Siccome prima ho formulato una teoria contro-Obito.
Ora ne formulo una pro-Obito.
Izuna è morto, Madara combatte Hashirama e guadagna il Rinnegan. Ecc ecc.
Trova Obito e lo “aggiusta” con Zetsu. Durante il crollo Obito sviluppa il MS che, nel nuovo corpo composto dalle cellule di Hashirama, non perde mai la sua luce in quanto come se fosse trapiantato pur non essendolo.
Il problema maggiore della teoria pro-Obito è la questione che è troppo vecchio quando si scontra con Minato.
Possiamo ipotizzare due cose (una spiegazione non mi piace affatto, l’altra è passabile):
1. Madara dà un corpo da adulto a Obito quindi già dopo la fine della guerra ha un perenne corpo adulto (brutta).
2. Madara addestra Obito come sue discepolo nella dimensione parallela del kamui che è atemporale. Cosa significa? Significa che funziona come la stanza dello spirito e del tempo. Un anno reale è pari a una quantità molto superiore nella dimensione parallela.
La teoria dei due mascherati è ancora valida. E ad aiutare Itachi è Madara e non Tobi.
Madara muore e Obito eredita il piano.
Perchè Obito dovrebbe portare a termine tale piano? E soprattutto perchè avrebbe dovuto rimanere discepolo del più grande traditore della foglia?
Alla seconda si risponde facilmente: è stato il più grande esponente del suo clan, l’ha salvato dalla morte e si offriva di addestrarlo in tutto e per tutto. Come rifiutare?
Il piano tsukuyomi infinita è un pochettino più problematico. Il perchè forse lo intuiamo dal flashback e dal Kakashi gaiden.
Non vorrà mica risparmiare pene e tormenti alle persone nel campo sociale-sentimentale?
Ossia: non è che lo fa perchè vuole evitare che altri giovanotti come lui finiscano nella friendzone?
In tal caso sarebbe un santo e la prima persona a dovergli dare una mano dovrebbe essere Hinata. :sisi:
E allora sì sarebbe bello vedere Naruto contro Obito e Hinata. :asd:
A parte la conclusione idiota, il resto della teoria potrebbe non essere troppo malvagia.
La motivazione è diversa da Madara.
Madara lo vorrebbe per il controllo, Obito per risparmiare sofferenze alla gente. Sofferenze non solo traumatiche dettate dalle guerre.