Reply To: Chakra: tiriamo il punto!

#961401
michael
Membro

Non dico di no, questo può farlo solo Kishi, ma non credi che messa in questo modo la cosa sembri fin troppo banale…? Anche se in effetti yin sembra avere a che fare con la spiritualità mentre yang con la fisicità… Ma allora perché su yin e yang mantenere tanto riserbo fin quasi all’ultimo, se poi sono un altro nome per definire energia fisica ed energia spirituale?

Per me energia fisica e spirituale di fondono insieme per creare il chakra e, a seconda dell’individuo, si distingue una certa componente di chakra luminoso (yang) e una di chakra oscuro (yin). In genere queste due componenti agiscono insieme e determinano quello che potremmo definire chakra neutro, che a sua volta può poi essere trasformato in un chakra elementale e quindi in fuoco, acqua, terra, legno e via dicendo… Con un esempio scemo, impasto acqua e farina (energia fisica e spirituale) e con questo impasto (chakra neutro) ci faccio pasta, pane, torte e via dicendo…

Se però un individuo ha la capacità di isolare ad esempio la sola componente yin, può anche utilizzare alcune tecniche ad essa associate. Ad esempio eseguire genjutsu, creare fuoco o fulmini oscuri, controllare le ombre, creare creature spirituali dotate di consistenza fisica, interagire con le anime, solidificare il chakra, dare accesso alla dimensione parallela… Al massimo livello di utilizzo, lo yin può rendere un genjutsu realtà (prima parte di izanagi). Insomma, se fosse assodato che il chakra yin dà accesso a tutte queste tecniche, l’unico punto che potrebbe accomunarle sarebbe che sono una sorta di realtà determinata tramite l’immaginazione, il che è coerente con la spiegazione che ne dà Obito quando utilizza izanagi.

Riguardo allo yang ne sappiamo ancora meno ma sembrerebbe avere a che fare con il controllo del corpo, con le cure mediche e con la percezione del chakra. Per me potrebbe avere a che fare anche con i cloni o con le “crature” fatte di chakra elementale come il drago di mokuton, per dirne uno a caso. Insomma, ogni volta che in un certo senso si dà “vita” a qualcosa. Al massimo utilizzo dello yang si infonde la vita al genjutsu divenuto realtà tramite lo yin (seconda parte di izanagi).

L’onmyoton invece ancora non sappiamo se sia un utilizzo combinato o piuttosto sequenziale di yin e yang ma dovrebbe essere la tecnica con cui Madara infonde la propria volontà nelle barre nere (una sorta di izanagi in piccolo, solidifica il chakra e poi ci infonde la propria volontà) e la tecnica con cui ha creato lo Zetsu nero.

Riguardo all’energia della natura e al chakra eremitico che si ottiene “mescolandola” con energia fisica e spirituale, poi non ne sappiamo proprio nulla, se non che è molto più presente e importante di quanto si pensasse in un primo momento.

I biju poi davvero sono un’incognità, creati con izanagi, dotati di solo chakra, hanno una componente forza fisica e una di forza spirituale (altrimenti non sarebbero chakra), hanno yin e yang, produco chakra nero e chakra bianco (ma sono chakra yin e yang….?), si ricaricano con l’energia della natura… Un fritto misto!!!

Io quindi direi di non insistere troppo oltre, almeno finché non ne sapremo abbastanza, perché gli indizi sono pochi e le teorie troppe per cui a ben vedere quasi tutte le teorie fatte potrebbero essere valide, con l’opportuna spiegazione.

Come ho già scritto a blu, secondo me è stato necessario specificarlo solo nel momento in cui è venuta alla luce la leggenda dei figli dell’eremita e da quel momento si è iniziato ad approfondire l’argomento, poi non sono d’accordo sul fatto che sia banale, semplicemente è la spiegazione più semplice (rasoio di Occam :D). In ogni caso per ora è una mio punto di vista, vedremo se Kishi sceglierà una spiegazione più elaborata.

Per quanto riguarda l’utilizzo di tecniche legate allo yin o allo yang, per me la propensione all’uno o all’altro è dato proprio da un’imperfezione dell’equilibrio fra i due, come se nell’ impasto per il pane ci fosse una quantità sproporsionata di acqua o farina per seguire il tuo esempio. Nel caso del chakra ovviamente i ninja hanno imparato a sfruttare quello che è un difetto per potenziare tecniche basate sull’una o sull’altra componente. Infatti si può avere accesso all’omniyoton, e quindi ad esempio ad izanagi, solo quando le due metà sono in equilibrio perfetto