Processo Mills – what’s going on

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  • #675004
    denadai2
    Partecipante

    Mi scuso se andando OT ho cercato di far capire che il “cattivo” non sta solo da una parte. L’argomento del momento è Berlusconi, e, non vi preoccupate, non ve lo tolgo dalla graticola.^^
    Mi chiedo comunque che genere di discussione possa nascere qui, quando è ovvio che interverranno solo schierati di sinistra, tutti concordi. Quelli di destra non intervengono mai, soprattutto in un forum di giovani, in cui sarebbero in netta minoranza. E quando si è tutti d’accordo una discussione finisce.
    Tutti d’accordo che Berlusconi sia INDECENTE? Alzate la mano. Ok… unanimità.
    Se fosse per me chiuderei qui, e inizierei a discutere sul fatto che non dovremmo mai votare per nessuno: un argomento molto più preoccupante e di maggiore interesse.
    Ma ammetto che è molto più divertente parlare male di un leader alla volta.^^

    1- non è vero che tra la gioventù la sinistra sia più accentuata, anzi (almeno da me) è esattamente il contrario. I motivi sono molti e quelli che non sanno schierarsi seguono la massa o comunque l’aria che tira di più. Da me è la lega.

    2- Qua si può discutere del fatto, dell’indecenza, della risposta dell’informazione all’evento ecc.

    3- Se fosse “nella graticola” Franceschini, Di Pietro, Grillo ovviamente si esprimerebbero (si spera) le stesse sensazioni di disdegno tuttavia il fatto che sia il presidente del consiglio complica tutto, come ben capirai.

    4- Giustificare una persona, citando gli errori di altri non è chiaramente un buon metodo. Non discuterne è peggio che peggio.

    5- Noi attualmente dobbiamo (DOBBIAMO) votare il meno peggio. Vorrei tuttavia togliere i peggio però e non votare un partito che poi sceglie da se i componenti… Potrei essere d’accordo su, per esempio, Brunetta ma non Gasparri o qualcos’altro. Attualmente non ho la possibilità di esprimerlo se non a voce/al vento…

    6- Per chi dice che l’Abruzzo sia in pericolo per il governo attuale io risponderei così: guardate il debito pubblico, guardate la politica italiana cos’ha fatto e capirete anche perchè non sia facile ricostruire una regione… Altri governi avrebbero fatto esattamente lo stesso e, anzi, penso che sarebbe UN’ASSURDITA’ (e mi dispiace dirlo) stanziare tutti i soldi ora in prestito senza ritorno sia per un fatto di controllo del denaro sia a causa del debito pubblico

    7- Berlusconi fa il suo gioco in politica, la vera preoccupazione è per il fatto che la maggior parte della gente se ne frega della politica, lascia passare, scusa, sorpassa il problema. Mentre lui si diverte in giro e noi ci preoccupiamo delle figure che fa, la politica sta arretrando di anni luce. Pensiamo di più a quello che si fa concretamente e non alle cazzatine che fa in giro

    #675005
    Bartholomew Kuma
    Partecipante

    Purtroppo caro Tappoxxl e ripeto purtroppo…non posso che darti ragione su tt

    #675008
    Sirrus
    Membro

    “Votare il meno peggio”… frase che riassume un po’ tutto, no?
    Tanto vale avere un po’ di sangue rivoluzionario alla tappoxxl, anche se poi istiga alla fuga dal paese: non molto rivoluzionario.
    “Non votare” è l’unico vero atto democratico e anche rivoluzionario che ci rimane. Votare il meno peggio è come arrendersi.
    Ma è altrettanto umano cercare di sopravvivere in qualche modo, e allora bisogna pure attaccarsi a qualche speranza.
    Parlando un po’ del punto 4 e del punto 7 (grazie per la comodità dei punti denadai2^^) volevo specificare che io non giustifico nessuno ma solo far notare la generale ipocrisia, del fatto che nessuno guarda la trave nel proprio occhio. Se la gente si interessasse di più alla politica sarebbe sicuramente un bene, ma secondo me non voterebbe il meno peggio.

