Non è stato un sacrificio, ma un atto di amore per il villaggio e poi per sasuke, in quanto lui sapeva che si sarebbe vendicato su di lui e così il nome degli uchiha si sarebbe riabilitato agli occhi della gente del villaggio, un pò com’è stato per naruto
Un atto d’amore E un sacrificio.. che Itachi si sia sacrificato per il bene di Konoha non c’è alcun dubbio :look: Ha sacrificato la sua normale vita da adolescente per arruolarsi in Alba dopo aver sterminato famiglia e compagni, poi si è sacrificato facendosi ammazzare da Sasuke per il suo bene.. a me sembra indubbio che siano sacrifici, non puntualizzerei troppo sulla semantica ed andrei sul contenuto: “per fare un albero, ci vuole il seme” :sisi:
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Bluclaudino, sei troppo itachi-hashirama centrico :asd:
Io invece paradossalmente che le concezioni di Hashirama e Obito si completino :
“In questo mondo tutti gli shinobi, sia quelli che sopravvivono che quelli che periscono, sono spazzatura. Gli shinobi sono quelli che rimangono fermi nelle proprie convinzioni e cambiano in base a queste, scegliendo differenti vie”
Ciò che infatti ha fatto notare questo capitolo, e non mi scoccerò mai di dirlo, è che Hashirama non era nel giusto assoluto. Certo, Madara ha sbagliato anche lui, schiacciato dal peso del fallimento di non aver protetto nulla e nessuno, ma aveva più capacità politica di Hashirama ed è stato più capace di prevedere i futuri squilibri che sarebbero avvenuti nel villaggio. Hashirama, solo da morto, ha capito come il suo stesso progetto sia stato in realtà un mezzo fallimento, perché il concetto di villaggio è stato troppo estremizzato sopratutto da lui stesso. L’ha portato ad trafiggere Madara di spalle, una cosa che nel mondo degli shinobi è vista come molto deplorevole.
Hashirama non è più puro degli altri, ma è semplicemente un “politico” di estrema fazione villaggio 😀
Quando avrei parlato di Hashirama/Itachi immacolati? :look: Ho parlato di scopi egoistici :mah: