Vorrei lanciare una considerazione/approfondimento: Kishimoto in questo capitolo prende la dicotomia Bene/Male, lo Yin/Yang e dice “hey, attenzione perchè anche il male più profondo ha un origine reale”. Mi sembra una cosa bella ma soprattutto realistica ed umana: Kishi ha trasformato “Hitler il demone” in “Hitler l’uomo”, certo un uomo pazzo, maniaco, un genocida, ma un uomo e non solo un’ombra di malvagità com’era Madara fino a qualche tempo fa. Personalmente non ho mai amato i personaggi piatti, senza valori, senza origini, non mi piacciono i cattiviebasta e sono molto contento di dire che in “Naruto” nemmeno il male in persona è qualcosa di così banale.. anche lui ha sofferto, anche lui ha gioito e amato, ed odiato.. Kishimoto non ha minimamente negato questa malvagità, l’ha presa e l’ha giustificata, biologicamente e psicologicamente dando ad ogni Uchiha una spanna in più di motivazioni e giustificazioni, trasformandoli in esseri umani.
Tutto il capitolo è improntato su questo ed allo stesso tempo fa l’operazione inversa con il bene, il mito irraggiungibile, le parole di Suigetsu non sono casuali: il suo stupore nell’identificare “Il Dio Shinobi” con un Ninja umano, fragile, buono e buffo, tutto ciò fa parte di un disegno molto preciso, rendere umano l’inumano e tangibile il divino :sisi: Aborro totalmente chiunque dica “Hashirama ha perso la sua epicità”: ragazzi qui non si parla delle sue tecniche, della sua forza (quelle resteranno leggendarie e devastanti), qui si parla del suo profilo psicologico, del suo carattere.. vederlo come ricorda la piccola Tsunade mi ha davvero colpito, sembra un normalissimo, giovane nonno alle prese con una nipotina briccona, perchè un superuomo dovrebbe essere differente? Perchè un ninja forte e temuto dev’essere per forza fico e serioso, sempre in posa, sguardo truce e esplosioni alle spalle? Nemmeno Madara è così scialbo, nemmeno Rambo, neanche Wesley Snipes in “Demolition Man” è così ridicolmente piatto da essere senza motivazioni :sisi:
Quindi io dico semplicemente bravo Kishimoto, questa sarà una scelta enormemente impopolare che cozzerà contro la voglia di figaggine di svariati (evito epiteti) ma che personalmente rappresenta una delle caratteristiche più belle ed apprezzabili di questo manga.