A me non risulta affatto d’aver detto che Kishimoto non doveva far morire nessuno nella guerra! non ho mai detto questo! io ho detto che il modo di far morire Neji a farmi incazzare! l’unica cosa che ha fatto fare nello shippuden è appunto morire! nella prima serie aveva un ruolo infinitamente più raffinato. Se non aveva intenzione di scrivere niente si Neji, farlo morire prima del time skip sarebbe stato uguale. Perché è questo che è: in tutto lo shippuden è come se fosse morto. Non è qui che muore il personaggio, ma allo scontro con Kidomaru.
Perché se l’autore non fa ben sviluppare il personaggio o non gli dà importanza è un personaggio che poteva sostituirlo il primo Hyuga che passa!
Sì! peccato che qui ha sacrificato la vita in modo non ben caratterizzato dallo stesso Kishimoto.
Rispetto la tua opinione ma non la condivido. Il manga non si è fermato all’esame per diventare chunin. Lo shippuden è una realtà diversa. In un mondo dove i super cattivi possiedono sharingan, MS, EMS, rinnegan, arte del legno, dieci code gli shinobi come Neji possono morire solo nel modo in cui lo ha fatto morire Kishi. Cosa significa “in modo non ben caratterizzato”? Ma cosa c’è da caratterizzare? Avresti gradito l’ennesimo flashback della durata di un capitolo? Io spero che Kishimoto ce lo risparmi perché risulterebbe ripetitivo e ridondante (non c’è nessuna storia da raccontare). E’ normale che i protagonisti del primo Naruto siano i compagni stessi di Naruto. Stai raccontando il mondo che caratterizza il protagonista del manga e dunque ci perdi tempo ma questo non vuol dire che tutti quei personaggi debbano poi essere ripresi e caratterizzati in un certo modo.
Lo shippuden è anche e soprattutto questo: il passaggio da un ambiente interno (la vita nel villaggio della foglia) ad uno esterno (interazione con gli altri villaggi). Prima c’erano i giovani talenti della foglia … ora quei talenti sono cresciuti e al contempo divenuti inutili poiché si trovano a fronteggiare nemici impossibili. Inutili se vogliamo a tutti i costi renderli protagonisti di scontri impossibili ma utili se consideriamo che possono morire per preservare un top (Naruto), per missioni di spionaggio o di comunicazione e così via. Occorre capire poi che se Kishimoto decidesse di caratterizzare fortemente ognuno dei compagni di Naruto la struttura narrativa del manga ne risulterebbe appesantita, ripetitiva, noiosa. Ben vengano i flashback per personaggi che erano avvolti nel mistero (Danzou, Obito, Madara … ) ma a riguardo di Neji già sappiamo tutto.