    #675016
    denadai2
    Partecipante

    “Votare il meno peggio”… frase che riassume un po’ tutto, no?
    Tanto vale avere un po’ di sangue rivoluzionario alla tappoxxl, anche se poi istiga alla fuga dal paese: non molto rivoluzionario.
    “Non votare” è l’unico vero atto democratico e anche rivoluzionario che ci rimane. Votare il meno peggio è come arrendersi.
    Ma è altrettanto umano cercare di sopravvivere in qualche modo, e allora bisogna pure attaccarsi a qualche speranza.
    Parlando un po’ del punto 4 e del punto 7 (grazie per la comodità dei punti denadai2^^) volevo specificare che io non giustifico nessuno ma solo far notare la generale ipocrisia, del fatto che nessuno guarda la trave nel proprio occhio. Se la gente si interessasse di più alla politica sarebbe sicuramente un bene, ma secondo me non voterebbe il meno peggio.

    è una supposizione tuttavia secondo me il non votare è arrendersi, il votare il meno peggio è effettuare una scelta tra ciò che c’è se non puoi essere attivo in prima persona in politica

    #675020
    shikaku
    Membro

    Purtroppo sono anni ed anni che Berlusconi è imputato in vari processi, ma è riuscito sempre a svignarsela prima con le conoscenze in politica e poi direttamente grazie al suo operato dopa la “discesa in campo”, e la cosa belle è che ogni assoluzione avviene sempre o per prescrizione dei reati, o per insufficienza di prove, non ha mai avuto un’assoluzione piena perchè i fatti contestatigli non sussistevano.
    A me pare assurdo che quando un avvocato viene condannato per aver col suo comportamento favorito atti illeciti da parte di una persona questa resti in libertà. Che questa persona sia il presidente del consiglio o altri, se i fatti sono accertati giudizialmente ne dovrebbe pagare le conseguenze. Invece no, abbiamo il lodo Alfano che che sospende i processi alle 4 più importanti cariche dello Stato. Purtroppo anche se molti ritengono che questo atto normativo sia incostituzionale (Di Pietro) in non nutro molte speranze che questa legge venga cancellata. Nel passato governo Berlusconi, Schifani aveva elaborato una legge simile ma fu dichiarata incostituzionale non perchè violava il principio di uguaglianza, ma perchè non prevedeva fin quando il processo sarebbe stato sospeso, insomma veniva garantito un privilegio a uno che ricopriva una carica e questo lo continuava a tenere anche dopo che non la ricopriva più. Questo difetto è stato eliminato perchè ora la sospensione riguarda solo il periodo di carica quindi difficilmente secondo me questa legge verrà dichiarata incostituzionale e perciò ce la dovremo tenere.
    Il buon senso però suggerirebbe che Berlusconi per fare chiarezza si dimettesse, e accettasse di essere processato e far emergere la verità. Non è un’assurdità. Ricordo solo che Di Pietro dopo le vicende di Tangentopoli e Mani Pulite fu lui stesso accusato di non so cosa e lui con molto buon senso si dimise per partecipare e difendersi al meglio in processo al termine del quale fu comunque dichiarato innocente.
    Quindi che Berlusconi si dimetta per far accertare una verità che potrebbe anche essere a lui favorevole sarebbe la cosa più normale, invece no va a riferire in parlamento dell’assurdità della sentenza, quando in Parlamento a riferire non ci è andato manco per parlare della crisi economica.

    Per la questione del voto, e la decisione di votare il “meno peggio” questa è la situazione attuale e questo DOBBIAMO fare. Non votare per me una stupidaggine (non voglio offendere nessuno) perchè non votando non è che facciamo un danno al problema (ossia i politici attuali) loro continueranno a spartirsi i pochi voti che ci saranno. La soluzione ottimale non so darla, ma certamente si passa attraverso la partecipazione attiva alla soluzione dei problemi. Se abbiamo la forza di lamentarci possiamo anche informarci e contribuire noi a fare della buona politica. Non votare non solo è inutile ma anche dannoso. Quando l’opposizione fascista fece il famoso gesto di “ritirarsi sull’Aventino” non conclusero nulla, anzi lasciarono solo il Parlamento nelle mani del partito fascita.
    Se le cose non ci piacciono ognuno deve trovare un suo modo per contribuire a migliorare le cose e astenersi non è uno di questi modi.

