Mah.
Gilles caisco che sei un fanboy di Naruto, ma il mio post è perfettamente pertinente.
Finora i biju ci sono sempre stati mostrati come bestie di chakra che, se libere, sbroccavano. Poi le nazioni hanno cercato di imprigionarle per creare uno status quo che garantisse la pace, certo.
Ma sta di fatto che Naruto quando non riusciva a controllare il chackra della Volpe (quando la Volpe aveva il sopravvento sulla sua volontà, dunque) sbroccava senza se e senza ma, in puro impeto distruttivo. E quando il jinchuriki precedente dell’ Ottocode lasciò che questi si liberass, sbroccò ranto da ferire il precedente Raikage. E quando Gaara lasciò risvegliare l’Unaoda anche questi sbroccò potentemente.
Ora invece le bestie sembrano solo delle povere vittime sfruttate, dei teneri cuccioloni.
E ci sta pure. Vi concedo, visto che sappiamo poco dei precedenti disastri causati dalle bestie, che questi tranquilli mostriciattoli siano diventati aggressivi a causa dei loro aguzzini. È una cosa poco credibile per quanto finora ci è stato detto riguardo ai biiju, ma poniamo il caso sia davvero così: cosa resta? Un Naruto disegnato da un Kishimoto sempre più buonista e idealista, che ha perso tutta la complessità dell’intreccio e lo spessore dei personaggi che conservava durante la prima fase dell’opera. Kurama ora è diventato un simpanticone; con lui il resto dei jinchuriki. Naruto dispone di tutti i mezzi per essere un nuovo pater patriae, pronto, col suo idealismo ingenuo e i suoi nuovi superpoteri, a condurre la storia verso il lieto fine.
Francamente non mi rimane che sperare in Sasuke.
Brutta china ha dciso di percorrere Kishi, davvero brutta.
Questi capitoli da dover essere i più emozionanti, li ha resi una smielata favoletta. Così carichi di banalità, quanto privi di pathos. Se l’è giocata davvero male.