappone è venuto a conoscenza, grazie ad una prova certa, che intratteneva scambi commerciali con altri paesi nei secoli passati. Le autorità giapponesi hanno dichiarato in merito: “stiamo pensando di costruire un percorso subacqueo visitabile e a un impianto di telecamere che permettano la visita virtuale del sito“.

Il capo della spedizione archeologica, Daniele Petrella, ha così commentato questo ritrovamento: “L’Italia e la sua equipe continuano a giocare un ruolo di primaria importanza nel progetto relativo allo sviluppo turistico, economico e culturale di Ojika e della prefettura di Nagasaki“.

Questa notizia secondo il mio modesto parere indica che, in fondo, se i nostri scienziati avessero i giusti finanziamenti, potrebbero essere i migliori del mondo. Notizia che dimostra anche il forte legame che c’è tra il nostro paese e il Giappone. Non mi stancherò mai di farlo notare.

 

[fonte – PaperBlog]

Commenti (3)

  1. WOW quante cose ci nascondono i mari!

    1. non per essere pignolo ma in italiano sarebbe preferibile “tailandese”
      comunque tutti i tuoi articoli che leggo se non li commento vuol dire che mi sono piaciuti come questo! 😉

  2. ehm che centra il ministero degli affari esteri con una spedizione archeologica in giappone?
    cio�, perch� un gruppetto di persone italiane finanziate dal governo italiano ha percorso migliaia di km per andare a scavare in giappone e trovare una nave?
    l’ha chiesto il giappone?
    in cambio di cosa?

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