Reply To: I Vostri Consigli Letterari

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Jacopo
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Espiazione – Ian Mc Ewan – Romanzo.
Bellissima storia d’amore – anche se è molto riduttivo definirla semplicemente così -ambientata fra il 1930 e il 1990 circa, narra le vicende di Cecilia Tallis, giovane donzella di società inglese, e Robbie Turner, figlio di una inserviente presso la famiglia Tallis che, viste le spiccate doti, verrà tutorato dal padre di Cecilia per poter affrontare gli studi. Cecilia ha però una sorellina dalla spiccatissima fantasia, Briony, di 13 anni, che, suggestionata dallo svolgersi impetuoso degli avvenimenti e dalla sua fallace comprensione del mondo degli adulti su cui da poco si affaccia, finirà per macchiarsi di una tremenda colpa. Il romanzo è diviso in 3 (4) parti e ognuna segue da vicino un protagonista.
Espiazione è forse il più bel romanzo d’amore che abbia mai letto e questo perchè si discosta enormemente dai topos del genere. La sfera di sentimenti inglobata nel romanzo va ben oltre il pletorico romanticismo, l’erotismo, la struggente sofferenza. La penna dell’autore scava più a fondo, (r)aggiungendo le sfere del peccato, dell’onestà, della rabbia, dell’insensatezza, della difficile quotidianità e infine della redenzione.
Quindi avvicinatevi a questa lettura senza pregiudizi.
La scrittura di Mc Ewan rifugge i sentimentalismi, ma ha comunque un forte impatto emotivo senza scadere mai in toni melodrammatici, senza dover ricercare la lacrima del lettore con facili artifici.
Di Espiazione è anche stata fatta una bella trasposizione cinematografica con James McAvoy (Charles Xavier in X men: first class) e Keira Knightley

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Il popolo degli abissi. Jack London. 1903.

Londra, primi del ‘900. L’avventuriero/scrittore/giornalista statunitense Jack London ci catapulta nei quartieri più poveri e malfamati della Londra dell’epoca, descrivendo minuziosamente la povertà, la fame, la fatica, le malattie e la morte che centinaia di migliaia di londinesi erano costretti ad affrontare; accusando, di fatto, lo sfarzoso Impero Inglese e le classi più abbienti.
Per darcene un quadro realistico, London si mimetizza tra loro, si compra abiti di poco valore, sporchi e usati, affitta un appartamento nell’East End londinese (ma spesso dormirà all’aperto), comincia a girovagare negli “abissi” e tra i suoi abitanti, ne aiuterà qualcuno e con altri passerà delle giornate intere alla ricerca di un posto dove mangiare, dove dormire o alla ricerca di un lavoro.
Mi è impresso nella mente l’episodio dell’incoronazione: alla festa e al lusso ostentato dalla nobiltà inglese (ricordiamo l’Inghilterra come prima potenza mondiale in quegli anni) si contrappone la miseria totale dei molti che pure assistono all’evento. Ma da lontano, quasi nascosti.

Una lettura per me inaspettata e sorprendente. La prosa di London, poi, è totale. Tanto cruda quanto ipnotizzante. L’euro meglio speso in un mercatino delle pulci.

Mi ricorda il ritratto impietoso che ne fa Moore in From Hell