Reply To: Oda e i pirati realmente esistiti…

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marilla00
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In effetti :asd:

La storia di Usop è ispirata alla celebre favola russa del bugiardo.
Una volta un giovane pastore finse di vedere un lupo e gridò:
“Al lupo! Al lupo!”. Tutti i contadini accorsero per aiutarlo, ma il lupo non c’era e capirono che aveva mentito. Il ragazzo ripetè lo scherzo una seconda e una terza volta. Ma un giorno, il lupo venne veramente. E il ragazzo gridò: “Al lupo! Al lupo!”. I contadini, pensando che egli, come al solito, mentisse, finsero di non sentire. Il lupo vide che non c’era nessuno e con suo comodo, divorò il gregge.
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Usop è chiaramente il bugiardo pastore della favola, il lupo i pirati di Kuro e le pecorelle gli ignari abitanti del suo paesello. Anche Usop non viene creduto tranne che da Rufy e dai suoi amici che lo aiutano salvando “capre e cavoli”.

Giant Jack è ispirato alla favola jack e i fagioli magici? penso che il concetto sia quello, all’apice di tutti il gigante(Ener), l’anatroccolo dalle uova d’oro(la Campana d’oro), e lo stesso Giant Jack dalle dimensioni superiori alla norma è una pianta di fagioli…

Per quanto riguarda Alabasta, Oda può aver fatto riferimento all’
Shandora

Skipiea

Water Seven

Triangolo Florian

La favola del pastore e del lupo la conoscevo anch’io ma sapevo che era una favola di Esopo intitolata “lo scherzo del pastore”, da cui il nome stesso Usop, inoltre avevo letto da qualche parte che Uso in giapponese significa proprio bugiardo, quindi unendo il nome Esopo con la parola uso si ottiene Usop (voilà).
Mi risultava poi che oltre che ad essersi ispirato a Venezia per W7 Oda si fosse ispirato a Firenze per Rogue Town e a Roma per San Popula.
Esistono anche altre interpretazioni che danno invece una lettura biblica delle avventure di Rufy e co., cioè una sorta di viaggio a ritroso nel mondo dantesco della Divina Commedia partendo dal paradiso (Skypea), passando per il purgatorio (W7 per la sua forma con le cascate) e giungendo all’inferno (TB e tutti e personaggi connessi hanno nomi che ricordano l’inferno dantesco).
La Reverse Mountain invece ricorda moltissimo lo stretto di Gibilterra attraverso cui in passato si credeva di poter accedere ad un mare pericoloso e infestato da mostri marini, se non addirittura in epoca ancora più antica al confine del mondo.
Il nuovo mondo invece non saprei se immaginermelo più simile al far west, o cumunque all’ancora vergine continente americano dell’epoca dei colonizzatori, oppure alle tante isole dell’oceano pacifico e poi all’Australia.