Tornando al calcio, che ci dà gioie e dolori, anch’io non riesco a capire come si senta solo di casi sporadici e non venga fuori nessuna bufera.
Quanto detto da Querion su Cannavaro e quel Parma è vero: proprio Almeiyda recentemente ha rilasciato un’intervista in cui è stato molto schietto su tanti aspetti della sua vita e della sua carriera, compreso delle strane sostanze dentro a delle flebo delle quali ignorava la natura, però subito dopo lo facevano saltare fin sotto al soffitto (parole sue).E non mi ispira fiducia il sistema per cui la federazione nazionale dovrebbe denunciare il caso di un proprio atleta a quella mondiale. Mi pare che nell’atletica leggera accade così.
Esatto, il calcio forse è uno sport dove viene tenuto nascosta la cosa a livello pubblico. Di “Caso Almeiyda” ce ne saranno un’infinità, e a quanto si sente in giro, se la società si accorge che i valori nel sangue sono anormali, finge un infortunio di quel giocatore per un determinato tempo X che non riusciamo mai a capire (di solito è tipo si è stirato i muscoli della coscia, ma poi è stato preso da tendinite e poi di nuovo stiramento), in modo tale che si abbassi il livello della sostanza dopante nel sangue e che gli enti predisposti al controllo antidoping non possano fare visite (almeno penso).
Questo penso nel calcio visto che il caso Schwarzer è totalmente differente: visto che hai fatto atletica, mi confermi che gli atleti sono sottoposti a controlli periodici in tutto l’anno?