    #675021
    Sirrus
    Membro

    è una supposizione tuttavia secondo me il non votare è arrendersi, il votare il meno peggio è effettuare una scelta tra ciò che c’è se non puoi essere attivo in prima persona in politica

    Accontentarsi è un sinonimo di arrendersi, in campo politico.


    @shikaku
    : votando per il “meno peggio” la sinistra ha fatto vincere Berlusconi^^. Se uno solo non vota non serve chiaramente a nulla. Ma il messaggio del non votare è un messaggio importante: non ci piace questa politica, deve cambiare.
    Qui si passa solo da destra a sinistra, da sinistra a destra. Non cambia niente.

    #675026
    shikaku
    Membro

    Accontentarsi è un sinonimo di arrendersi, in campo politico.


    @shikaku
    : votando per il “meno peggio” la sinistra ha fatto vincere Berlusconi^^. Se uno solo non vota non serve chiaramente a nulla. Ma il messaggio del non votare è un messaggio importante: non ci piace questa politica, deve cambiare.
    Qui si passa solo da destra a sinistra, da sinistra a destra. Non cambia niente.

    Votare il “meno peggio” non è la soluzione, occorre solo farlo per come stanno le cose. La soluzione la partecipazione attiva in modo da sostituire il peggio con il meglio. Se da destra a sinistra e ritorno non cambia niente, mentre per il momento al voto occorre scegliere il meno peggio, allo stesso tempio ci si impegna in prima persona per far cambiare le cose, o magari solo appoggiando qualcuno che dimostri di valere (e non parlo dei vertici, ma di politici emergenti).

    Anziché dire “questa politica deve cambiare quindi cambiatela”, il messaggio dovrebbe essere “questa politica deve cambiare quindi cambiamola noi”.

    #675027
    Sirrus
    Membro

    Anziché dire “questa politica deve cambiare quindi cambiatela”, il messaggio dovrebbe essere “questa politica deve cambiare quindi cambiamola noi”.

    Ed è quello che dico io^^, solo che lo faccio in un modo diverso.

    Mi ricordo l’ultimo spettacolo che fece Beppe Grillo sulla televisione pubblica (dovrei avercelo anche in vhs… se la muffa non l’ha distrutto -_-), che faceva gli stessi discorsi e che promuoveva Berlusconi come la scelta “meno peggio”. All’epoca un politico abbastanza emergente.^^

    #675028
    Redazione
    Amministratore del forum

    Mah, in politica bisogna per forza prendere una posizione e per le poche idee buone di un partito si deve aderire completamente ad esso. Nella mia umile opinione di elettore non sono tanto i politici il “male” quanto la politica stessa, il sistema politico. Permettere a chi sale al governo che sia di destra o di sinistra di fare i propri comodi è di per se anti-democratico.
    Ora si sta a processare Berlusconi (e sì, penso sia stata una strategia politica il perfetto “tempismo” del processo che tuttavia doveva essere aperto di cui approvo la legittimità) ma fatti del genere sono capitati e capiteranno sempre per entrambe le fazioni politiche questo appunto per la facile “corruttibilità” del nostro sistema politico.
    Mi ha sempre fatto sorridere il fatto che un governo debba avere fiducia dal Parlamento, va benissimo la logica che rende anche collegiale e più legale il potere governativo ma, a mio parere, il procedimento dovrebbe essere un tantino più diretto 🙂
    Vogliamo parlare delle coalizioni?! Che buffonata, solo per guadagnare molti più voti con la sola differenza che la sinistra continua a bisticciare e riesce a tenersi unita per il massimo tempo di 5 minuti mentre la destra si tiene unita sì, ma riesce a concludere ben poco a causa della grande differenza di idee ed addirittura ideali (es: lega nord/PDL).
    Quindi sono d’accordo con chi dice di scegliere il “male minore” o per lo meno, i partiti con cui siamo più affini, molto triste ma per ora è l’unica soluzione coerente ai principi democratici.

