Reply To: pagliaccio, Train<3 – The Dreamers – (4° scadenza: 15 Ottobre 2012)

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pagliaccio
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inanzi tutto inizio col dire che per il 15 gennaio non credo che riusciremo a consegnare il secondo capitolo, train ha avuto da fare in questo periodo quindi siamo ancora al name da sviluppare. ci rifaremo per la prossima scadenza.

cmq, ispirato dal topic di prometeus parlo anch’io di come sviluppiamo il manga e di come di coordiniamo.
ovviamente abitando io al nord e train al sud ci sentiamo su skipe o su mp in forum. io sviluppo una storyboard tramite “word” (uso libreoffice se nn erro si chiama write la contro parte di word) in cui scrivo un riassunto della scena per immergere la disegnatrice nella storia, poi passo a descrivere vignetta per vignetta la storia. train stende un name di tutto il capitolo , ed io pagina per pagina lo valuto e lo correggo. una volta corretto il name si passa all’inchiostratura ed un ritocco con the gimp per inserire i dialoghi e aggiustare il contrasto.

voi direte, ma pagliaccio perché non disegni lo storyboard tu? per due motivi, disegno male, ma sopratutto lascio disegnare lo storyboard a train perché penso che lei sia più brava (ed esperta) di me.
leggendo lo storyboard testuale scoprirete che avvolte è scarno di descrizione, perché lascio che sia train a “stupirmi” (o a sgobbare al posto mio per i maligni :asd:) su come fare la vignetta.
spesso capita che il name non viene come lo avevo immaginato, ma spesso capita che risulti meglio di come lo ho immaginato.

c’è un ultimo aspetto che voglio analizzare prima di lasciarvi commentare, l’inserimento dei personaggi. io li descrivo il più possibile, fisicamente e caratterialmente. subito penserete, che serve descrivere caratterialmente un personaggio al disegnatore? semplice, cosi il disegnatore può dargli espressioni che si addicano al carattere, anche lineamenti che sottolineano il carattere. dopo alcune bozze ecco creato il nostro personaggio.

ho notato con piacere che aurol e jacopo usano, seppur con mezzi diversi, il nostro stesso metodo, ovvero l’autore scrive e il disegnatore disegna poi entrambi discutono sul name.