Reply To: Attualità

#995627
kant
Membro

Secondo me la norma è sbagliata, ma il principio alla base è giusto. E’ evidente che si tratti di una norma che è volta ad evitare che ci siano assunzioni in nero: se nel luogo di lavoro viene trovato (a lavorare) un individuo che è lì senza contratto, non può bastare la motivazione “è qui per aiutarmi”, ci dev’essere una regolamentazione. Attualmente, da quello che ho capito, la regolamentazione prevede che CHIUNQUE stia svolgendo un lavoro in una determinata azienda senza avere un contratto venga considerato un lavoratore in nero. Secondo me sarebbe più giusto escludere da questa regola il coniuge ed i figli, in modo che effettivamente possano dare una mano saltuariamente quando ci dovesse essere bisogno.

Ma una regolamentazione dev’esserci.

che il principio sia sacrosanto non si discute, ma stiamo parlando della moglie che aiuta il marito in un’azienda personale, una deroga è un obbligo in casi del genere, una multa per queste cose non deve esistere

———- Post added at 17:07 ———- Previous post was at 16:44 ———-

Se vi può interessare questi sono i due ddl proposti da Civati e Fraccaro

http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0014340.pdf

http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0011730.pdf

A parte che mi fa ridere che tra i firmatari dei 5S ci siano tutti i cognomi e poi ad un certo punto LUIGI DI MAIO ( :asd: ), comunque dando un’occhiata veloce (e per quel poco che so) mi sembrano due leggi discrete.

Due cose secondo me fondamentali, che poi sono i punti deboli di entrambe le leggi:

    [*]Finché l’Antitrust è di nomina dei presidenti di Camera e Senato (quindi verosimilmente espressione della maggioranza parlamentare) quello già di per sé è un conflitto di interessi. Perché quando chi è nominato deve giudicare la posizione di chi lo nomina si capisce bene che è un cane che si morde la coda. Senza una riforma seria dell’Antitrust non c’è legge sul conflitto di interessi che tenga.
    [*]Entrambe le leggi parlano di estendere le incompatibilità a “coniuge, persona stabilmente convivente o parenti o affini entro il secondo grado”. Benissimo, ma i soci in affari? Perché, per fare l’esempio più lampante, se il nano non può intestare Mediaset alla figlia ma la può intestare a Confalonieri secondo voi cambia qualcosa? Io escluderei ad esempio anche persone che hanno ricoperto ruoli di una certa rilevanza (da definire) all’interno delle aziende del soggetto in questione o dei “coniugi, persone stabilmente conviventi, ecc.”, ed escluderei anche persone che sono state nominate dal soggetto in questione ecc. alla guida di enti statali o di controllate dallo Stato (basti pensare a tutti i parlamentari o i dirigenti scelti in questi anni direttamente dal nano). Addirittura si potrebbe estendere il provvedimento ai detentori di quote azionarie (in una quantità da definire) di quell’azienda e delle aziende di cui il soggetto in questione ecc. detenga a sua volta delle quote azionarie (perché se tu diventi il proprietario della mia società ma io detengo il 35% delle azioni della tua società ed ho dei miei uomini nel cda è evidente che abbiamo interesse a tutelarci a vicenda. Ogni riferimento a Banca Mediolanum è puramente casuale).

Bisogna rendersi conto che la legge non va studiata soltanto per prevenire delle storture, ma anche per correggere quelle storture che la mancanza della legge ha prodotto in questi anni. Si è creato un sistema di potere e di relazioni che è difficile da scardinare con una legge “normale”, o anche semplicemente prendendo in prestito la legge più severa in materia (che, da ciò che mi risulta, è quella vigente in California) ed applicandola tale e quale da noi. In Italia la legge dev’essere ancora più stringente e le sanzioni ancora più severe, e purtroppo secondo me nessuno dei due ddl linkati su sarebbe sufficiente a risolvere il problema.

la California sta bene dov’è, secondo me c’è troppa differenza tra le tipologie aziendali presenti, per poter fare qualcosa di sensato, l’italia è essenzialmente un paese di terziario, la california è tutt’altro
quello che mi interessava capire è in quali casi si dovrebbe parlare di conflitto di interessi, tra il titolare di una clinica privata con 1000 posti letto ed uno di una piccola clinica privata familiare con 20 posti letto ci sarebbe differenza oppure no?
se non ci fosse differenza, quel piccolo imprenditore dovrebbe per forza vendere, lasciando senza lavoro i familiari per poter fare politica?
un’eventualità del genere la vedo solo io come una gran fesseria?