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anche l’aikido usa la forza dell’avversario…, e neutralizza l’attacco mediante leve sui polsi o su altre parti del corpo…
Il problema dell’aikido è la sua poca applicabilità in un vero combattimento…
Come ho già detto in precedenza anche io faccio Judo da 15 anni…sn un arbitro (sempre di Judo) nonchè allenatore (nuovamente di Judo)…
Amo questo sport alla follia, da quando ho cominciato a 11 anni non ho mai smesso…non faccio gare xk nn mi piace…però sn appassionatissimo…
Inoltre faccioanche dimostrazioni di Ju-Jitsu…anzi, questa l’ho fatta proprio oggi…
YouTube – Kodokan Ju-Jitsu Squad Esibizione 14-12-08(ps. sono quello alto)
Molto bello lo zempo all’inizio,le acrobazie e la parte dove siete da soli (nn so se è un pezzo del vostro kata) un pò meno,la parte di combattimento figurato invece è molto bella,bravo,complimenti 😉
P.s. il tuo amico stava sbagliando il kata-guruma… :icon_lol:
Volevo porre una domanda a chi fa arti marziali o ne è semplicemente appassionato. E’ vero che nelle arti marziali viene insegnato come sfruttare la forza/peso dell’avversario contro di lui? Oppure ci sono certe arti marziali che si basano su questo, e altre no?
Ero curioso di saperlo perché molto tempo fa mi è capitato un fatto che in un certo senso tratta questo argomento e che è anche divertente, dal mio punto di vista.
Premetto che io non so nulla di arti marziali e non sono nemmeno un appassionato.Ti posso rispondere per quanto concerne la mia arte,il Judo.
Il principio della flessibilità viene brevemente spiegato così: di fronte ad un avversario, si vince cedendo, cioè non opponendo resistenza alla sua forza, bensì adattandovisi, ed acquistando un vantaggio per poi utilizzarlo a proprio profitto. Ecco un esempio:- Se un uomo forte mi spinge con tutta la sua energia, sarò battuto, se non farò altro che oppormi a lui, ma se, invece di resistere spingendo, io indietreggio più di quanto mi spinge, o se giro nella direzione della spinta, egli sarà proteso in avanti dal suo stesso slancio, e perderà l’equilibrio.
Se valendomi della forza della sua spinta, applico una particolare tecnica, sarà relativamente facile per me farlo cadere al momento in cui perde l’equilibrio. In alcuni casi poi, riuscirò persino a farlo cadere, girando abilmente il mio corpo -.
Il principio della flessibilità si basa quindi su questo concetto. È ovvio tuttavia che un principio generale non si può ricavare soltanto da quanto precede, ma da tutti gli aspetti e da tutte le fasi del Judo. In breve: adoperare corpo e spirito con un massimo di efficienza.
Ecco perché il prof. Jigoro Kano adottò questo principio e questa parola suscettibili di essere compresi da tutti gli uomini del mondo e, andando oltre, di spiegare una morale di mutuo aiuto e di bene per tutti.
Il concetto della massima utilizzazione dell’energia mentale e fisica è molto importante, non solo nel Judo, ma anche in tutti gli atti della vita sociale.
Possiamo quindi concludere dicendo che il Judo è il mezzo che dà modo di raggiungere la massima efficienza fisica e spirituale.Anche io Aikido, appena iniziato però.
Ho fatto sei anni di Karate in compenso.Che stile di Karate?
