Reply To: La Filosofia e Naruto

#986037
Giga
Partecipante

Ammetto che mi ero completamente dimenticato dell’esistenza di altre città dove persone “normalii”, nel senso di non ninja, vivono. :doh:
La mia domanda comunque non cambia. Immaginiamo che Naruto sconfigge Obito che i paesi si unificano e che i villaggi diventano uno solo. Cosa impedisce al futuro Gake di questo unico villaggio di dar vita ad una sorta di regime dove da una parte ci sono gli shinobi, i “padroni”, e dall’altra le persone normali?

Ci ritroveremo ad un governo alla One Piece, dove le tensioni comunque coesistono: è nell’essere umano il senso della trasgressione. Notare come i due manga principali degli ultimi anni, partono da condizioni opposte politiche per, probabilmente, coincedere nella situazione iniziale dell’altro manga corrispondente. Ma qua rischiamo di andare OT

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belle considerazioni, confermo.
se mi è consentito, trovo indegno il paragone hashirama-obama-, visto che uno cerca la pace, e l’altro è un esportatore di guerre in mezzo mondo….ah no, è nero, quindi è per forza buono.

Io il paragone l’ho dato proprio per questo: entrambi iniziano come portatori di pace, di cambiamento all’interno del mondo. Ma non posso fare altro che piegarsi alle leggi dei villaggi, alle leggi umane del conflitto e abbandonare i propositi iniziali. Cioè, Hashirama non è che dopo la creazione del villaggio ha smesso di uccidere. Ma come anche tutti gli “eroi” narutiani hanno ucciso e hanno le manchi sporche di sangue. In alcuni casi era difesa, in altri erano semplici in guerra. Non ce ne è scampo.