Reply To: Final Fantasy XIII

#850054
IORI_17
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L’ho iniziato anch’io, se non ricordo male sono alla fine del capitolo 7, qualche impressione a caldo:

– il sistema di battaglia è semplice e intuitivo, nulla di nuovo rispetto ad altri rpg, ma la barra ATB è una cazzata immane, il bello di un rpg è escogitare tattiche e combinazioni con calma e loro mi mettono un’inutilissima barra del tempo a rovinare tutto, per colpa della quale si può gestire un solo pg alla volta (altrimenti come facevi a controllare tutti e 3 e non perdere troppo tempo);

– nulla di rilevante sulla crescita tecnica dei pg e delle armi, ho letto che per la fine del gioco tutti possono svolgere tutti i ruoli e questo l’avrei evitato;

– grafica oscena, Lightning sembra fatta da un bambino coi Lego, ed è la protagonista, è assurdo pensare che non siano stati in grado di fare dei modelli poligonali un po’ più dettagliati, hanno tutti un’espressione di default che si portano dietro per tutto il gioco manco si fossero iniettati il botox e le animazioni dei movimenti lasciano a desiderare. Gli scenari hanno alti e bassi: la spiaggia dove la sabbia si muove appena è assurda, per non parlare della fisica dell’acqua, ho visto una cascata che mi ha messo una tristezza atroce per quanto fosse realizzata male, però ci sono anche belle idee come il fuoco cristallizzato e tirano avanti. Discorso a parte per i video in cg che sono bellissimi, poi però si passa agli spezzoni fatti col motore del gioco e lì sale la delusione.

– musiche a random, direi che chi le ha scelte le ha preparate per la lunghezza del gioco e dopo ha schiacciato “play” in riproduzione casuale, alcune volte sono azzeccate e bellissime, altre non c’entrano assolutamente nulla. Oltretutto costava tanto includere il doppiaggio giapponese? Almeno questo l’avrei voluto.

– la trama non mi pare nulla di eccezionale per ora, molto scontata e semplicistica, alcuni dialoghi addirittura cadono più volte nel banale, per non mettere in mezzo la storia d’amore tra Snow e Serah degna del peggior film di serie Z, se dovessero riproporla in Beautiful o qualche film di Disney Channel probabilmente nessuno si accorgerebbe che proviene da un autore diverso;

– i personaggi caratterialmente sono davvero piatti, tutti prefissati e stereotipati, la tipa dura che deve chiudere sempre con qualche frase ad effetto “Prendi il prossimo treno che questo arriva tardi”, “Se vuoi fare qualcosa con me fallo da solo”, il bambinetto stupido che si deve vendicare per capriccio, la ragazzina messa per attizzare i pedopatici giapponesi il cui doppiaggio è stato preso direttamente da un porno, un ragazzo che dovrebbe apparire figo ma è il perfetto idiota (non voglio sollevare del flame ma lasciarla solo come idea personale, in Snow ho trovato una grossa affinità col Naruto degli ultimi 100 e passa capitoli), altra ragazza dura e un afro messo per espandere culturalmente il gioco e supposto di essere quello divertente, ma così non è, e tra l’altro è l’unica persona di colore in tutto il gioco, sono un attimo basito.

Non mi aspettavo nulla da questo gioco e quindi non ho ricevuto delusioni e bene o male mi intrattiene, per ora il delineamento della trama che rimane ancora annebbiata e si deve evolvere mi invoglia ad andare avanti (anche perchè sono curioso di natura, perciò quando inizio una storia difficilmente la accantono), ma fatico seriamente a considerarlo un rpg ed ora sono ancora più convinto che tutte le vendite fatte sono assolutamente immeritate, ci sono giochi che valgono decisamente di più. Con i fondi utilizzati e il tempo impiegato si doveva fare assolutamente qualcosa di meglio, ma gli sviluppatori non sono nemmeno stati aiutati dalle scelte direzionali (il gioco doveva uscire su PS2 inizialmente, poi è stato spostato su PS3 ed è stata successivamente introdotta una versione Xbox360).
Spero almeno sia lungo, per ora è un gioco godibile ma nella media, nulla di rivoluzionario (che è quello che dovrebbe essere) e chi lo esalta ciecamente parla per partito preso, non posso credere che davvero ci sia chi lo ritiene uno dei più grandi capolavori degli ultimi anni.