Reply To: Naruto 650: Ipotesi e Discussione Spoiler

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Ma la critica, evidentemente non è chiaro, non è mica sul fatto che Naruto non abbia risposto ad un sermone con un altro sermone. E’ sul fatto che la risposta è totalmente vaga, insignificante e non pertinente rispetto alle domande e rispetto alla situazione descritta, e che le ragioni che hanno portato Naruto a dare una risposta del genere non sono ragioni valide.
Quindi non capisco le osservazioni sulla mancanza di tempo, che fra l’altro è un fattore che, in relazione alla risposta, l’autore poteva giostrarsi come e quanto gli pareva (il “mancano 15 minuti” e la risposta di Naruto distano solo 3 capitoli l’uno dall’altro, quindi è verosimile che siano stati scritti insieme, o quasi).
Il problema è il significato delle parole, non il tempo impiegato nel pronunciarle.

(A questo proposito apro una parentesi: a me non sembra che l’autore voglia descrivere una situazione in cui è la mancaza di tempo ad influenzare il tipo di risposta che Naruto dà. Se uno sceneggiatore volesse fare questo cercherebbe (mi sembra ovvio) di evidenziare il peso della mancanza di tempo su ciò che accade, invece Kishimoto non lo fa (lo farà sicuramente più in là). L’unica frase sull’argomento viene pronunciata proprio dal personaggio che ha il maggior interesse a fare le cose con calma. Nell’ultimo capitolo, ma anche in quelli precedenti, non viene affatto trasmessa la sensazione di urgenza che una situazione del genere dovrebbe portare con sé: non viene trasmessa né attraverso le parole, né attraverso le azioni (le scene d’azione probabilmente sarebbero state le stesse anche senza un timer settato a -15:00), né per la struttura in sé dei capitoli, che sono pieni di riflessioni, dialoghi e momenti di silenzio. Se uno leggesse gli ultimi tre capitoli senza sapere che tra 15 mangaminuti finisce il mondo non penserebbe sicuramente di essere nel mezzo di un countdown. Su questo credo si faccia fatica a non convenire. Chiusa parentesi).

La risposta di Naruto evade tutte le questioni poste da Obito (Perché combatti? Per i tuoi amici, che un giorno ti tradiranno? Per il mondo, che tra poco cesserà di esistere? L’alleanza potrebbe iniziare una nuova guerra. Non sai nemmeno se puoi sconfiggermi. Perché continui a combattere?). “Perché non mi rimangio mai la parola data, questo è il mio credo ninja” è una risposta sciocca, perché oltre ad essere nulla in termini di argomenti subordina tutto alla “parola data”.

Io faccio a voi la stessa domanda che Obito ha fatto a Naruto: perché Naruto combatte? Rifletteteci un attimo e ditemi se la vostra risposta coincide con quella che Naruto dà ad Obito.

Io risponderei, semplicemente, che Naruto crede in quello che fa. Questo vuol dire che Naruto crede di poter sconfiggere Obito, crede che il mondo non cesserà di esistere ecc., cose che tra l’altro sono state ribadite più e più volte anche in capitoli recenti. Quella risposta non è pertinente, perché si può combattere per mantenere la parola data anche se NON si crede in ciò che si fa. Hai dato la tua parola di non arrenderti, quindi combatti. Ma puoi anche combattere nella consapevolezza di perdere o di stare agendo in maniera completamente inutile. Quindi LA ragione per la quale Naruto combatte qual è? E’ la sua “parola data” o altro?

Quella di Naruto è una risposta totalmente vaga, quindi fuori luogo nel contesto di un confronto “ideologico” alla pari.
Non è una risposta seccata, come ad esempio questa[/SPOILER]

Non esagero se dico che lo avrei preferito.