    #675035
    Filippo
    Partecipante

    allora innanzitutto,il processo mills era già a buon punto 2 o 3 mesi fa,questo era appelo,quindi 2 grando,quindi c’era gia una sentenza negativa X berlusca,quindi evitiamo di pensare che tutti in italia siano contro il povero silvio…..
    allora per 4 o 5 anni sono stato una attivista convinto di FI prima poi di AN poi ho scoperto che la mia mentalità stava cambiando ed ora da 2 anni a questa parte sono convintissimo che non serve schierarsi per tifare,ma serve scendere in campo per vedere di cambiare le sorti della partita,qui nel sud durante le votazioni giranoi un sacco di soldi e io non voglio questa politica

    #675037
    denadai2
    Partecipante

    Ed è quello che dico io^^, solo che lo faccio in un modo diverso.

    Mi ricordo l’ultimo spettacolo che fece Beppe Grillo sulla televisione pubblica (dovrei avercelo anche in vhs… se la muffa non l’ha distrutto -_-), che faceva gli stessi discorsi e che promuoveva Berlusconi come la scelta “meno peggio”. All’epoca un politico abbastanza emergente.^^

    devi scegliere tra Hitler e Berlusconi. Lasci stare? Io voto Berlusconi. Ho scelto il meno peggio.

    Votare il meno peggio cosa fa secondo te? Effettua una scelta. Anche se sono entrambi il “peggio” uno è migliore dell’altro: io scelgo il migliore tra quelli a disposizione. Andando avanti, se tutti facessero così, si arriverebbe ad un progressivo miglioramento della classe politica.

    Fregarsene o parlare senza partecipare alle votazioni è una caxxata e per questo anche gli atti di Grillo sul “non votare” sono una caxxata a pari livello

    #675038
    Sirrus
    Membro

    Andando avanti, se tutti facessero così, si arriverebbe ad un progressivo miglioramento della classe politica.

    Teoria che in Italia non ha alcun riscontro reale, mi pare.

    #675045
    denadai2
    Partecipante

    Teoria che in Italia non ha alcun riscontro reale, mi pare.

    eh chiaro se tutta la gente non si sforza nemmeno a seguirla… Se il mondo è peggiore è anche a causa tua, mia ecc 🙂

    #675047
    Sirrus
    Membro

    eh chiaro se tutta la gente non si sforza nemmeno a seguirla… Se il mondo è peggiore è anche a causa tua, mia ecc 🙂

    Non so. A me pare che fin’ora la gente stia seguendo il principio del votare il “meno peggio”. Per questo dicevo che la tua teoria non sembra essere confutata nella realtà.

    #675048
    shikaku
    Membro

    Ed è quello che dico io^^, solo che lo faccio in un modo diverso.

    Mi ricordo l’ultimo spettacolo che fece Beppe Grillo sulla televisione pubblica (dovrei avercelo anche in vhs… se la muffa non l’ha distrutto -_-), che faceva gli stessi discorsi e che promuoveva Berlusconi come la scelta “meno peggio”. All’epoca un politico abbastanza emergente.^^

    Quelle però sono valutazioni personali e tutti possono sbagliare, l’importante è arrivare a un punto in cui ognuno sceglie qualcuno in cui crediamo veramente e non scegliere più il “meno peggio” (anche se può capitare che i nuovi arrivati si rivelino peggiori di questi”.

    Ed è anche vero che è questione di metodi, per cui io ritengo che sia più efficace agire dell’interno del sistema per cambiarlo, piuttosto che colpire a martellate il sistema dall’esterno, l’importante è avere una coscienza della realtà e non viverla passivamente.

