TAV si, TAV no

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  • #860077
    Caius Iulius
    Partecipante

    Quali italiani? I Tav arrivano a malapena a Napoli.

    Diciamo un buon terzo degli italiani :sisi:
    Stà il fatto che in questo periodo difficile la Tav poteva essere una buona “miniera d’oro” :sad1:

    #860088
    Drakhan
    Partecipante

    Fra le varie cose:
    I cantieri ne faranno così tanto da compensare il “non-inquinamento” per vent’anni di messa in funzione

    A sto punto non si dovrebbero più fare cantieri?

    In parte è una fesseria perché non facendolo si risparmiano 11mld e ricordiamoci che qualunque preventivo iniziale di opera pubblica italiana non è MAI stato rispettato e come minimo in seguito si è quadruplicato (lo studio del 2006 parla di 14miliardi, di cui 9 dall’Italia)

    Un aggiornamento delle strutture e un collegamento con la rete europea non lo considererei uno spreco. Inoltre mi fa un pò ridere il discorso sui ritardi o altro. non si fanno più opere pubbliche perchè siamo in ritardo o i costi aumentano?

    Anche una linea solo passeggeri non lo considero uno schifo.

    Fare 70km di trafori attraverso montagne, in uno spazio ristretto e scavare anche fino ai 2000m di profondità, per un totale di devastazione ambientale… e voi parlate ancora di non inquinamento? Ragazzi, l’inquinamento non è solo il classico “smog”

    Si, allunga il tempo d’osservazione e il risparmio si vedrà.

    (scusate lo stampatello, ma io ho sgranato gli occhi a leggerlo, con tutto il rispetto) E secondo voi fare una grande opera pubblica, con tutte le suddette cose da considerare, fregandosene altamente della volontà della gente che ci vive, senza provare a fare un minimo sondaggio o referendum (sempre perché ci troviamo in un paese democratico…) è anti-democratico o no????

    Veramente il tratto di passaggio e i come sono stati cambiati più volte con la collaborazione delle cittadinanze coinvolte, poi è ovvio che non si può ascoltare a oltranza, se si deve fare si fa.
    E se non si vuole che si faccia , si protesta legalmente e non con mezzi di guerriglia o altro.

    #860090
    Gilles Villeneuve
    Partecipante

    @Drakhan: non quoto perché spesso mi dà problemi.

    1)- I cantieri si devono fare dove c’è una reale urgenza e necessità. Se devi distruggere un paesaggio, scavare in rocce con amianto e uranio per una nuova linea come se fosse l’unico modo per collegare il Piemonte con la Francia, devastare un paesaggio e metterlo in pericolo, allora no.

    2)- Il senso era: vista l’inutilità dell’opera, meglio non farla. Se vanno investiti soldi, meglio farlo per opere di manutenzione e simili visto che di queste c’è un bisogno tremendo in Italia e che darebbe davvero occupazione (come si parla nel video).
    La questione dei costi era per far capire che non bisogna aggrapparsi troppo a certe cifre, visto che cambiano sempre.

    3)- Inquinamento: quindi per te tutti quei kilometri di trafori in poco spazio non preoccupano? Nemmeno scavare in rocce ricche d’amianto e radiattive?
    Poi, se come detto il traffico sulle linee d’alta velocità è diminuito, io il risparmio non so quando comincerei a scorgerlo. A maggior ragione se i cantieri durerebbero almeno 20 anni, con costi abnormi come si è detto sopra, credo che i biglietti costeranno un occhio della testa per molto tempo.

    4)- “” è secondo me poco occidentale e democratico. Io sarei per il modo più civile e moderno di affrontare queste cose, cioè far decidere alla gente cosa vuole.
    Inoltre la protesta legale si è fatta e continua a farsi, il problema è che questi maledetti black block compaiono in ogni evento importante (dai G8, G7, G20 ecc….) a rompere sempre il cazzo. Vengono da fuori e se ne fregano di tutto, voglio solo le mazzate. Di quelli del posto che hanno contestato spesso con violenza, in paret va detto che sono esasperati da una situazione che dura dagli inizi degli anni 70.
    Chi usa violenza va preso e arrestato, ma ciò non toglie che la protesta civile non sia pulita.

    #860091
    Drakhan
    Partecipante

    1) Il cantiere fa parte di un progetto europeo più vasto e importante e serve al collegamento con gli altri stati. Non capisco la concezione sul perché dovrebbe essere inutile. Inoltre sulle rocce radioattive o d’amianto ci sono vari studi su un pericolo inesistente.

    2) Inutile non mi sembra come già detto. E come detto sopra è un progetto europeo finanziato assieme all’ europa e su cui l’Italia ha retificato. Sui costi posso darti ragione, ma non è colpa del progetto in sé.

    3) Come detto, sulle rocce radioattive o d’amianto posso dirti anch’io che non esistono (la verità è che si è detto tutto e il contrario di tutto. Si sono contattati esperti neutrali di tutti i tipi e si è dato l’ok ai lavori.
    inoltre per come la metti tu dovremmo vivere ancora tutti in caverne.

    4) No, non sono solo i black block a fare casino, si sono utilizzati mezzi di ogni tipo, anche non-violenti per protestare in modo del tutto anti-democratico. La Sardegna ha utilizzato i referendum per non avere il nucleare, perché i Val di Susa no.
    E ricordo che i referendum non sono decisi solo dallo stato, ma anche dai cittadini con un certo numero di firme.

    #632498
    Gilles Villeneuve
    Partecipante

    Sui vari punti penso che potremmo discutere in eterno, quindi ne prendo solo 2:

    – Non sono un integralista in questo discorso, quindi ti ripeto che non penso non si debbano mai aprire cantieri. Ribadisco che quelli davvero davvero utili e necessari vanno fatti, questo del TAV lì ha troppi contro a fronte dei pro e credo che siano molto ma molto più importanti lavori per migliorare le linee ferroviarie di tutt’Italia, treni e quant’altro (dico in generale perché non sono esperto, ma so solo che i problemi sono tanti). Quindi migliorare principalmente quello che già c’è, non fare altro di nuovo

    – Non ho detto che hanno agito solo i black block.
    Poi non credo che l’esempio della Sardegna c’entri molto: lì il referendum che hanno fatto 2 settimane prima non serviva a niente e comunque andava votato anche quello in contemporanea con tutta la Nazione.
    Ora non so come funziona un tipo di referendum solo regionale, penso potrebbe essere fatto ma non sono sicuro, ma di certo un modo civile di affrontare le cose e rapportarsi con la gente (ché se viviamo in democrazia, il potere dovrebbe essere loro) sarebbe stato quello di far decidere loro cosa fare. Proporre loro un sondaggio o un qualcosa del genere, senza imporre dall’alto con prepotenza, poi se il risultato era NO, ci si doveva mettere l’anima in pace e abbandonare il progetto (dato che non si tratta di una semplice strada per cui il discorso sarebbe un po’ diverso).
    Poi con un leghista come Cota a capo della Regione (e tutti quelli dell’opposizione a favore del TAV, anche a livello nazionale), sono molto pessimista sulla realizzazione di un eventuale referendum.

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