A mio parere il discorso di Sanji è più profondo della semplice cavalleria. Questo lo si vede bene a mio parere nel combattimento contro Califa dove Nami lo rimprovera pur ammirandolo non pensando fosse così serio. Lui non è gentile con le donne solo perchè ci prova, perde litri di sangue dal naso o altre cose ma per un vero e proprio ideale. Zoro invece è solo galante perchè sì, risparmia Monet, ma allo stesso tempo l’ ha colpita impedendole di agire. Quello che vorreste è che Sanji fosse come Zoro ma Sanji non è Zoro ma un personaggio a sè stante. Poi il discorso che ciascuno si ritrovi a essere sempre nelle stesse situazioni è spiegato dallo stesso Rufy quando affronta Arlong: lui non sa usare le spade, non sa navigare per mare, non è un cecchino e non sa cucinare ma è lì per sconfiggere i più forti usando la forza. Ciascuno ha i suoi compiti e ci si muove di conseguenza. Poi sul fatto che si dividano non ti puoi aspettare un attacco frontale vero e proprio con tutti questi tasselli così delicati nella stessa storia. Diventerebbe un manga del tipo: scendiamo, uccidiamo tutti, sconfiggiamo il cattivone, prendiamo la refurtiva e andiamo. Durata del capitolo: 5 pagine. Molte parti che a tanti sembrano inutili e eliminabili lette di fila risultano invece significative. Questo è il caso della saga degli uomini pesce che ho seguito in diretta, riletto in italiano e rivista nell’ anime: solo così ho capito l’ efficacia del discorso.
Spero di non aver divagato troppo! Con questo non ho l’ illusione di far cambiare idea a nessuno, solo volevo esprimere il mio parere!
Ma essendo una trama lunghissima, come minimo ogni protagonista deve trovarsi contro le difficoltà più disparate di volta in volta. E’ così che si scava meglio in un personaggio e gli tiri fuori un sacco di cose.
E’ triste che ognuno debba avere i suoi compiti e non vada mai oltre. Potrei accettarlo in una storia breve, ma non qui. E’ come se non si volesse mai far evolvere la trama (e diciamolo, dopo 2 anni sono tutti uguali… solo Zoro è cambiato ed è più taciturno di prima). A me Sanji piace molto, ma non vorrei vederlo nelle solite situazioni del genere, anzi mi piacerebbe che Oda lo sbattesse contro Doflamingo e che magari lo battesse pure. Rischia serissimamente la vita, se la vede brutta, ma se per una volta si esce fuori dai soliti canoni e non è il capo a dare mazzate al boss di turno sarebbe una gran cosa.
L’attacco frontale, allo sbarco su ogni isola/saga/matassa da sbrogliare/dittatura da abbattere, è certamente impensabile. Sarebbe troppo lineare e semplice (per i nostri). Però se imposti una ciurma con una decina di membri, devi sempre mischiare le carte, ma seriamente.
Tornando al capitolo: e se Doflamingo fosse un adottato da un drago celeste? Così in sostanza viene considerato dragoviano anche se non lo è puramente e si spiega come mai facesse una vita diversa da loro. E magari potrebbe essere l’occasione per mostrare qualcosa di diverso nel solito mondo aristocratico/snob/presuntuoso dei draghi celesti, forse c’è qualcuno con un briciolo di umanità e si fece addolcire dall’immagine di un orfano disgraziato