    Mah, in politica bisogna per forza prendere una posizione e per le poche idee buone di un partito si deve aderire completamente ad esso. Nella mia umile opinione di elettore non sono tanto i politici il “male” quanto la politica stessa, il sistema politico. Permettere a chi sale al governo che sia di destra o di sinistra di fare i propri comodi è di per se anti-democratico.
    Ora si sta a processare Berlusconi (e sì, penso sia stata una strategia politica il perfetto “tempismo” del processo che tuttavia doveva essere aperto di cui approvo la legittimità) ma fatti del genere sono capitati e capiteranno sempre per entrambe le fazioni politiche questo appunto per la facile “corruttibilità” del nostro sistema politico.
    Mi ha sempre fatto sorridere il fatto che un governo debba avere fiducia dal Parlamento, va benissimo la logica che rende anche collegiale e più legale il potere governativo ma, a mio parere, il procedimento dovrebbe essere un tantino più diretto 🙂
    Vogliamo parlare delle coalizioni?! Che buffonata, solo per guadagnare molti più voti con la sola differenza che la sinistra continua a bisticciare e riesce a tenersi unita per il massimo tempo di 5 minuti mentre la destra si tiene unita sì, ma riesce a concludere ben poco a causa della grande differenza di idee ed addirittura ideali (es: lega nord/PDL).
    Quindi sono d’accordo con chi dice di scegliere il “male minore” o per lo meno, i partiti con cui siamo più affini, molto triste ma per ora è l’unica soluzione coerente ai principi democratici.

    Io sarò sempre qui a difendere la magistratura, e anche in questo caso non ci vedo proprio alcuna dietrologia. I processi non sono controllati solo dai giudici, ci sono regole che lo disciplinano, bisogna tener conto poi dei lavori del tribunale ecc. La sentenza poi è più vecchia e solo ora vengono depositate le motivazioni. Tra l’altro queste elezioni non sono poi decisive: si vota per il Parlamento europeo e sono solo una verifica di popolarità, non ci sono regioni in gioco quindi sarebbe sprecato uno scandalo del genere.

    Col rischio di andare un pò OT, vorrei dire una cosa sulla fiducia.
    L’Italia ha una forma di stato repubblicana e come forma di governo dovrebbe essere una democrazia parlamentare. I cittadini votano i loro rappresentanti in Parlamento e questi appoggiano o meno un certa politica del governo. Alle origini il Parlamento aveva un ruolo preponderante sul governo. Nel parlamento si faceva la politica, lì si prendevano le decisioni e il governo in quanto “esecutivo” doveva solo fare in modo che le decisioni del Parlamento fossero realizzate. Ora il fatto che ci appaia strano che il governo debba avere la fiducia del Parlamento mi pare molto grave. Vuol dire che ci siamo abituati all’idea che a reggere il paese non è più il parlamento ma il governo. Che dunque l’opposizione non serve a nulla e la politica e le decisioni le prende solo il governo. Tutto questo, anche se funzionale per prendere decisioni in fretta è assai poco democratico. Io preferisco che la politica venga fatta in Parlamento, con il dialogo e il confronto, che le leggi vengano approvate in Parlamento e non abusando dei decreti-legge e dei decreti delegati. Oppure dobbiamo rassegnarci al fatto che che per 5 anni metà del paese non sia rappresentato dalla politica perchè di solito il governo è composto da esponenti di una sola fazione e accettare l’idea che il Parlamento sta lì a registrare le decisioni prese a Palazzo Chigi.

    Anche le coalizioni in sè non sono un male, anzi rendono più democratico il Parlamento permettendo un maggior pluralismo politico. Come la diversità è un importante fattore di sviluppo per la cultura, anche in politica il pluralismo è un valore e non un problema. Ridurre il numero dei partiti in Parlamento vuol dire ridurre la sua rappresentatività, ad esempio io non sono assolutamente rappresentato in Parlamento e visto che in questa legislatura si parla di una riforma pesante della Costituzione io rischio di vedermi approvata una Costituzione che non mi rappresenta, quando invece la Costituzione dovrebbe racchiudere tutti i valori “condivisi” su cui fondare la società.

    P.S. Votare il meno peggio ripeto deve accompagnarsi anche a un attivo impegno a migliorare prima la stessa classe politica.

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